22 luglio. Si accendono le luci dell’arena con Un ballo in maschera

21 Luglio 2011

Primo giorno di Festival. Venerdì 22 luglio si apre la 47° edizione dello Sferisterio Opera Festival con una conferenza di Massimo Cacciari. Il filosofo veneziano propone un contributo sul tema portante della Stagione Lirica 2011 “Libertà e destino” all’Auditorium San Paolo alle ore 18. Massimo Cacciari ha subito un serio infortunio a seguito di una caduta durante un’escursione in montagna. Tuttavia Cacciari, che il Teatro ringrazia, non intende in nessun caso mancare all’appuntamento col pubblico dello Sferisterio Opera Festival.

Alle ore 21.00, il nuovo allestimento di Un ballo in maschera inaugura l’opera lirica allo Sferisterio di Macerata (repliche il 26- 29 luglio e 5 agosto) con la direzione di Daniele Callegari, regia scene e costumi di Pier Luigi Pizzi; il disegno luci di Sergio Rossi. Il cast: Stefano Secco (Riccardo), Marco Di Felice (Renato), Viktoria Chenska (per la prima serata) Teresa Romano (il 26 luglio) (Amelia), Elisabetta Fiorillo (Ulrica), Gladys Rossi (Oscar), Alessandro Battiato (Silvano), Dario Russo (Tom), Antonio Barbagallo (Samuel), Raoul D’Eramo (un giudice), Enrico Cossutta (un servo d’Amelia).

Un ballo in maschera, melodramma lirico in tre atti di Giuseppe Verdi è l’opera lirica inaugurale dello Sferisterio Opera Festival 2011, un evento che segna il ritorno del capolavoro allo Sferisterio di Macerata dopo 36 anni di assenza: vi fu infatti rappresentato per la prima volta nel 1975.

L’opera di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio Somma, a sua volta ripreso dal Gustave II, ou Le bal masqué di Eugène Scribe, è ispirata alla vicenda e al personaggio di re Gustavo III di Svezia assassinato proprio durante un ballo mascherato, è andata in scena per la prima volta a Roma nel 1859, con grande successo: è infatti considerata l’opera capolavoro della maturità di Verdi.

A dirigere l’opera il Maestro Daniele Callegari che allo Sferisterio ha già diretto Oberto, conte di San Bonifacio, Aida, La traviata, Rigoletto, Turandot, Tosca, Macbeth, Madama Butterfly, e lo scorso anno, La Forza del Destino e I Lombardi alla Prima Crociata. Direttore d’orchestra milanese di nascita e formazione musicale, apprezzato interprete del repertorio verdiano e pucciniano, come pure sensibile esecutore della Musica del ‘900 e del repertorio poco conosciuto. E’ stato Direttore Principale a Wexford Opera Festival e “Chief Conductor” alla De Filharmonie (Royal Flanders Philarmonic Orchestra) di Anversa. Ha lavorato nelle principali istituzioni concertistiche, nei maggiori palcoscenici in America, Europa, Giappone e ha diretto in alcune fra le maggiori istituzioni concertistiche del mondo. La sua fama di direttore verdiano poggia anche su alcune importanti incisione discografiche, tra cui recentemente ha inciso un Cd Deutsche Grammophon con Rolando Villazón e l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano.

A proposito dell’opera da lui diretta il M°Callegari dichiara: “Commistione di elementi tragici e romantici, gaia leggerezza e passione fatale, questo é Un ballo in maschera. Verdi é straordinario nell’inserire tratti stilistici dell’Opera Comique francese nel tipico assetto del melodramma italiano tratteggiando il carattere spensierato della corte di Boston, sfondo del dramma in cui si vedono coinvolti Amelia, Riccardo e Renato. La cifra stilistica é un’alternanza di luci ed ombre, di dramma e commedia volta a creare un congegno musical-teatrale assolutamente perfetto. É evidente che l’elemento fondamentale del dramma é costituito dalla passione amorosa che coinvolge Amelia e Riccardo distruggendone il legame di amicizia e d’amore coniugale tra Renato e Riccardo e Renato ed Amelia. É infatti il mutare del destino dei due uomini che determina l’essenza tragica della vicenda. L’inserzione di situazioni “antitragiche” sono sottolineate con elementi che vanno dalla gaia atmosfera della corte del Governatore di Boston con il paggio Oscar che diventa la personificazione dell’innocenza scherzosa, l’atteggiamento superficiale di Riccardo nell’episodio della predizione di Ulrica fino alla beffarda irrisione dei congiurati alla fine del secondo atto. Solo la morte di Riccardo porrà la parola fine a questo alternarsi di chiaro- scuri di mondi paralleli e contigui, rendendo cosí in modo sempre piú intenso la solitudine dei personaggi avvinti da un tragico destino.”

