Importante sinergia con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Macerata, in collaborazione con associazioni e realtà impegnate sul territorio
InclusivOpera è considerato a livello internazionale uno dei progetti di punta del Macerata Opera Festival che, da oltre dieci anni, affianca alla produzione operistica numerose attività di inclusione e accessibilità. Coordinato da Elena Di Giovanni, ha l’obiettivo di rendere l’opera accessibile ai disabili sensoriali di tutte le età, con un’attenzione particolare ai più giovani, cui sono dedicati laboratori, spettacoli e momenti formativi specifici.
Grazie alla sinergia con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Macerata, quest’anno il progetto cresce, coinvolgendo anche nuove realtà del territorio, al fianco delle collaborazioni consolidate.
«InclusivOpera è un progetto che l’Amministrazione ha voluto ampliare, potenziale e rivisitare e sentiamo l’onere e il dovere di mettere al centro della politica amministrativa l’integrazione e l’inclusione che passano anche attraverso le politiche culturali – ha detto il vicesindaco e l’assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro del Comune di Macerata -. Abbiamo lavorato pensando a tre macro obiettivi. Il primo quello della terza età considerato che più di 11mila persone a Macerata sono over 65 e inserendo nel progetto anche persone affette da demenza e da Alzheimer. Il secondo quello della disabilità prevedendo non solo un progetto sensoriale ma anche e soprattutto un percorso che interessi le fragilità cognitive e intellettive essendo queste ultime quelle che fanno più fatica a trovare una reale integrazione all’interno della società nell’ottica anche di coinvolgere le famiglie che spesso si sentono isolate. Il terzo quello relativo alla povertà educativa che riguarda sia minori ospitati all’interno delle strutture dedicate del territorio, sia quelli che, pur avendo un contesto socio-familiare non problematico, tuttavia risentono di sollecitazioni non adeguate a una corretta e sana crescita, pensiamo alle varie dipendenze tra cui anche quelle legate al web».
«Negli anni Inclusivopera – sottolinea il sovrintendente Luciano Messi – ci ha permesso di imparare molto e di essere un punto di riferimento per tanti altri teatri italiani ed europei; oggi ne apprezziamo i frutti e al contempo piantiamo altri semi, con nuove sinergie e collaborazioni, nella piena vocazione di servizio pubblico che il festival intende ricoprire».
«Riconoscendo sin da subito la validità e l’importanza del progetto anche in base alla sua consistenza scientifica – sottolinea il direttore artistico Paolo Pinamonti –, ho voluto dedicargli specificamente un nuovo appuntamento insieme agli artisti impegnati dello spettacolo di flamenco Fuego, puntando sulla capacità di coinvolgimento della coreografia. La forza di questo progetto è il suo essere continuativo e non sporadico».
«La storia di Inclusivopera è molto incoraggiante – ricorda la curatrice Elena Di Giovanni, docente dell’Università università di Macerata – per guardare avanti; in alcuni casi ha aperto nuove strade che vengono praticate sempre più anche da diverse istituzioni in tuta Europa. L’obiettivo è quello di un’ulteriore crescita sia in termini di coinvolgimento sia in termini di diversificazione».
Quattro i programmi di attività:
“Accessibilità” è realizzata specificatamente in collaborazione con il Museo Statale Tattile Omero di Ancona, l’Unione Italia dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI), l’Ente Nazionale Sordi (ENS), l’Università degli Studi di Macerata e ALI – Accessibilità Lingue Inclusione. Si compone di vari progetti, laboratori e attività di supporto alla partecipazione agli spettacoli, per tutto il pubblico e anche per gruppi di spettatori con disabilità: dalla preparazione dei soprattitoli in italiano e inglese, alle audiodescrizioni in italiano, le audio introduzioni in italiano e in inglese in cui in cui vengono raccontate le scenografie, i costumi e le scelte registiche, i percorsi multisensoriali per ciechi e sordi (anche in LIS-Lingua dei Segni Italiana). In particolare ci saranno due programmi distinti per ciechi e ipovedenti e per sordi e ipoudenti: i primi saranno presenti a Tosca (29 luglio) al concerto diretto da Donato Renzetti (30 luglio), a The Circus / Pagliacci (11 agosto) e Il barbiere di Siviglia (12 agosto); i secondi a Tosca (31 luglio) e al Barbiere di Siviglia (19 agosto). Tutti i percorsi saranno guidati da 5 giovani (15-21 anni) con disabilità sensoriale, già formati come guide, che quest’anno sono parte attiva del team InclusivOpera.
“Ragazzi all’opera” è lo sviluppo dei laboratori di inclusione per ragazzi ciechi e ipovedenti, che ora coinvolge anche giovani in condizioni di povertà educativa: questa attività è già iniziata alla fine di maggio – registrando 95 presenze – contestualmente agli spettacoli del Macerata Opera Family dedicati alla Cenerentola di Rossini, con una presentazione e un laboratorio creativo direttamente presso l’Associazione Piombini Sensini (31 maggio) e poi la partecipazione allo spettacolo allo Sferisterio (3 giugno); un’altra attività è stata portata avanti con un laboratorio multisensoriale e con la preparazione delle audiodescrizioni realizzate sia da ragazzi ipovedenti che normo-vedenti (4 giugno).
