MUSCAT 17/10/2013 – Da oggi siamo al completo! Ieri sera sono arrivati i nostri: la FORM e la Salvadei, rispettivamente la nostra orchestra e la nostra Banda. Per la prima volta le note della Traviata hanno risuonato in terra araba; non credo di sbagliarmi se dico che l’emozione era percettibile tra le file dei nostri musicisti. Continue reading
La prima prova all’italiana
La Traviata “degli specchi” a Muscat
MUSCAT 16/10/2013 – La grande macchina si è avviata. Per questo spettacolo più che ventennale è l’ennesima ripresa dentro e fuori dallo stivale. Eppure questa volta è per molti versi una prima volta. Continue reading
La prova musicale
MUSQAT 16/10/2013 – L’arrivo a Musqat è surreale. Cattedrali nel deserto. Caldo a vampate che contrasta con la temperatura da frigorifero degli interni, uomini elegantissimi in completi bianchi svolazzanti, completati da turbanti dai colori pastello. Un altro mondo, remoto e futuribile. Indecifrabile per ora. Continue reading
Le prime volte
DUBAI 14/10/2013 – Mi trovo all’aeroporto di Dubai. Sono le 6.25 del mattino, locali… Credo. Tra un paio d’ore c’è il volo per Muskat, capitale del Sultanato del Dubai. La settimana prossima andrà in scena la Traviata di Giuseppe Verdi presso il Teatro Reale dell’opera nella mitica versione di Brockhaus e Svoboda: la Traviata “degli specchi”. Continue reading
Lo Sferisterio porta Verdi in Oman
MACERATA 11/10/2013 – Il 22, 24 e 26 ottobre al Teatro Reale di Muscat andrà in scena La traviata di Verdi nel celebre allestimento firmato da Henning Brockhaus e Josef Svoboda nel 1992. In vent’anni regia e scene di questa Traviata sono state richieste da innumerevoli teatri, ma è la prima volta che il Macerata Opera Festival è presente all’estero con un’intera produzione: “Per la prima volta lo Sferisterio va all’estero con una sua produzione ed è stato scelto per la qualità e per la professionalità – ha affermato il presidente dell’Associazione Arena Sferisterio Romano Carancini durante la conferenza stampa odierna con il direttore artistico Francesco Micheli, il direttore dell’organizzazione tecnico artistica Luciano Messi e il world sponsor Giovanni Fabiani -.
L’internazionalizzazione rientra tra le nostre priorità perché siamo nel 2013 e dobbiamo farci conoscere soprattutto all’estero. Dobbiamo essere come Padre Matteo Ricci, che per primo ha portato la terra maceratese all’estero, così noi dobbiamo portare la nostra eccellenza della cultura e far conoscere il nostro estro. In Oman saremo al Teatro Royal Muscat con la Traviata degli specchi, che ha girato il mondo ma non è mai stata in quest’area”. Si tratta di una svolta importante che si inserisce in un rapido processo di internazionalizzazione del Festival, già presente in questi mesi a Mosca e, pochi giorni fa, a New York dove, nell’ambito del progetto “Marche is Good”, Micheli ha animato la settimana scorsa un flash mob operistico sulla Quinta strada ma anche una serie di incontri ufficiali e non per promuovere l’opera e la cultura italiana. In questo quadro ricordiamo anche la presentazione del festival 2012 all’Istituto Italiano di Cultura a Madrid.
Dal 2013 il Festival, accanto al sostegno istituzionale del Comune e della Provincia di Macerata e della Regione Marche, gode del sostegno di un World Sponsor per la promozione a livello internazionale: Giovanni Fabiani. Proprio grazie all’azienda Giovanni Fabiani, leader nelle calzature femminili in Russia, e al sostegno della Regione Marche – ufficio internazionalizzazione, dal 21 al 25 ottobre, lo Sferisterio è protagonista di due appuntamenti. Il primo a Mosca dove si mette in scena lo spettacolo del format Festival Off, “Da Verdi a Mina”, e il secondo a San Pietroburgo dove si presenta l’offerta turistica ad oltre cento tour operator nazionali.
