L’arte della seduzione spiegata da Umberto Curi. Libertinaggio, sfrontatezza e impunità.

Macerata 30 luglio. Uno dei maggiori pensatori italiani arriva domani agli Aperitivi Culturali. Dopo i due precedenti fine settimana passati in compagnia dei maggiori critici nazionali e dei registi che hanno parlato delle proprie rappresentazioni allo Sferisterio, si torna a dialogare con il mondo della lirica, questa volta con Umberto Curi.

Chi sono Don Giovanni e il Duca di Mantova? Cos’hanno in comune questi due personaggi? Ospite attesissimo degli Aperitivi Culturali, il prof. Curi intrattiene il pubblico degli Antichi Forni, domani alle 12, per rispondere ai quesiti sui due “tombeur de femmes” dell’Opera lirica e per parlare del concetto di seduzione e di come questo sia stato interpretato da due compositori diversi e lontani tra loro, quali Wolfgang Amadeus Mozart e Giuseppe Verdi.

Il nome dell’intervento, lI dissoluto impunito, gioca sul titolo dell’opera mozartiana che vede il protagonista castigato per la sua immoralità e trasportato in una voragine che lo inghiotte tra le fiamme dell’Inferno, e il Duca di Mantova che invece scampa, grazie al gesto d’amore della figlia di Rigoletto, alla punizione che il buffone di corte voleva infliggergli.

Il filosofo ha approfondito la tematica ormai da tempo. Nel 2011 prese parte a Macerata al convegno su Mozart e il pensiero libertino in occasione dell’allestimento di Così fan tutte ed è del 2012 il suo La Filosofia del Don Giovanni. Alle origini di un mito moderno. In più ha trattato l’argomento nel libro di sala del Macerata Opera Festival 2015.

A fine intervento il pubblico può prendere parte all’aperitivo offerto dal bar Di Gusto Italiano. Gli Aperitivi Culturali sono organizzati dall’Associazione Sferisterio Cultura e vengono presentati dalla curatrice Cinzia Maroni. L’ingresso è gratuito.

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Percorsi Tattili e audio descrizioni con Rigoletto

Primo appuntamento con il viaggio dietro le quinte per i non vedenti alla scoperta della scena. Agli Aperitivi Culturali ritorna il filosofo Umberto Curi mentre Pomeridiana vola in Argentina

La musica di Giuseppe Verdi ritorna domani 31 luglio dentro le mura dello Sferisterio per la terza rappresentazione di Rigoletto. Prima dello spettacolo, appuntamento inaugurale dei “Percorsi tattili”, il viaggio musicale dietro le quinte organizzato dal Macerata Opera Festival in collaborazione con l’Università di Macerata e il Museo Tattile Statale Omero.

Piccoli e grandi hanno la possibilità di curiosare tra parrucche, costumi, attrezzi di scena, tessuti, strumenti musicali, vivendo a pieno l’esperienza dell’opera e dei suoi tanti protagonisti. Per Rigoletto previsto un tour “Alla scoperta della scena”. I percorsi, che iniziano alle 18.45 e hanno la durata di circa 45 minuti, sono gratuiti e aperti a gruppi di massimo 30-35 persone. Oltre al percorso dietro le quinte, nel terzo fine settimana di rappresentazioni ritorna anche il servizio di audio descrizione in lingua italiana e inglese che riesce ad offrire la magia dell’opera anche a occhi chiusi. Anche il servizio di audio descrizione è, come ogni anno, gratuito, mentre per gli accompagnatori è riservato un biglietto cortesia di € 12. Per ulteriori informazioni, è possibile collegarsi alla pagina ad hoc sul sito dello Sferisterio www.sferisterio.it/accessibilita/

