Lo Sferisterio porta Verdi in Oman

11 Ottobre 2013

MACERATA 11/10/2013 – Il 22, 24 e 26 ottobre al Teatro Reale di Muscat andrà in scena La traviata di Verdi nel celebre allestimento firmato da Henning Brockhaus e Josef Svoboda nel 1992. In vent’anni regia e scene di questa Traviata sono state richieste da innumerevoli teatri, ma è la prima volta che il Macerata Opera Festival è presente all’estero con un’intera produzione: “Per la prima volta lo Sferisterio va all’estero con una sua produzione ed è stato scelto per la qualità e per la professionalità – ha affermato il presidente dell’Associazione Arena Sferisterio Romano Carancini durante la conferenza stampa odierna con il direttore artistico Francesco Micheli, il direttore dell’organizzazione tecnico artistica Luciano Messi e il world sponsor Giovanni Fabiani -.

L’internazionalizzazione rientra tra le nostre priorità perché siamo nel 2013 e dobbiamo farci conoscere soprattutto all’estero. Dobbiamo essere come Padre Matteo Ricci, che per primo ha portato la terra maceratese all’estero, così noi dobbiamo portare la nostra eccellenza della cultura e far conoscere il nostro estro. In Oman saremo al Teatro Royal Muscat con la Traviata degli specchi, che ha girato il mondo ma non è mai stata in quest’area”. Si tratta di una svolta importante che si inserisce in un rapido processo di internazionalizzazione del Festival, già presente in questi mesi a Mosca e, pochi giorni fa, a New York dove, nell’ambito del progetto “Marche is Good”, Micheli ha animato la settimana scorsa un flash mob operistico sulla Quinta strada ma anche una serie di incontri ufficiali e non per promuovere l’opera e la cultura italiana. In questo quadro ricordiamo anche la presentazione del festival 2012 all’Istituto Italiano di Cultura a Madrid.

Dal 2013 il Festival, accanto al sostegno istituzionale del Comune e della Provincia di Macerata e della Regione Marche, gode del sostegno di un World Sponsor per la promozione a livello internazionale: Giovanni Fabiani. Proprio grazie all’azienda Giovanni Fabiani, leader nelle calzature femminili in Russia, e al sostegno della Regione Marche – ufficio internazionalizzazione, dal 21 al 25 ottobre, lo Sferisterio è protagonista di due appuntamenti. Il primo a Mosca dove si mette in scena lo spettacolo del format Festival Off, “Da Verdi a Mina”, e il secondo a San Pietroburgo dove si presenta l’offerta turistica ad oltre cento tour operator nazionali.

“Sono tempi difficili e di crisi – ha detto Francesco Micheli – lo dirò spesso in queste conferenze stampa. Ma è stato dimostrato come la cultura sia colonna portante della società e della salute economica del nostro Paese. Come guardo alla nostra provincia guardo al pubblico internazionale, anche se da questo punto di vista dobbiamo fare un lavoro enorme, perché non abbiamo delegazioni all’estero. Grazie al talento dello staff e alla classe dirigente della Regione Marche muoviamo passi importanti. In Russia abbiamo gettato le basi per un rapporto più stretto anche grazie a Giovanni Fabiani, e studiando quella realtà abbiamo capito quanto è importante per loro il binomio moda cultura”.

In collaborazione con Enit, Ambasciata Italiana a Mosca e l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca, lo spettacolo “Da Verdi a Mina” debutta il 23 al Teatro Na Strastnom, alla presenza delle massime istituzioni del turismo e della cultura italiana e russa. Da ricordare che il Direttore dell’agenzia russa del Turismo è stato ospite a Macerata durante le prime del 19 e 20 luglio scorso. Si tratta di una delle iniziative di punta dell’anno incrociato del turismo Italia-Russia.

A San Pietroburgo si presenta il pacchetto turistico Macerata-Sferisterio con lo shopping tour presso l’azienda fermana Giovanni Fabiani. “Sono fiero di far parte della famiglia del Macerata Opera Festival – dichiara il titolare -. Per la Russia offriamo circa 500 biglietti per l’opera che andrà in scena al Teatro Na Strastnom. Abbiamo ricevuto circa 400 proposte ma possiamo ospitare solo 120 clienti”.

“Produzioni da tutto il mondo sono di scena al Royal Hall di Muscat – ha proseguito il direttore artistico – Washington, San Pietroburgo, Vienna, e poi anche Macerata con la Traviata degli Specchi che è una produzione geniale e dirompente”. La traviata che andrà in scena a Muscat schiera un cast importante in cui spiccano cantanti che hanno stabilito con il Festival un proficuo rapporto di fiducia e collaborazione: la protagonista Desirée Rancatore è stata una stratosferica Olympia nei Racconti di Hoffmann ma anche una commovente Gilda in Rigoletto nel 2011; Francesco Meli, in questo momento senza dubbio il più quotato tenore italiano, ha scelto lo Sferisterio per debuttare la parte di Rodolfo in Bohème nel 2012. Già ascoltato a Macerata è anche il baritono Giovanni Meoni, qui nella parte di Germont padre. Ma il risultato più importante per il Festival è portare per la prima volta all’estero le proprie masse artistiche: la Fondazione Orchestra Regionale delle Marche, il Coro Vincenzo Bellini diretto da Carlo Morganti e la Banda Salvadei. Sul podio John Neschling, il direttore principale del Teatro Municipale di San Paolo in Brasile, che in Europa è stato presente in teatri come l’opera di Vienna e sul podio di orchestre come la London Symphony e l’Accademia di Santa Cecilia.

“Non ci siamo mai fermati dalla fine della stagione lirica 2013 – sostiene Messi -, ma sappiamo l’importanza del processo di internazionalizzazione. Il nostro staff ha permesso di fare questa trasferta in Oman, a cui partecipiamo come aggregatori di un progetto che coinvolge vari soggetti protagonisti delle Marche tra cui il Teatro Pergolesi di Jesi e il Consorzio Marche Spettacoli, e questo ci rende molto orgogliosi. In un momento di stasi per il nostro lavoro, e di crisi per l’intero Paese questa trasferta va a beneficio di tutti e di tutto il territorio”.

La Royal Opera House di Muscat, istituita per decreto reale nel 2001 e costruita con numerose aggiunte e ampliamenti nel decennio successivo, è il progetto culturale di punta della monarchia dell’Oman e si sta rapidamente imponendo come meta privilegiata per le principali compagini internazionali. Dopo la Traviata degli specchi di Macerata, a Muscat si vedranno Le nozze di Figaro dell’Opera di Vienna, mentre il programma sinfonico include nomi come Claudio Abbado e Gustavo Dudamel.

Il soggetto dell’opera verdiana, mai eseguita nella regione, costituisce una sfida importante per le politiche culturali di una monarchia islamica: portare in scena la storia di una prostituta nei Paesi del Golfo ritrova tutta la carica eversiva che La traviata doveva avere in Italia ai tempi di Verdi. La presenza del Macerata Opera Festival si inserisce quindi in un complesso e a tratti contraddittorio processo di rinnovamento culturale e in un dibattito più che mai acceso: basti pensare alle polemiche suscitate in questi giorni nel vicino Qatar da un’esposizione di arte contemporanea che include opere di Damien Hirst.

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