Dal 19 luglio all’11 agosto, a mezzogiorno nei giorni di festival, le presentazioni organizzate dall’Associazione Sferisterio Cultura e curate da Cinzia Maroni
Con la 60° edizione del Macerata Opera Festival 2024 torna la rassegna collaterale più “storica” e attesa, quella degli Aperitivi culturali nei weekend di spettacolo a mezzogiorno. Anche quest’anno il filo conduttore dei 14 incontri nasce dai temi sottesi al programma e comprende momenti di riflessione e approfondimento legati ai vari spettacoli: dalle tre opere, alla musica sinfonica e alla danza, oltre naturalmente all’anno celebrativo. Come sempre gli Aperitivo culturali sono organizzati dall’Associazione Sferisterio Cultura e curati da Cinzia Maroni nella sede tradizionale degli “Antichi forni” (piaggia della Torre) lungo le scalette che collegano piazza Mazzini e piazza della Libertà.
«L’opera lirica è moderna e universale – sottolinea Cinzia Maroni. L’animo umano saprà sempre riconoscersi nelle sue melodie, si saprà sempre commuovere o emozionare. L’opera è però in grado di far parlare anche d’altro ed è di questo “altro” che si occupano gli Aperitivi Culturali: scavano in profondità i temi delle opere e degli spettacoli in cartellone, ma cercano anche approcci diversi e linguaggi alternativi per dimostrare come la filosofia, la storia, la letteratura, l’arte e il diritto sono influenzati e influenzano l’opera lirica. Ogni relatore si confronta in maniera originale con i temi delle opere partendo dalla specificità della sua disciplina, fornendo così un contributo particolare e inedito. In questa edizione, ovviamente, non poteva mancare anche un’adeguata celebrazione dei cento anni dalla morte di Giacomo Puccini e delle sessanta edizioni di festival allo Sferisterio. I quattordici appuntamenti del 2024 – sempre alle ore 12.00, sempre agli Antichi Forni di Piaggia della Torre – sono rivolti non solo ai melomani e agli appassionati di teatro d’opera, ma a tutte le persone che amano la cultura. Come sempre saranno utilizzati tutti i linguaggi artistici e multimediali e gli incontri saranno accompagnati da video, registrazioni, brani musicali, performance recitative. Grazie ai nostri partner, il brindisi e l’aperitivo finale consentiranno ai partecipanti di continuare a discutere e commentare i temi affrontati con i protagonisti degli appuntamenti. Dopo 18 edizioni, gli aperitivi si sono confermati un tassello imprescindibile della stagione lirica maceratese con un pubblico fidelizzato in costante aumento. Chi sa solo d’opera non sa niente d’opera. Il nostro slogan è sempre valido».
«Gli Aperitivi culturali ci permettono di esaltare e rinnovare l’importanza delle contaminazioni culturali per diffondere e far conoscere, sempre più, il mondo dell’opera e il grande valore culturale, oltre a quello sociale ed economico, del Macerata Opera Festival per la nostra città – ha detto l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta. Con gli appuntamenti degli Aperitivi culturali ci apriamo all’approfondimento e alla cittadinanza e andiamo a intercettare un pubblico nuovo, ma non solo, che possa apprezzare la bellezza e la qualità artistica del MOF comprendendo, al contempo, il grande lavoro che c’è dietro. Una sfida che accogliamo per migliorare di anno in anno e per continuare a coltivare una crescita culturale che merita tutto il territorio”.
«Gli Aperitivi culturali sono un appuntamento ormai imprescindibile dei weekend di spettacolo – afferma il direttore artistico del Macerata Opera Festival Paolo Gavazzeni – e costituiscono anche il primo incontro tra gli artisti che firmano lo spettacolo, la stampa e il pubblico. In questo mio primo anno da direttore artistico, sono curioso e molto felice di poter seguire i vari appuntamenti e ascoltare le tante suggestioni che gli ospiti sicuramente sapranno darci. Sarà inoltre un’importante occasione condivisa per celebrare le sessanta edizioni del festival».
Il primo appuntamento di venerdì 19 luglio (ore 12) è dedicato all’opera inaugurale e si intitola Quanti enigmi, Turandot!, ospiti il regista Paco Azorín, il direttore d’orchestra Francesco Ivan Ciampa e la giornalista e critico musicale del “Sole 24 Ore” Carla Moreni, tra le voci più ricorrenti annualmente degli incontri inaugurali. Sabato 20 luglio (ore 12) invece spazio a Norma sotto la quercia di Wotan con la regista Maria Mauti, il direttore d’orchestra Fabrizio Maria Carminati e il giornalista e critico musicale del “Corriere della sera” Enrico Girardi, anche lui tra i più presenti ospiti della rassegna. Il primo weekend si chiude con un aperitivo “celebrativo” domenica 21 luglio (ore 12) Notti magiche: 60 edizioni del Macerata Opera Festival con il giornalista e critico musicale Angelo Foletto e l’esperto di storia locale Romano Ruffini.