Il venerdì apre, come di consueto, con l’appuntamento alle 12 agli Antichi Forni con gli Aperitivi Culturali dove, ospite di Cinzia Maroni, è il filosofo Umberto Curi che nel “Il Dissoluto Impunito” mette a confronto il personaggio del Duca di Mantova con il Don Giovanni di Mozart. Alle ore 17, sempre nel segno dell’accessibilità, ritornano i Fiori Musicali nel parco di Villa Cozza: Cesarina Compagnoni traccia la strada verso lo Sferisterio con arie e brani celebri delle opere. Alle 19 nel Cortile Municipale in Piazza della Libertà Pomeridiana, la rassegna curata da Adam, vola in Argentina con Davide Nota che presenta il libro “Patagonia. Viaggio nella terra del vento”. Alle 21 ritorna in scena Rigoletto di Federico Grazzini. Nel cast, diretti dalla bacchetta del Maestro Francesco Lanzillotta, Vladimir Stoyanov, Jessica Nuccio, Celso Albelo, Gianluca Buratto, Nino Surguladze, Leonora Sofia, Mauro Corna, Alessandro Battiato, Ivan Defabiani, Giacomo Medici, Rachele Raggiotti e Silvia Giannetti.

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Nutrire l’Anima, festa marchigiana da Sesto Bruscantini a Giacomo Leopardi

Serata conclusiva del progetto triennale “Genius loci” omaggio alle Marche, terra di Bruscantini, Leopardi e Rossini. Festa sotto il segno dell’enogastronomia ideata con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini e dedicata alla Lega del Filo d’Oro

Biglietteria aperta per la serata di giovedì 6 agosto, prima festa in musica sotto il segno dell’enogastronomia ideata con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini e dedicata alla Lega del Filo d’Oro, charity partner del Macerata Opera Festival. Un percorso che alterna musica, approfondimenti gastronomici, danza e letture per attraversare progressivamente le fasi di una vita: dall’allattamento dell’infanzia alla vecchiaia.

Oltre allo spettacolo in Arena, è previsto un aperitivo stellato in piazza Mazzini nel tardo pomeriggio, preparato da chef del calibro di Michele Biagiola, Errico Recanati e Simone Salvini con eccellenze della cultura gastronomica marchigiana e in compagnia dei vini doc delle Marche.

Biglietti in vendita su www.vivaticket.it e presso la biglietteria dello Sferisterio. Per chi acquista il biglietto di Nutrire l’anima, festa marchigiana da Sesto Bruscantini a Giacomo Leopardi, è prevista una riduzione sul ticket dell’aperitivo: un’opportunità per nutrire in modo elegante e raffinato contemporaneamente corpo e anima.

La serata è condotta da due madrine di eccezione, le attrici Lella Costa e Maria Paiato. Lella Costa torna allo Sferisterio dopo aver presentato la serata “Festa per Anita” dello scorso anno e “Sogni di una notte di mezza estate” del 2013 in cui recitava nella parte di Puck. Attrice, doppiatrice e scrittrice, Lella Costa è una delle più brillanti monologhiste italiane, oltre ad essere una figura intellettuale concreta e poliedrica.  Sul palco anche Maria Paiato, al debutto allo Sferisterio. Maria Paiato vanta una grande attività teatrale e cinematografica, ha lavorato con registi quali Luca Ronconi, Mauro Bolognini, Nanni Loy, Francesca Comencini, Francesca Archibugi e il compianto Carlo Mazzacurati.

Nell’acquisto del biglietto è compresa una donazione alla Lega del Filo d’Oro. La serata è realizzata con il fondamentale contributo di Eurosuole, rappresentata da Germano Ercoli, che conferma il proprio impegno nella veste di Charity Sponsor.

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La Notte di Rigoletto accende le vie del centro di Macerata

Realizzata grazie al contributo di APM e Banca Marche, la Notte dell’Opera si tinge di bianco per inneggiare alla convivialità di Rigoletto. Musica, e non solo, con Hera Comm, Sapore di Mare, Cosmari e IMT

Macerata 29/07/2015 – Per la Notte dell’Opera, la festa patronale laica della città, così com’è stata definita dal direttore artistico Francesco Micheli, realizzata con il contributo fondamentale di APM e Banca Marche, Macerata si tinge di bianco per inneggiare a Rigoletto e alle sue pittoresche scene di convivialità.

