L’opera coreografica Notte Morricone: allo Sferisterio la prima nazionale outdoor giovedì 1 agosto alle ore 21

08 Aprile 2024
LA NUOVA CREAZIONE DEL CENTRO COREOGRAFICO NAZIONALE / ATERBALLETTO CELEBRA IL MAESTRO ITALIANO DELLA MUSICA, GRAZIE AD UNO DEI MAGGIORI COREOGRAFI INTERNAZIONALI, MARCOS MORAU.
LO SPETTACOLO È IL RISULTATO DI COLLABORAZIONI INTERDISCIPLINARI TRA REALTÀ DI DANZA, MUSICA E TEATRO.
DUE I COPRODUTTORI PRINCIPALI: MACERATA OPERA FESTIVAL (PRIMA OUTDOOR: 1 AGOSTO 2024) E TEATRO DI ROMA (PRIMA INDOOR: 24 OTTOBRE AL TEATRO ARGENTINA, DOVE LE REPLICHE PROSEGUIRANNO FINO AL 10 NOVEMBRE). COPRODUCONO ANCHE LA FONDAZIONE I TEATRI DI REGGIO EMILIA, IL CENTRO SERVIZI CULTURALI SANTA CHIARA DI TRENTO, IL CENTRO TEATRALE BRESCIANO E RAVENNA FESTIVAL CHE HA MESSO A DISPOSIZIONE L’ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI, ALLA QUALE È AFFIDATA LA REGISTRAZIONE DELLA PARTITURA, ADATTATA E TRASCRITTA DAL MAESTRO MAURIZIO BILLI.

Il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto presenta la sua nuova creazione, la seconda del 2024 dopo Rhapsody in blue di Iratxe Ansa e Igor Bacovich: Notte Morricone, opera coreografica dai linguaggi multiformi che celebra l’indelebile eredità artistica del Premio Oscar Ennio Morricone. Dopo aver collaborato con alcuni dei più rinomati coreografi internazionali, come Jiří Kylián, Ohad Naharin e Johan Inger, il CCN/Aterballetto si rivolge ora a Marcos Morau, uno dei coreografi più ricercati del panorama contemporaneo. L’autore spagnolo, con la sua potenza visionaria e la capacità di trasfigurare universi musicali, propone una serata unica che intreccia danza, arti visive e suggestioni cinematografiche. Secondo Gigi Cristoforetti direttore del Centro, «grazie anche alla collaborazione di importanti partner produttivi, alcuni dei quali fedeli negli anni, altri nuovissimi e arrivati per l’occasione, il CCN/Aterballetto arriva alla sua sfida più ambiziosa».
Marcos Morau si avvicina al repertorio iconico di Ennio Morricone, omaggiandolo e liberandolo dal contesto canonico di lettura e presentazione. Come dichiara lui stesso, «sebbene sia quasi impossibile separare la sua musica dalle immagini che la accompagnano, Morricone trascende e si intreccia con la vita stessa, con i ricordi, con la bellezza e la crudeltà di un mondo che continua ad avanzare».

Con l’innata tendenza a conciliare vocabolari e spunti assai diversi, Morau è un artista capace di interrogare a fondo la contemporaneità, della quale è intensa voce coreografica, ma non solo. In lui il tema dell’ibridazione dei linguaggi è “nativo”, come potremmo dire mutuando l’espressione usata per i millennials e la loro pratica del digitale. E l’immaginazione più visionaria diventa parte integrante del suo flusso creativo. Nel 2022 ha così dato vita allo straordinario Nachtträume con il Balletto di Zurigo: un capolavoro nel quale canto, musica, recitazione e danza sono completamente innestati sullo stesso filo compositivo. Ha creato poi una Belle au bois dormant con l’Opèra di Lyon dalla grande forza espressiva. In questi mesi è al lavoro per due nuove creazioni con lo Staatsballett Berlin e il Nederlands Dans Theater.

Ora, per la prima collaborazione con il CCN/Aterballetto, affiancata da importanti realtà nazionali della danza, della prosa, dell’opera e della musica, ha proposto di rivolgersi a composizioni iconiche del paesaggio del cinema degli ultimi settant’anni: quelle del Premio Oscar Ennio Morricone.

«Spesso mi chiedono che musica ascolti, quale musica mi ispiri o mi accompagni nel mio quotidiano e io rispondo sempre allo stesso modo: dalla musica classica alle nuove ondate contemporanee io prendo ispirazione da molte e diverse fonti, ed Ennio Morricone è sempre in cima alla lista». Così Morau racconta la sua relazione con la musica del Maestro.
«Di formazione classica e vocazione avanguardistica, Morricone è sempre stato al di là delle tendenze del momento. Oggi, a quattro anni dalla sua morte, Morricone continua a ispirare artisti e visionari di diversi campi. La sua musica appartiene ad un intero secolo e ha fatto rivivere molti dei nostri grandi maestri…
la sua musica era un genere a sé stante e per questa serata vorrei costruire un universo basato sulla sua sensibilità per confermare che la sua eredità è ancora più viva che mai e che, come direbbe lui stesso, la mia musica ha una vita propria, che può vivere lontano dai film per cui è stata creata».

L’operazione vede importanti collaborazioni con realtà nazionali, quali il Macerata Opera Festival dove il lavoro avrà il suo debutto outdoor il 1 agosto 2024 alle 21:00.
A ottobre sarà la Fondazione Teatro di Roma, coproduttore del progetto, ad ospitare la prima rappresentazione indoor, il 24 ottobre, e le successive repliche, dal 25 ottobre al 10 novembre 2024, presso il Teatro Argentina. In questo contesto, Notte Morricone sarà co-presentato dal prestigioso Festival Romaeuropa. Fra i sostenitori del lavoro non mancano realtà di spicco nazionale, quali la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, il Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, il Centro Teatrale Bresciano e Ravenna Festival, che ha messo a disposizione l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, alla quale è affidata la registrazione della partitura, adattata e trascritta dal Maestro Maurizio Billi.

«Sono orgoglioso di presentare lo spettacolo Notte Morricone, risultato di un importante accordo triennale (2024-26) tra il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto e Associazione Arena Sferisterio. Da cultore di danza contemporanea, ritengo sia indispensabile presentare a una platea unica come quella del Macerata Opera Festival una nuova creazione, tanto più perché l’identità artistica del Festival – che guido come direttore artistico insieme al sovrintendente Flavio Cavalli – tende a valorizzare sempre più le collaborazioni con altre istituzioni italiane. Avremo quindi a Macerata la prima assoluta di un lavoro di Marcos Morau, coreografo e regista da me molto stimato che – elemento di particolare valore – potremo osservare da vicino proprio durante la creazione del suo progetto. Per tutto lo staff del Festival sarà un’occasione creativa notevole, emozionante, e un investimento lungimirante in vista del sempre maggior coinvolgimento di pubblico che ci auguriamo di portare verso la danza.» (Paolo Gavazzeni, Direttore artistico Macerata Opera Festival).

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