“Sono tempi difficili e di crisi – ha detto Francesco Micheli – lo dirò spesso in queste conferenze stampa. Ma è stato dimostrato come la cultura sia colonna portante della società e della salute economica del nostro Paese. Come guardo alla nostra provincia guardo al pubblico internazionale, anche se da questo punto di vista dobbiamo fare un lavoro enorme, perché non abbiamo delegazioni all’estero. Grazie al talento dello staff e alla classe dirigente della Regione Marche muoviamo passi importanti. In Russia abbiamo gettato le basi per un rapporto più stretto anche grazie a Giovanni Fabiani, e studiando quella realtà abbiamo capito quanto è importante per loro il binomio moda cultura”.
In collaborazione con Enit, Ambasciata Italiana a Mosca e l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca, lo spettacolo “Da Verdi a Mina” debutta il 23 al Teatro Na Strastnom, alla presenza delle massime istituzioni del turismo e della cultura italiana e russa. Da ricordare che il Direttore dell’agenzia russa del Turismo è stato ospite a Macerata durante le prime del 19 e 20 luglio scorso. Si tratta di una delle iniziative di punta dell’anno incrociato del turismo Italia-Russia.
A San Pietroburgo si presenta il pacchetto turistico Macerata-Sferisterio con lo shopping tour presso l’azienda fermana Giovanni Fabiani. “Sono fiero di far parte della famiglia del Macerata Opera Festival – dichiara il titolare -. Per la Russia offriamo circa 500 biglietti per l’opera che andrà in scena al Teatro Na Strastnom. Abbiamo ricevuto circa 400 proposte ma possiamo ospitare solo 120 clienti”.
“Produzioni da tutto il mondo sono di scena al Royal Hall di Muscat – ha proseguito il direttore artistico – Washington, San Pietroburgo, Vienna, e poi anche Macerata con la Traviata degli Specchi che è una produzione geniale e dirompente”. La traviata che andrà in scena a Muscat schiera un cast importante in cui spiccano cantanti che hanno stabilito con il Festival un proficuo rapporto di fiducia e collaborazione: la protagonista Desirée Rancatore è stata una stratosferica Olympia nei Racconti di Hoffmann ma anche una commovente Gilda in Rigoletto nel 2011; Francesco Meli, in questo momento senza dubbio il più quotato tenore italiano, ha scelto lo Sferisterio per debuttare la parte di Rodolfo in Bohème nel 2012. Già ascoltato a Macerata è anche il baritono Giovanni Meoni, qui nella parte di Germont padre. Ma il risultato più importante per il Festival è portare per la prima volta all’estero le proprie masse artistiche: la Fondazione Orchestra Regionale delle Marche, il Coro Vincenzo Bellini diretto da Carlo Morganti e la Banda Salvadei. Sul podio John Neschling, il direttore principale del Teatro Municipale di San Paolo in Brasile, che in Europa è stato presente in teatri come l’opera di Vienna e sul podio di orchestre come la London Symphony e l’Accademia di Santa Cecilia.
“Non ci siamo mai fermati dalla fine della stagione lirica 2013 – sostiene Messi -, ma sappiamo l’importanza del processo di internazionalizzazione. Il nostro staff ha permesso di fare questa trasferta in Oman, a cui partecipiamo come aggregatori di un progetto che coinvolge vari soggetti protagonisti delle Marche tra cui il Teatro Pergolesi di Jesi e il Consorzio Marche Spettacoli, e questo ci rende molto orgogliosi. In un momento di stasi per il nostro lavoro, e di crisi per l’intero Paese questa trasferta va a beneficio di tutti e di tutto il territorio”.
La Royal Opera House di Muscat, istituita per decreto reale nel 2001 e costruita con numerose aggiunte e ampliamenti nel decennio successivo, è il progetto culturale di punta della monarchia dell’Oman e si sta rapidamente imponendo come meta privilegiata per le principali compagini internazionali. Dopo la Traviata degli specchi di Macerata, a Muscat si vedranno Le nozze di Figaro dell’Opera di Vienna, mentre il programma sinfonico include nomi come Claudio Abbado e Gustavo Dudamel.
Il soggetto dell’opera verdiana, mai eseguita nella regione, costituisce una sfida importante per le politiche culturali di una monarchia islamica: portare in scena la storia di una prostituta nei Paesi del Golfo ritrova tutta la carica eversiva che La traviata doveva avere in Italia ai tempi di Verdi. La presenza del Macerata Opera Festival si inserisce quindi in un complesso e a tratti contraddittorio processo di rinnovamento culturale e in un dibattito più che mai acceso: basti pensare alle polemiche suscitate in questi giorni nel vicino Qatar da un’esposizione di arte contemporanea che include opere di Damien Hirst.