Proprio come nella festa dell’atto primo, alla corte del Duca di Mantova, e nella locanda di Sparafucile, il Centro storico, Corso Cairoli e Corso Cavour si animano di spettacoli musicali e di danza, giochi all’aperto per bambini e adulti, per un banchetto rinascimentale ad omaggio della ricca tradizione gastronomica ed enologica locale e rifinito dalle eleganti scenografie realizzate dall’Accademia di Belle Arti di Macerata.

Numerosi i partecipanti che hanno voluto offrire il proprio contributo per l’evento del 30 luglio, ispirandosi al tema Nutrire l’anima, tra cui Hera Comm, l’energy sponsor del Macerata Opera Festival, che distribuisce nella Notte dell’Opera lampadine LED che durano 15 volte di più di quelle ad incandescenza e preservano le risorse del pianeta. Paragonando il numero di ore che le lampadine forniscono si può affermare che equivalgono a 5.625 messe in scena di Rigoletto, 12.857 di Cavalleria Rusticana, 6.923 di Bohème e 10.000 di Pagliacci.

Sapore di Mare, gourmet partner ufficiale della 51ª stagione lirica del Macerata Opera Festival, dopo aver portato il meglio del mare nelle due cene di gala del dopo Opera del 17 e il 18 luglio, ha organizzato in piazza Annessione un photo booth per immortalarsi in costumi rinascimentali e condividere la foto sui social con l’hashtag #nutrimilive.

Chi accede gratuitamente al wi-fi di Macerata Digitale tramite il social login, ottiene subito il diritto all’acquisto dell’Open da 2 per le opere in cartellone e di un biglietto scontato per la serata del 6 agosto Nutrire l’anima (22€ invece che 32€).

Sempre sul tema della stagione, Cosmari, la società pubblica che si occupa della gestione del ciclo integrato dei rifiuti per tutti i Comuni della provincia di Macerata, ha allestito un proprio info point in piazza della Libertà, punto centrale della festa per distribuire materiale informativo e per donare ai partecipanti qualche gadget, un piccolo sacchetto contenente compost di qualità, certificato anche per l’agricoltura biologica.

Infine IMT, l’Istituto di Tutela Vini Marchigiani, in collaborazione con l’ASI, l’Associazione Italiana dei Sommelier, ha organizzato un simpatico brindisi per 500 persone in piazza Mazzini, per concludere con le eccellenze enologiche della regione la Notte dell’Opera.

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Notte dell’Opera, notte di Rigoletto

Dalla parata in costume lungo le mura al finale in Piazza Libertà, la notte di Macerata si tinge dei colori del Rigoletto verdiano. Giovedì 30 luglio quarta edizione per la serata ideata da Francesco Micheli. Dalle 19.30 convivi, danze, canti e giullarate per le strade della città.

Macerata 28 luglio 2015 – Giovedì 30 luglio Macerata diventa un grande palcoscenico a cielo aperto per la Notte dell’Opera, l’appuntamento più coinvolgente e strabordante del Festival OFF. L’evento cittadino è ispirato quest’anno al Rigoletto verdiano e alle sue pittoresche scene di convivialità: proprio come nella festa dell’atto primo, alla corte del Duca di Mantova, e nella locanda di Sparafucile, il Centro storico, Corso Cairoli e Corso Cavour si animano di spettacoli musicali e di danza, giochi all’aperto per bambini e adulti, per un banchetto rinascimentale inneggiante alla ricca tradizione gastronomica ed enologica locale e rifinito dalle eleganti scenografie realizzate dall’Accademia di Belle Arti Macerata. Il format ideato dal direttore artistico Francesco Micheli, che ha fatto registrare in tre anni oltre 150.000 presenze, giunge ormai al quarto anno.

Ad aprire la conferenza stampa di presentazione, l’assessore Stefania Monteverde, che ha invitato a “vestirsi di bianco e con animo leggero per la quarta edizione della Notte dell’Opera. Ciascuno con il proprio contributo ha fatto in modo che si mettesse in scena un grande spettacolo all’aria aperta, e sono felice che si possa parlare di grande lavoro di città. La Notte dell’Opera è un punto di grande movimento e festa.”