“L’Opera al parco”, a cura di Cesarina Compagnoni, propone cinque concerti nel Parco di Villa Cozza, tutti i giovedì del Festival (21 e 28 luglio, 4, 11 e 18 agosto, alle 18:30). Realizzata in collaborazione con IRCR Macerata e AFAM Alzheimer Uniti Marche Odv, la rassegna è primariamente dedicata agli anziani della città (dagli ospiti della casa di riposo, a quelli del progetto comunale “Attivi si nasce” e del progetto dell’IRCR “Ma maison”) ma è aperta anche alla cittadinanza. I concerti saranno preceduti alle ore 17 da altrettanti momenti musicali presso la casa di riposo, specificamente rivolti agli ospiti. Interpreti dei programmi musicali saranno alcuni giovani cantanti già nell’orbita del Macerata Opera Festival, strumentisti del Conservatorio di Fermo e artisti del Coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini”.
Al Centro Alzheimer “La sorgente” di Villa Cozza e al centro gestito da AFAM, sono poi in programma anche laboratori musicali dedicati alle persone affette da Alzheimer o da demenza senile.
“Operattivamente” è un’attività nata con la Cooperativa Sociale “Di Bolina” Onlus (Treia), basata su percorsi di musica e canto per le comunità di disabili intellettivi. Quest’anno si estende al Centro “Ci sono anch’io”, all’ANFFAS, e all’Associazione “I nuovi amici: il 15 luglio ci sarà un laboratorio sul Barbiere di Siviglia presso ANFFAS; il 27 luglio un altro alla Comunità Sociale “Di Bolina” per preparare la speciale performance di cui i disabili saranno interpreti allo Sferisterio l’11 agosto.
Inoltre, il 18 agosto è in programma una nuova attività presso lo Sferisterio insieme agli artisti dello spettacolo Fuego.
Il progetto di accessibilità dell’Associazione Arena Sferisterio InclusivOpera è stato il primo in Italia: avviato nel 2009, consisteva inizialmente in un audio descrizione dello spettacolo a favore dei ciechi; dopo il successo e la crescente partecipazione, le attività sono state annualmente ampliate e aggiornate fino a divenire un punto di riferimento a livello internazionale. Nel 2018, InclusivOpera ha ottenuto il Premio Nazionale Inclusione 3.0, promosso dall’Università di Macerata per valorizzare percorsi e progetti volti all’inclusione di ragazzi con disabilità. Dall’audiodescrizione di uno spettacolo, si è passati a quella relativa a tutte le opere in programma all’attivazione del servizio di sopratitoli, per proseguire con la creazione di percorsi in LIS per i non udenti, e all’inserimento delle audiodescrizioni nel sito dello Sferisterio / pagina InclusivOpera, così da essere disponibili per tutto il pubblico. Nel 2019 i percorsi sono diventati più partecipativi grazie alle “guide inclusive”, cioè giovani ciechi, ipovedenti, sordi e ipoudenti appositamente formati che preparano e conducono le attività. Nel 2020 sono diventati anche multisensoriali, avviando l’esplorazione delle interazioni tra lo spettacolo e i sensi del tatto, del gusto e dell’olfatto. Inoltre, viene intrapresa una nuova esperienza inclusiva rivolta ai disabili cognitivi, con il coinvolgimento della Cooperativa Sociale “Di Bolina” Onlus, attraverso un laboratorio introduttivo presso la comunità stessa e un evento partecipativo allo Sferisterio.
L’attività di InclusivOpera – presentata a convegni e meeting internazionali – ha raccolto in media un bacino di utenti assai numeroso (330 nel 2019, 160 nel 2020, 405 nel 2021 nonostante le restrizioni sanitarie) che giungono a Macerata da tutta Italia, grazie alle collaborazioni in essere e alle attività di studio e promozione seguite da uno staff di specialisti. L’età media degli utenti, pari a 47 anni, si è abbassata di anno in anno, grazie anche alle nuove proposte rivolte ai più giovani. Inoltre, non solo è cresciuto il pubblico nuovo (cioè quello che per la prima volta partecipa al Macerata Opera Festival), ma anche quello proveniente da fuori regione (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Puglia, Toscana, Veneto), attestatosi al 56%.
Tutti i percorsi (per un massimo di 35 persone) sono gratuiti; i biglietti per gli spettacoli sono disponibili a tariffa agevolata.
Dettagli e informazioni a richiesta scrivendo a inclusivopera@sferisterio.it
Il Macerata Opera Festival è realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio con Comune di Macerata, Provincia di Macerata, Ministero della Cultura, Regione Marche e grazie a un gruppo di privati fra cui il Banco Marchigiano come Major Sponsor. Un ringraziamento particolare ai Cento Mecenati che sostengono attraverso Art Bonus l’attività del festival.
Macerata, 27 giugno 2022 (ft)