La seconda settimana si apre venerdì 26 luglio (ore 12) con Figli di un dio minore, consueto aperitivo giuridico con il patrocinio della camera penale, del comitato pari opportunità e dell’Ordine degli avvocati di Macerata (che accredita l’evento ai fini della formazione forense). Due protagoniste d’eccezione Maria Masi, (già presidente del Consiglio Nazionale Forense) e Giulia Boccassi (Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane) prenderanno spunto dalla trama di Norma per parlare di infanticidio ma anche degli orfani di femminicidio, argomenti purtroppo di grandissima attualità per comprendere se e come la normativa civile e penale pone dei rimedi a tale situazione. Sabato 27 luglio (ore 12) Puccini: stile conversativo in occasione del debutto della terza opera in programma, La bohème, con il direttore d’orchestra Valerio Galli e il musicologo e critico musicale Giovanni Gavazzeni che presenterà anche il nuovo volume La minuziosa verità. Scritti su Giacomo Puccini del celebre direttore d’orchestra Gianandrea Gavazzeni (suo nonno) di cui ha curato l’edizione edita da Pendragon. Domenica 28 luglio (ore 12) il magistrato e scrittore Eduardo Savarese insieme alla giornalista e scrittrice Simonetta Sciandivasci (responsabile della pagina culturale del quotidiano “La Stampa”) affronteranno quello che è stato definito il “quarto enigma” dell’opera, il finale incompiuto, e cioè Il disgelo (im)possibile di Turandot.
Si prosegue la settimana successiva, giovedì 1 agosto (ore 12) con l’appuntamento collegato con lo spettacolo di danza, ospiti il coreografo Marcos Morau e la giornalista Valeria Crippa per Morricone visto da Morau. Effetto notte. Venerdì 2 agosto (ore 12) si torna a Puccini con lo storico della musica Alberto Batisti per “La bohème”: un congedo dall’Ottocento e dalla giovinezza e anche sabato 3 agosto (ore 12) con la presenza del giornalista, filosofo e scrittore Marcello Veneziani per L’enigma e l’amore con un intervento dei Pueri Cantores “D. Zamberletti” diretti da Gian Luca Paolucci. Domenica 4 agosto (ore 12), in occasione della replica di Norma Davide Susanetti, docente di Letteratura greca presso l’Università di Padova, in occasione di Norma parlerà di Medea. Una donna che si vendica.
Ultimi appuntamenti da giovedì 8 agosto (ore 12) con il filosofo e musicologo Andrea Panzavolta che nell’incontro intitolato Ludus tragico. Dai clerici vagantes ai bohémiens mette insieme alcuni temi della cantata di Orff Carmina Burana con i protagonisti dell’opera di Puccini, Venerdì 9 agosto (ore 12) invece torna Cesare Catà filosofo e performer anima del festival celtico di Montelago, che si concentra sulla figura delle Druide, le sagge sacerdotesse del popolo celtico, che diventarono profetesse: una conferenza-spettacolo dal titolo Norma, Circe e i celtici incanti delle Druide. Sabato 10 agosto (ore 12) L’ultima favola. Puccini, “Turandot” e il mondo di ieri: Roberto Cresti (docente di Storia dell’arte contemporanea e Storia delle arti del Novecento presso l’Università di Macerata), riprende il tema favolistico di Turandot attraverso il sodalizio tra Puccini e Galileo Chini uno dei più importanti esponenti dell’Art Nouveau in Italia e autore dell’allestimento originale. Si chiude domenica 11 agosto (ore 12) con la conversazione tra musica e letteratura da titolo Scene di Bohème. Tra Murger e Puccini: Giulia Caminito (scrittrice vincitrice del Premio Campiello 2021) analizza i rapporti tra il romanzo di Murger e il libretto di Giacosa e Illica.
«Anche quest’anno – scrive Federica Frontini, presidente di Sferisterio Cultura – nel 60° del Macerata Opera Festival, MOF, l’Associazione Sferisterio Cultura organizza la rassegna degli Aperitivi Culturali giunta alla sua 19° edizione. I nostri appuntamenti rappresentano un festival nel festival che si inseriscono nel MOF per coniugare i temi dell’opera con aspetti oltre che musicali anche di attualità, di storia, di arte, di giornalismo e di cultura nel senso più alto del termine, testimoniando così l’importanza e l’attualità del melodramma nella società del XXI secolo. Lo spirito della nostra Associazione è nella comune passione per lo Sferisterio in quanto simbolo da oltre un
secolo della più alta cultura maceratese, con la consapevolezza di quanto sia importante conservare,
valorizzare, e promuovere questo patrimonio culturale che ci è pervenuto. È un’Associazione senza scopo di lucro che ha quale suo principale intento la promozione intellettuale di arte, pensiero e società e a tal fine in sinergia con gli Enti e le risorse del territorio favorisce e realizza iniziative locali di ampio respiro. Gli Aperitivi Culturali, con il loro programma di incontri e conferenze, valorizzati dalla presenza di ospiti e relatori sempre di primo piano, rappresentano dunque la formula ormai consolidata per affiancare e completare la stagione lirica ed in quanto aperitivi non possono prescindere dal promuovere le risorse enogastronomiche del territorio che allietano costantemente la parte finale dei nostri appuntamenti.La formula degli incontri è resa vincente proprio dal connubio cultura e cibo che l’Associazione ripropone anche per quest’anno in un ricco calendario di eventi».
Tutti gli appuntamenti saranno corredati da video clip (a cura di Riccardo Minnucci) e da letture affidate a Gabriela Lampa, essendo la contaminazione tra generi la cifra costante degli Aperitivi Culturali. Non mancherà il tradizionale brindisi al termine di ogni conversazione, in cui vengono presentati produttori, ristoratori e operatori del territorio e dei prodotti locali.
I dettagli su sferisteriocultura.it e su sferisterio.it.
Ingresso gratuito sino ad esaurimento posti.
Il Macerata Opera Festival è realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio con Comune di Macerata, Provincia di Macerata, Ministero della Cultura, Regione Marche e grazie a un gruppo di privati fra cui Finproject Main sponsor e il Banco Marchigiano Major Sponsor. Un ringraziamento particolare ai Cento Mecenati che sostengono attraverso Art Bonus l’attività del festival.