Se d’estate la città respira e vive in perfetta osmosi con il Festival, la Notte dell’Opera è il trionfo e la celebrazione di questo connubio: opera per passione, passione per l’opera fuori dal tempio dello Sferisterio, che diventa festa, rito collettivo per la città e coinvolge cittadini, commercianti e turisti in una serata magica. Per l’occasione tutti i negozi resteranno aperti fino a notte fonda e sarà possibile accedere al wi-fi di Macerata tramite il social login: una connessione gratuita attraverso i social per condividere i momenti più belli della serata. La connessione al social login regala il diritto all’acquisto di un Open da 2 per le opere in cartellone e ad un biglietto scontato per la serata del 6 agosto “Nutrire l’anima” (22€ invece che 32€).

Il sindaco Romano Carancini ha pronunciato parole di elogio per “tutte le associazioni che permettono che Macerata diventi il centro di un fantastico viaggio nell’opera. “, e sullo stesso piano si è espresso il presidente della Provincia Antonio Pettinari, che ha ricordato come “Macerata è capoluogo, è la città di tutti gli abitanti della provincia, e quindi è giusto coinvolgere tutto il territorio. Eventi come questo della Notte dell’Opera sono perfetti per far si che tutto il territorio provinciale si senta coinvolto e partecipe.”

L’iniziativa è realizzata grazie all’impegno e alla collaborazione di Comune di Macerata, Accademia di Belle Arti, Commercianti del Centro Storico, di Corso Cairoli e di Corso Cavour, Associazione Cavour, Associazione Commercianti Centro Storico, Associazione Centro Commerciale Culturale Le Casette, Pindaro Eventi.

Per Francesco Micheli “Il Rigoletto che abbiamo messo in scena quest’anno è davvero un Rigoletto che entra in strada, attraverso una grande attenzione all’espetto tecnico e soprattutto artistico. Nell’idea di un banchetto a cielo aperto, importante è stata la creazione delle tavolate unitarie che si allungano nelle strade della città, di modo tale che il mangiare non fosse solo il piacere di addentare un delizioso cibo, ma creasse un’atmosfera di convivio. Devo dire che in questo ha un ruolo sempre più insostituibile l’Accademia Belle Arti, che ha creato sculture di carta e scenografie per la Notte dell’Opera. La convivialità, il ritrovarsi a mangiare su uno stesso tavolo, è un tema fondamentale dell’opera. “

Per Gianfranco Stortoni, responsabile dei servizi musicali “La sfida quest’anno è quella di riuscire ad avere principalmente musica lirica con 100 persone che canteranno per la città, 10 concerti in diverse zone della città e 4 corali. E’ uno sforzo organizzativo davvero complesso, già a partire dalla parata di apertura.” Mentre secondo Luciano Messi, direttore dell’organizzazione tecnico-artistica “A livello organizzativo, si è trovato un linguaggio comune. Partiamo da 100 artisti, da altrettanti tecnici e tutti coloro che rendono possibili la manifestazione. Creiamo il più possibile le condizioni per far in modo che i palchi siano infiniti, come gli spettacoli.”

Il Programma

Si comincia alle 19.30 con l’invito a corte: per prepararsi al grande banchetto il ritrovo è al monumento della Vittoria. Alle ore 20, Gran Parata con nobili e cortigiani, grandi e piccini si muoveranno lungo le mura fino allo Sferisterio a ritmo della musica di Verdi reinterpretata dalla DJ Auretta Bloom. Alle 20.30 appuntamento con “La reggia del piacer”, momento in cui la città si trasforma in una grande corte rinascimentale allietata da musica, danze e spettacoli. Gran finale previsto a mezzanotte con “Le feste, la danza, ben tutto gli sta”, in piazza della Libertà con i tanti artisti impegnati per tutta la serata e il direttore artistico Francesco Micheli.

Corso Cavour

In corso Cavour la serata parte alle 21 con “I piccoli cortigiani”, giochi per bambini organizzati da Le Tate e “Noi siamo Rigoletto”, laboratorio per i più piccoli. Segue il gruppo di danza storica Quam Pulchra Es con il ballo “Alla corte del Duca di Mantova” mentre tamburi e danzatrici eseguono “Le fanciulle della corte”. Satira con attori in strada con “Giullari in cerca di un’opera” ma anche scienza con la dimostrazione di nutraceutica “Antiche e nuove scienze per il nutrimento dell’anima”. Si continua quindi tanta musica e il concerto lirico “Cavalieri, dame e signori”, l’operetta “Il canto dei libertini”, il coro Equi-Voci con “I paggi del Duca”, in replica anche alle 22.30. Concludono alle 23 Li Pistacoppi con “Rigoletto folk”.