Promozione Oltreoceano per lo Sferisterio
MACERATA 04/10/2013 – Un flash mob oltreoceano per presentare l’opera lirica e lo Sferisterio. Il mattatore è stato il direttore artistico del Macerata Opera Festival Francesco Micheli che, ieri pomeriggio, ha fatto impazzire Manhattan, sulla 5th Avenue di New York. L’iniziativa ha coronato le due giornate di “Marche is good”, progetto della Regione Marche nato per portare la cultura, l’arte e i sapori marchigiani nella Grande Mela, dedicate all’opera italiana.
“Una trasferta molto utile – ha commentato il presidente dell’Associazione Arena Sferisterio, Romano Carancini – per l’incontro tra il mondo della cultura, le istituzioni e gli imprenditori. Per il Macerata Opera Festival è un altro tassello del processo di internazionalizzazione che passa anche attraverso la Russia, l’Oman, la Spagna. Stiamo facendo conoscere il nostro teatro, la nostra bellezza laddove c’è un alto interesse culturale e musicale”.
La delegazione marchigiana, guidata dall’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini, vede, oltre Carancini e Micheli, anche la presenza di Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia, in qualità di presidente Anci Marche, e di numerosi imprenditori tra cui Orietta Varnelli.
Le Marche, i teatri, lo Sferisterio e l’opera lirica sono stati presentati da Francesco Micheli nella Casa Italiana Zerilli-Marimò, diretta da Stefano Albertini, con un incontro dal titolo “Marche and the Splendor of Italian Opera”. Il direttore artistico ha presentato in modo coinvolgente l’opera italiana, concentrandosi sullo spazio e sul suono della lirica, per poi lasciare spazio ad alcune celebri arie italiane, serie e buffe, interpretate da professionisti: da Pergolesi a Rossini, passando per Verdi, nell’anno del bicentenario della sua nascita.
“Grazie alla vice console Lucia Pasqualini, tra l’altro di origine marchigiana – ha proseguito Carancini – abbiamo portato l’opera anche tra i giovani studenti. Micheli ha potuto presentare, con il format di Incontra l’opera, la musica lirica e l’attività dello Sferisterio a centinaia di ragazzi della scuola Guglielmo Marconi di New York”.
La giornata di ieri è proseguita poi con l’incontro, presso l’Enit, con i giornalisti del settore viaggi e i tour operator per degli educational sulle Marche e sulle sue caratteristiche paesaggistiche, architettoniche, culturali. E intanto, a New York, si respira aria di Marche anche grazie all’esposizione di una preziosa selezione di costumi d’opera, provenienti dai tre principali teatri lirici regionali, tra cui lo Sferisterio, negli showroom e negozi di Madison Avenue e Soho.
Atit: Maggiore considerazione per i Teatri di Tradizione
ROMA 10/09/2013 – La sommaria identificazione, in occasione del recente dibattito sul fondo di emergenza per le Fondazioni Liriche, fra vita operistica italiana e quelle istituzioni che vanno sotto il nome di Fondazioni lirico-sinfoniche, è inesatta, fuorviante e segno di poca considerazione nei confronti dell’intera categoria dei Teatri di Tradizione.
Lo sostiene l’Associazione Teatri Italiani di Tradizione (ATIT) che ricorda come il comparto lirico-sinfonico italiano – beneficiario dei recenti mirati interventi di carattere economico e normativo ad esclusivo vantaggio delle fondazioni lirico- sinfoniche – sia formato in larga misura anche dai 27 Teatri di Tradizione che costituiscono quel tessuto connettivo secolare, lungo tutto il territorio nazionale, senza il quale le 13 Fondazioni Liriche – alle quali va tutta la solidarietà dell’ATIT – sarebbero cattedrali nel deserto, polmoni senza ossigeno dell’opera italiana.
I Teatri di Tradizione, che producono oltre 300 spettacoli di opera lirica all’anno, per un pubblico di quasi 250.000 spettatori, con solo il 5% dei contributi ministeriali rispetto al 47% di quello che va alle Fondazioni Liriche avvalendosi di una forza lavoro ben più contenuta rispetto ad esse e costretta ad una precarietà sempre maggiore, hanno il diritto, in un momento di crisi come quello attuale, di beneficiare di un sostegno particolare al pari di quello concesso alle Fondazioni lirico-sinfoniche.
