I bambini affollano lo Sferisterio per Otello

10 Maggio 2016

Oltre sessanta bambini hanno animato con la loro voglia di divertirsi la sala ex cinema dello Sferisterio. Grande partecipazione per il primo evento organizzato ieri pomeriggio dal Macerata Opera Festival per i più piccoli, in occasione degli European Opera Days e in collaborazione con Unimc e Macerata Racconta.

Già prima dell’inizio dell’appuntamento si potevano vedere bambine e bambini in attesa sotto il porticato di ingresso dello Sferisterio, un luogo di solito non frequentato dai più piccoli. Quando le porte si sono aperte, curiosi, si sono riversati con i familiari all’interno, attirati da un progetto dedicato all’infanzia che prevede la narrazione e l’interpretazione della storia di Otello, opera in cartellone allo Sferisterio.

Protagonisti indiscussi dell’evento sono stati l’attento pubblico dei bambini e delle bambine, e gli studenti e le studentesse che hanno seguito le lezioni di Psicologia dello Sviluppo all’Università di Macerata, presso il corso di laurea in Filosofia. L’idea nasce dal desiderio di avvicinare i più piccoli al mondo dell’opera lirica, familiarizzandosi attraverso la narrazione della storia che ne costituisce la trama.

Con la supervisione della prof.ssa Nicolini, titolare del corso, e la collaborazione della Dott.ssa Sara D’Angelo, dottoranda di ricerca nello stesso Ateneo, studenti e studentesse hanno realizzato una riduzione del testo originale dell’opera, rendendolo comprensibile ai più piccoli, cimentandosi anche nell’interpretazione teatrale delle vicende narrate, per sostenere la parola con l’azione di scena: Giada Capasso (Emilia), Fabio Cosmai (assistente laboratorio), Leonardo Graciotti (Jago), Matteo Renzi (Otello), Giada Russi (Desdemona), Enrico Simonetta (Cassio) e PierFrancesco Tordini (Narratore).

Nonostante la sala gremita, il silenzio è calato quando il racconto ha avuto inizio. Grande entusiasmo e partecipazione, poi, per le diverse attività ludiche associate alla narrazione e finalizzate a far soffermare i piccoli partecipanti sui particolari della storia ascoltata, così da coglierne significati e dettagli. I bambini, infatti, sono stati suddivisi in gruppi e hanno partecipato alle diverse attività proposte, dall’assemblaggio di puzzle con rappresentazioni di particolari della trama, alla risoluzione di memory con i personaggi della storia, dalla costruzione colorata del grande castello di Otello, alla produzione collaborativa di un cartellone con figure legate al racconto.

Un’iniziativa realizzata nella prima delle tre giornate dedicate all’European Opera Days, che conferma l’interesse e l’amore della città per l’opera lirica e per la presenza dello Sferisterio come un prezioso bene culturale, con potenzialità ancora in gran parte da esplorare.

Sono in corso i lavori per l’organizzazione di altri momenti dedicati ai più piccoli, nei mesi estivi, con la narrazione delle storie della Norma e de Il trovatore, opere anch’esse in cartellone per la prossima stagione lirica dello Sferisterio.

“In esperienze come questa, in cui la collaborazione tra scuola, famiglie, giovani, istituzioni e territorio si rende evidente – afferma la Nicolini – , non possono che guadagnare tutti. I più piccoli, con una proposta attenta ai loro differenti linguaggi; gli studenti universitari, che hanno la possibilità di sperimentare i concetti appresi in aula; la scuola, che usufruisce di momenti di rinforzo ai percorsi curricolari; le famiglie, che godono di attività qualificate e gratuite per i propri figli a pochi passi dalle loro case; il territorio, che vede crescere nella stima e nel rispetto reciproco la rete dei vari attori che lo compongono e lo abitano; le istituzioni, ognuna per la propria parte, che riescono a garantire un’offerta culturale ampia e inclusiva”.

 

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