Centro Storico

Anche dentro le mura lo spettacolo ha inizio alle 21 con tre attività per bambini: “Alla corte del Duca”; “L’orologio incantato” e “Operiamo rigolettando”. Corsi di arco con “La guardia del Duca” e di trucco e acconciatura in stile con “Trucco e parrucco alla corte del Duca” precedono “Le roi s’amuse”, l’aperitivo con delitto e “Convito a palazzo”, pièce teatrale di CTR. La Banda Salvadei invece porta per strada “Rigo(non)letto, Chi vuol essere direttore, sia”. Si continua con Spettacoli di cortile e “Fiori di virtù”, realizzato dal gruppo di danza Gugliemo Ebreo da Pesaro. Tanta musica risuonerà in centro con i concerti “La taverna di Sparafucile”, “Dame e cavalieri”, “Il salotto a palazzo reale” del Corale Santa Lucia, “I cori alla corte di Mantova” del Coro Sibilla e “Meravigliose donne nella sala grande a palazzo”. Ancora concerti con “Gli archi del Duca” e “Follia di flauti”, ma anche musica elettronica con il dj set di Auretta Bloom. Prevista la performance teatrale MACERATA RINAS(imental)E a cura di Leonardo Gasparri  e la proiezione film “Italiani svisti da fuori” alla Biblioteca Mozzi Borgetti. Ancora tanta musica dalle 21.30 con “Keep in time project will meet Verdi” dj set di Djstivo, i Pueri Cantores e Corale Cantando con “I cori alla corte di Mantova”; “Da Bach a Verdi” di Tune Up Group; “Recitar cantando, concerto da De Andrè a Branduardi” di Le Nuvole; “Variazioni sul Rigoletto” di Jo’s friend jazz quintet e “Rigoletto folk” dei Pistacoppi. La serata prosegue dalle 22 con il Coro Sibilla e il coro Equi-Voci, il dj set “Opera music” e la proiezione del film “Italiani svisti da fuori”. Dalle 22.30 i Madrigalisti del Coro Bellini portano “Il salotto a palazzo reale”, e alla stessa ora i concerti “Meravigliose donne nella sala grande a palazzo” e la Corale Santa Lucia che prepara al gran finale in programma a mezzanotte.

Corso Cairoli

Lungo corso Cairoli si parte a ritmo di danza con “Maledizione, passione, perdono” del Gruppo di danza Albatros e “A diletto dei signori della corte” del Gruppo di danza Rainbow, cui fa eco il video-mapping realizzato da Young Vision.

Dalle 21 Simone Maretti racconta Rigoletto in uno spettacolo per bambini, mentre alla stessa ora previsto il coro dei Madrigalisti e Li Pistacoppi. Seguono fino alle 23 il concerto “Rigoletto swing” di Mark Zitti e i Fratelli Coltelli, i Pueri Cantores, il Corale Cantando e il concerto lirico “La terrazza nella dimora di Rigoletto”.

Mostre, percorsi, conferenze

Tra le tante attività della Notte dell’Opera, sono aperte per la serata del 30 luglio la Mostra Germinazioni a Palazzo Buonaccorsi fino alle 24, la mostra “Obiettivo sul fronte” allo spazio ex-Upim e i percorsi espositivi “Le notte di Rigoletto pittori all’opera” alla Galleria Mirionima e “Lux-Colori nutrizionali” alla Biblioteca Mozzi-Borgetti. Diego Fusaro è ospite agli Antichi Forni alle 21 alla rassegna “Lo spazio dell’anima” curato da Praxis, mentre lo Sferisterio resta aperto fino alle 24 per le visite interne.