La regia le scene ed i costumi sono di Pier Luigi Pizzi, direttore artistico del Festival, presente da oltre cinquanta anni nei più importanti teatri e festival del mondo. Pizzi ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui la Legion d’honneur, il titolo di Officier des Arts et des Lettres in Francia, di Grand’Ufficiale al merito della Repubblica Italiana e nel 2006 di Commandeur de l’ordre du mérite culturel, massima onorificenza in campo culturale del Principato di Monaco.

L’orchestra è la FORM, Orchestra Regionale delle Marche, il Coro è il Lirico Marchigiano “V. Bellini” diretto da David Crescenzi, il complesso di palcoscenico è la Banda “Salvadei” di Macerata.

Un Ballo in Maschera con la compresenza di passionalità e lirismo, dramma e comicità, si presenta come l’opera più composita della produzione artistica di Verdi; vi è infatti un perfetto equilibrio tra gli elementi tragici e romantici da una parte e la forte caratterizzazione ironica dall’altra.

La magnifica opera di Verdi, scritta nel 1859 come una libera interpretazione delle vicende riguardanti l’assassinio di re Gustavo III, pur ambientata in un preciso periodo storico, rimane senza tempo nella forma e nei contenuti. Gioca con maschere, travestimenti, ruoli privati e pubblici; qui l’amore si scontra con il dovere e la politica si fa gelosia. Seguendo la sua ispirazione originale, il già citato assassinio di Gustavo III, Verdi avrebbe voluto che la narrazione si svolgesse là dove la storia aveva avuto luogo, ma a causa della censura in patria fu costretto a rinunciare all’idea e a collocare la vicenda a Boston. L’orchestrazione è estremamente raffinata e realizza una sorta di ambiguità della musica di grande fascino: su tutto domina la passione d’amore tra i due personaggi pervasi da un sentimento che si esprime massimamente nella musica che evoca il mondo del potere e della passione, degli intrighi politici e dei triangoli amorosi. La scena del ballo in maschera è una potente combinazione di intense emozioni e suggestioni che si evolvono in conseguenze tragiche risaltate musicalmente. Nell’opera il tema amoroso si intreccia a quello della sovranità e fatalità, conformandosi al titolo dell’edizione 2011 dello Sferisterio Opera Festival, dedicata al tema “Libertà e destino”.

Il 47° Sferisterio Opera Festival è promosso ed organizzato dall’Associazione Arena Sferisterio, costituita dal Comune di Macerata e dalla Provincia di Macerata, sotto la direzione artistica del Maestro Pier Luigi Pizzi. Il Festival è sostenuto da: Regione Marche, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, Camera di Commercio di Macerata, Società Civile dello Sferisterio Eredi dei Cento Consorti. Sponsor ufficiale del Festival 2011 è Banca Marche.

Informazioni e biglietteria piazza Mazzini 10 Macerata dalle 9.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 20.00 ?Telefono +39 0733 230735 – Fax +39 0733 261570 – boxoffice@sferisterio.it – http://www.vivaticket.it

APPUNTAMENTI INTORNO AL FESTIVAL DEL 22 LUGLIO

Come ogni anno durante il Festival sono previsti molti eventi collaterali, che vedono avvicendarsi nei vari spazi teatrali

maceratesi personaggi della cultura internazionale, la cui organizzazione è affidata a Sferisterio Cultura con gli

Aperitivi Culturali e con le rassegne Pomeridiana, organizzata dall’Associazione ADAM e OperAperta curata dall’Associazione Divini Versi.

venerdì 22 luglio ore 12 Antichi forni

APERITIVI CULTURALI – SFERISTERIO CULTURA

LIBERTÁ E DESTINO – incontro con Monsignor Claudio Giuliodori

Dal 22 luglio all’11 agosto ritornano gli Aperitivi Culturali, organizzati dall’Associazione Sferisterio Cultura in convenzione con il Comune di Macerata e con il contributo della Camera di Commercio e di altri sponsor pubblici e privati. Con gli Aperitivi Culturali l’opera lirica diventa protagonista della vita culturale della città e si confronta con le altre discipline artistiche ed intellettuali.

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