Norma tessitrice del futuro degli uomini

22 Luglio 2016

Sabato 23 luglio alle ore 21.00 debutta la seconda nuova produzione della 52ª stagione del Macerata Opera Festival: Norma di Vincenzo Bellini, su libretto di Felice Romani, per la regia di Ugo Giacomazzi e Luigi di Gangi.

Figli del Mediterraneo e di una terra, la Sicilia, in cui la vita si dimostra realmente più forte di qualsiasi tentativo di chiusura, i registi Di Gangi e Giacomazzi guardano al muro come metafora di un mondo ideale distorto, in cui è simbolo di divisione e di protezione della propria identità. A illuminarli, durante la genesi dell’allestimento, le opere di Maria Lai, l’artista sarda in cui la mediterranea passione di una donna piccola e fragile, ma dall’animo potente, ascolta il muro di Ulassai per proseguire nella sua opera d’arte. Così Norma è la storia di una donna tessitrice del proprio destino e di un muro che le ha chiesto di essere abbattuto. Il muro ingloba una foresta claustrofobica, intessuta di reti altissime, barriere, protezioni, quanto più fitte tanto più inutili.

Norma e Pollione sono un uomo e una donna vittime della loro diversità, hanno creato una breccia che unisce ciò che il muro separa, e attraverso questa hanno generato vita. I due figli sono la rappresentazione che la vita è più forte di qualsiasi muro, sono lo scacco matto alla sua imponente altezza, al suo spessore sordo e cocciuto.

Un messaggio che trova forza nelle voci sicure del cast: Norma è il soprano uruguayano Maria José Siri, che debutta nel ruolo, Pollione è Rubens Pelizzari, interprete esperto del capolavoro di Bellini, Oroveso è il basso Nicola Uliveri. Torna allo Sferisterio anche Sonia Ganassi, nei panni di Adalgisa.

A dirigere l’Orchestra Regione delle Marche è il trentaduenne Michele Gamba, bacchetta giovane ma dal percorso solido come assistente di Daniel Barenboim e collaboratore di Tony Pappano. Il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” è diretto dal Maestro Carlo Morganti.

Le scene di Federica Parolini hanno i tratti di una grande istallazione d’arte contemporanea. Ispirate ai lavori di Maria Lai diventano parte di un’azione performativa: in scena il coro degli uomini strappa tessuti per farne drappi che sono riannodati dalle donne. I costumi di Daniela Cernigliaro sono realizzati in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Palermo e utilizzano oltre 5000 metri di cordini, fettucce, tessuti tagliati e lavorati a mano e intrecciati su telaio da un gruppo di nove studenti. Gli intrecci dei costumi dei guerrieri sono stati realizzarti con le corde dismesse della graticcia del Teatro Massimo. Le luci sono di Luigi Biondi.

Lo spettacolo è una co-produzione Macerata Opera Festival e Teatro Massimo di Palermo, dove andrà in scena nel febbraio 2017.

Sono quattro le produzioni di Norma nella storia dello Sferisterio. La prima è datata 1979, diretta da Peter Maag per la regia di Beppe Menegatti. In scena nei panni di Norma Rita Orlandi Malaspina, mentre Pollione è interpretato da Nunzio Todisco. Completano il cast Maria Luisa Nave (Adalgisa), Ivo Vinco (Oroveso), Nella Verri (Clotilde) e Silvano Innamorati (Flavio). Il capolavoro di Bellini con la regia di Menegatti torna nell’anno 1982, diretta questa volta da Carlo Felice Cillario. La grande Montserrat Caballè è Norma, mentre Giuseppe Giacomini e Fiorenza Cossotto sono rispettivamente Pollione e Adalgisa. La prima Norma del nuovo millennio è quella del 2001, firmata dal regista Daniele Abbado e concertata da Roberto Rizzi Brignoli. Nel cast Sylvie Valayre (Norma), Franco Farina (Pollione), Andrea Papi (Oroveso), Marianna Pentcheva (Adalgisa). L’ultima apparizione di Norma allo Sferisterio è invece datata 2007, diretta da Paolo Arrivabeni per la regia di Massimo Gasparon. In scena Dimitra Theodossiou nel ruolo di Norma, mentre Pollione è Carlo Ventre con Daniela Barcellona nei panni di Adalgisa. Sul palco anche Simon Orfila (Oroveso) e Roberta Minnucci (Clotilde).

Festival OFF, sabato dedicato alla Norma

Nella seconda giornata della stagione lirica, si continua con gli eventi del Festival OFF, la serie di recital, convegni, aperitivi e mostre che si concentrano sul tema Mediterraneo ed aiutano il pubblico ad immergersi meglio nella 53° edizione del Macerata Opera Festival.

Sabato 23 luglio, sono tre gli eventi che fanno da corollario al primo spettacolo della Norma. Alle ore 12, l’appuntamento è agli Aperitivi Culturali, nei locali degli Antichi Forni, insieme ai registi dell’allestimento che debutta in serata, Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi. I due siciliani dei TeatriAlchemici dialogano sull’opera di Bellini nell’aperitivo dal titolo Nessun dorma c’è Norma insieme al critico musicale Enrico Girardi.

Alle 17, ci si sposta al parco di Villa Cozza con Fiori musicali. Le arie delle pere animano la tranquilla atmosfera del parco, tracciando un percorso che guida il pubblico sino all’Arena maceratese. La manifestazione è curata dalla pianista Cesarina Compagnoni ed è in collaborazione con il conservatorio di G.B. Pergolesi di Fermo.

Iniziativa promossa dalla Camera di Commercio di Macerata, alle ore 18, l’incontro alla Civica Enoteca Maceratese con Paola Dubini dal titolo Opera sostenibile in territori sostenibili. L’evento si colloca nell’iniziativa “Capitane d’impresa”, la serie di brindisi, musiche e interviste a imprenditrici straniere, del turismo e della green economy nelle sere delle prime.

Si ritorna in centro, alle ore 19, nel Cortile Municipale vicino in Piazza della Libertà, con il recital di Pomeridiana. In occasione della prima di Norma, la pianista Cecilia Airaghi e l’attrice Roberta Sarti accompagnano il pubblico in un viaggio alla volta della Provenza, una delle regioni mediterranee dalle musiche più caratteristiche. Insieme alle note del pianoforte, ci sono estratti di prosa e poesia che narrano della regione meridionale francese.

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