Hera Comm, l’energy sponsor del Macerata Opera Festival, distribuisce lampadine LED già a disposizione nel negozio di Ancona in abbinamento alle offerte luce e gas. A basso consumo con una durata media di 15.000 ore, pari a 10/15 anni, contro le 1.000 delle lampadine ad incandescenza. Le 15.000 ore di durata equivalgono a 5.625 messe in scena di “Rigoletto”, 12.857 di “Cavalleria Rusticana”, 6.923 di “Boheme” e 10.000 di “Pagliacci”.

In Piazza della Libertà, Cosmari regala sacchettini di compost mentre infine Sapore di Mare allestisce un photo booth per uno scatto in costume rinascimentale.

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Finger Music, secondo appuntamento dei Mercoledì Mania

Appuntamento mercoledì 29 al Teatro Lauro Rossi per il concerto realizzato in collaborazione con la Rassegna di Nuova Musica. In scena il duo Dillon-Torquati, nel programma Pärt, Shostakovich e Borzelli

Macerata 27/07/2015 – Dopo le soavi note eseguite da Rinaldo Alessandrini al clavicembalo nel primo appuntamento dei Mercoledì Mania, “Energia Barocca”, mercoledì 29 al Teatro Lauro Rossi va in scena “Finger Music”, il concerto realizzato in collaborazione con la Rassegna di Nuova Musica e con il sostegno di Hera Comm, secondo appuntamento dei Mercoledì Mania. Alle ore 21 Francesco Dillon al violoncello e Emanuele Torquati al pianoforte si misurano con brani di autori moderni o contemporanei quali Pärt, Shostakovich e Borzelli.

Il programma presentato dal Duo Dillon-Torquati ha un filo rosso comune nella forte componente emotiva, a volte spirituale come nel celebre “Fratres” dell’estone Arvo Pärt, a volte poetica come nel recentissimo “Further in” di Silvia Borzelli, ispirato ad una poesia del premio Nobel svedese per la letteratura Tomas Transtromer, a volte segretamente politica come nella Sonata in re minore di Shostakovich, che comportò la condanna del compositore da parte del regime staliniano. In fin dei conti, tre diversi modi di declinare l’anelito del creatore all’espressione del proprio intimo sè. L’ingresso è a titolo gratuito, previa prenotazione obbligatoria sul sito www.lucedellanima.com dove è possibile effettuare una donazione da 2 a 30 € alla Lega del Filo d’Oro, charity partner della 51° edizione del Macerata Opera Festival. “La luce dell’anima” è un progetto realizzato dall’energy sponsor Hera Comm che sostiene la lirica e la Lega del Filo d’Oro.

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Agli Aperitivi Culturali arriva Umberto Curi

Macerata 27 luglio. La terza settimana degli Aperitivi Culturali si apre con un grande ospite. Venerdì 31 luglio, alle 12 agli Antichi Forni arriva il professor Umberto Curi con lI dissoluto impunito, ovvero come il concetto di seduzione è stato interpretato da due personalità vissute in due differenti secoli, quali il compositore austriaco Mozart con il Don Giovanni e l’italiano Giuseppe Verdi con il Duca di Mantova nel Rigoletto.

Sabato primo agosto c’è Alessandro Alfieri, dottore di ricerca in Scienze Sociali e Filosofiche presso l’Università di Roma “Tor Vergata” con le Illusioni perdute, titolo del romanzo dello scrittore francese Honoré de Balzac. Alfieri effettuerà un parallelo tra le “illusioni perdute” del protagonista dell’opera balzachiana Lucien alla ricerca di notorietà nel mondo della letteratura francese dell’epoca e quelle dei giovani artisti bohémien Rodolfo, Marcello Schaunard e Colline.

L’ultimo appuntamento della settimana, vede intervenire domenica 2 agosto sul tema dei Codici donore Paola Magnarelli, professoressa dell’Università di Macerata, con una predilezione allo studio delle classi dirigenti tra Otto e Novecento e l’avvocato Valerio Spigarelli, presidente delle Camere penali. I due relatori tracceranno la storia giuridico-sociale del delitto d’onore, partendo dalle opere e soffermandosi sulla contemporaneità.

L’incontro di domenica è accreditato ai fini della formazione forense dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Macerata.

Gli aperitivi gastronomici sono organizzati questa settimana da Di Gusto Italiano nella giornata di venerdì 31, Verde Caffè il primo agosto e domenica 2 da Cartechini Olio e Antica Gastronomia. Gli Aperitivi Culturali, curati da Cinzia Maroni e organizzati da Sferisterio Cultura sono ad ingresso gratuito.

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La Bohème di Muscato e un malinconico salto nel ’68

Macerata 26 luglio. Torna a debuttare a Macerata La Bohème già protagonista della stagione 2012. Con lei ritorna anche il suo regista Leo Muscato, ospite, assieme al giornalista de «la Repubblica» Angelo Foletto, degli Aperitivi Culturali, gli incontri del fine settimana organizzati da Sferisterio Cultura e presentati dalla curatrice Cinzia Maroni.

Foletto ha aperto l’appuntamento dal titolo Un toscano a Parigi, parlando di un Puccini che detestò la capitale francese e il modo di lavorare dei suoi abitanti, ma allo stesso tempo luogo perfetto per l’ambientazione del dramma. «Una città che non si limita ad essere semplice fondale di una vicenda – ha affermato il giornalista – , ma un qualcosa che interviene, che fa parte del movimento dei personaggi che raccontano se stessi e il luogo dove vivono».

Muscato, vincitore nel 2013 del premio della critica musicale “Franco Abbiati” grazie alla sua originale rivisitazione della Bohème, ha spiegato la scelta di collocare il dramma pucciniano in una Parigi nel pieno fervore politico e culturale del ’68. «L’intento principale era quello di far provare una sensazione di malinconia ad un pubblico che per la maggior parte aveva vissuto nella giovinezza quegli anni», ha detto il regista. Un salto temporale di  quasi 50 anni, analogo a quello del compositore lucchese, che portò in scena l’opera nel 1896, ambientandola nel 1830.

Ospiti e pubblico hanno poi preso parte allo speciale aperitivo “a tema” organizzato da Doppio Zero ispirato ai colori della Bohème e realizzato utilizzando prodotti “poveri” che potessero richiamare la condizione disagiata in cui vivevano i protagonisti del dramma.

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L’anima rivoluzionaria della Parigi sessantottina con La Bohème

Torna allo Sferisterio l’allestimento firmato da Leo Muscato, premio Abbiati della critica nel 2013 e protagonista di una fortunata tournée nel 2015-2016

Carmela Remigio è Mimì, mentre il tenore messicano Arturo Chacón-Cruz indossa i panni di Rodolfo Sul podio il Maestro David Crescenzi

Dopo il successo del 2012 torna sul palcoscenico dello Sferisterio La Bohème del 2012 del regista Leo Muscato premio Abbiati nel 2013. L’allestimento, concepito per lo spazio unico dello Sferisterio e ambientato in una viva e incandescente Parigi del 1968, si inserisce pienamente tra gli spettacoli più apprezzati e fortunati del Macerata Opera e viene riproposto in tutta la sua bellezza al Festival prima di essere ospitato, a partire da ottobre, dai Teatri del Circuito Lirico Lombardo e Reggio Emilia.

A dirigere l’Orchestra Filarmonica Marchigiana è il Maestro David Crescenzi, noto al pubblico dello Sferisterio per aver diretto Cleopatra di Lauro Rossi con la regia di Pier Luigi Pizzi, inaugurando la stagione 2008, e lo scorso anno la serata Nozze d’oro, gala per i cinquant’anni del Macerata Opera Festival. In palcoscenico Carmela Remigio e Arturo Chacón-Cruz sono i coloratissimi Mimì e Rodolfo. Con loro nel cast: Larissa Alice Wissel, Damiano Salerno, Andrea Porta, Andrea Concetti, Antonio Stragapede, Alessandro Pucci, Giacomo Medici, Roberto Gattei, Gianni Paci, Giovanni Di Deo.

Le scene sono di Federica Parolini, mentre Silvia Aymonino e Alessandro Verazzi firmano rispettivamente costumi e luci. Sul palco anche il Coro Lirico “V. Bellini”, il complesso di paloscenico Banda Salvadei e i Pueri Cantores “D. Zamberletti”.

Per Leo Muscato la scelta di ambientare l’opera durante le rivoluzioni del 1968 è frutto di un’analisi del lato “politico” di Puccini. Quando Puccini cominciò a lavorare su La vie de bohème di Murger era ormai un compositore di successo. Probabilmente in quel soggetto ravvisava un po’ se stesso all’epoca della Scapigliatura. Quei giovani, animati da un forte sentimento di ribellione e di disprezzo nei confronti della cultura e del perbenismo borghese, avevano desunto il loro nome da una libera interpretazione del termine francese Bohème (vita da zingari), e si erano ispirati alla vita libertaria e anticonformista degli artisti parigini descritta proprio nel romanzo di Murger.

Nel momento in cui l’opera di Puccini andava in scena per la prima volta, il sentimento nostalgico per quei tempi passati, era un sentimento diffuso. Da qui la scelta di puntare sulla memoria emotiva degli spettatori, con l’ambientazione sessantottina. I protagonisti dell’allestimento di Muscato, vivono e agiscono una delle più grandi rivoluzioni culturali del ‘900, decisamente diversa dalla Scapigliatura, ma altrettanto dirompente. E poiché nei primi due quadri li vediamo allegri, divertiti, divertenti e spensierati, non riusciamo a immaginarceli con i libri di Althusser e di Marcuse nelle tasche. Pensiamo a loro piuttosto come a quel folto numero di giovani che ha animato il Sessantotto nei suoi aspetti di rivoluzione diffusa, culturale e di costume. Non così Mimì. Lei è soggetto storico privilegiato, non astratta categoria dell’anima, ma categoria sociale, semmai. Classe. Quella che nella seconda metà dell’ottocento si trova assembrata nelle fabbriche grigie di fumi velenosi e nei sobborghi mefitici delle metropoli industriali.

Lei è il movimento reale delle cose, è il sacrificio umano che sorregge l’impalcatura di pensiero rivoluzionario che si muove lungo i binari della storia. E se in questa messa in scena, Rodolfo, Marcello, Schaunard, Colline e Musetta sono forse pretestuosamente “sessantottini”, Mimì è invece la scelta d’elezione del regista. Era operaia e ultima ai tempi di Murger, di Puccini; è un’operaia che soccombe in questa messa in scena, è la morte bianca che affolla i nostri tempi. Il movimento reale, la storia non lo scalza, proprio perché è carne, e sangue, e morte, in taluni casi. È stata Mimì a trascinarsi dietro tutti gli altri, per andare a posizionarsi proprio là dove la storia del ‘900 ha tentato la rivoluzione, riuscendovi solo a metà.

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Monsignor Fratini allo Sferisterio

Il Nunzio Apostolico per la Spagna ospite per la prima di Bohème

Macerata 25/07/2015 – Monsignor Renzo Fratini, Nunzio Apostolico per la Spagna e il Principato di Andorra, ospite allo Sferisterio per la prima di La Bohème. Monsignor Fratini, originario di Urbisaglia e dal 2009 Nunzio Apostolico per la Spagna, è una delle personalità del mondo cattolico più autorevoli.

Ordinato sacerdote nel 1969 dal Vescovo Ersilio Tonini, ha lavorato nel servizio diplomatico della Santa Sede, ed ha offerto il proprio contributo nelle rappresentanze pontificie in Giappone, Nigeria, Etiopia, Grecia, Ecuador, Gerusalemme, Palestina e Francia. Nel 1993 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato Pronunzio apostolico in Pakistan e Arcivescovo Titolare di Botriana, per poi diventare Nunzio in Indonesia nel 1998, a Timor-Est nel 2003 e in Nigeria nel 2004. Una personalità di spicco dal punto di vista umano ed intellettuale che onora lo Sferisterio della sua presenza.

Insieme a Monsignor Fratini, ospiti per la prima di La Bohème il Questore Leucio Porto, il Prefetto Roberta Preziotti, il Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma Carlo Fuortes, il Direttore Artistico dell’Opéra de Nice Adam Marc e il Senatore Francesco Verducci, Vice Presidente della Commissione di Vigilanza della Rai.

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