Festival OFF, Muscato ospite agli Aperitivi Culturali

La giornata si apre come di consueto agli Antichi Forni con Angelo Foletto e il regista di La Bohème. Alle 17 Fiori Musicali, chiude Pomeridiana che fa tappa in Brasile

In attesa del nuovo debutto di La Bohème con Carmela Remigio e Arturo Chacón Cruz diretta da David Crescenzi alle 21 in Arena, il Festival OFF accompagna spettatori e amanti della musica per tutto l’arco della giornata. Come di consueto, si apre alle 12 agli Antichi Forni dove gli Aperitivi Culturali ospitano Angelo Foletto, critico de La Repubblica, e il regista di La Bohème Leo Muscato nell’appuntamento Un toscano a Parigi. Nell’incontro i due ospiti di Cinzia Maroni affrontano l’influenza dell’ambiente culturale e musicale parigino nell’opera di Puccini. Alle 17 risuonano Fiori Musicali nel parco di Villa Cozza, a cura di Cesarina Compagnoni che come sempre nelle serate di opera porta arie e brani celebri in luoghi solitamente lontani dalla musica. Infine alle 19 nel Cortile Municipale in Piazza della Libertà ritorna Pomeridiana, la rassegna curata da Adam, che vola in Brasile con Choro de Rua: Barbara Piperno al flauto traverso e Marco Ruviaro alla chitarra classica a 7 corde.

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Aperitivi Culturali: Rigoletto, l’empio per eccellenza

Macerata 25 luglio. Un percorso all’interno del lavoro più rivoluzionario che Verdi abbia composto e che più si avvicina ai drammi shakespeariani, alla scoperta del protagonista che condensa in sé tutta l’arroganza dei personaggi del drammaturgo di Stratford. Un viaggio nei meandri della psiche di Rigoletto svolto attraverso l’alternarsi di momenti musicali ad un’appassionata spiegazione di Alberto Batisti, curatore dal 2008 di una delle sagre musicali più importanti in Italia, e ospite odierno degli Aperitivi Culturali.

«Questo dramma l’ho stampato nel cuore sin dalle scuole elementari, mi accompagna da tutta la vita. Un sacrario dell’umanità che si fa conoscere nella sua forma più orrenda e ripugnante – dichiara Batisti – . Rigoletto è l’empio per eccellenza, colui che crede di essere superiore alla morale comune. La disumanizzazione di un uomo a cui viene negato il pianto, facoltà che riacquista solo quando la sua maledizione ormai è compiuta. Colui che non rivendica il fatto di essere un gobbo deforme, ma quello di essere costretto dall’uomo e dalla natura a servire».

Un intervento, quello del musicologo, che ha strappato un lungo applauso da parte del numeroso pubblico accorso, confluito poi nelle sale posteriori della galleria per l’aperitivo del giorno offerto dal locale QuantoBasta, accompagnato dal prestigioso Verdicchio di Matelica.

Domani domenica 26 luglio, in attesa della prima de La Bohème, il regista Muscato e il critico musicale de «La Repubblica» Angelo Foletto, dialogano su Un toscano a Parigi , domandandosi quanto l’ambiente culturale e musicale parigino possa avere influenzato l’opera pucciniana. L’appuntamento è come sempre alle 12 nelle sale degli Antichi Forni. La parte gastronomica è offerta da Doppio Zero. Gli Aperitivi Culturali, curati da Cinzia Maroni e organizzati dallAssociazione Sferisterio Cultura sono ad ingresso gratuito.

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Rigoletto, ritorna allo Sferisterio il “Luna Park” di Grazzini

Lungo percorso di avvicinamento con il Festival OFF: Alberto Batisti è ospite agli Aperitivi Culturali. Nel pomeriggio Fiori Musicali e Pomeridiana con Alessandro Seri.

Il Luna Park sospeso tra realtà ed incubo in cui il regista fiorentino Federico Grazzini ha ambientato la nuova produzione di Rigoletto, torna sul palco dello Sferisterio sabato 25 luglio alle 21 per la seconda recita della seconda settimana di Festival. In scena, diretti dalla bacchetta del Maestro Francesco Lanzillotta, Vladimir Stoyanov, Jessica Nuccio e Celso Albelo nei ruoli di Rigoletto, Gilda e del Duca di Mantova. Nel cast anche Gianluca Buratto, Nino Surguladze, Leonora Sofia, Mauro Corna, Alessandro Battiato, Ivan Defabiani, Giacomo Medici, Rachele Raggiotti e Silvia Giannetti.  Con Federico Grazzini hanno collaborato Andrea Belli alle scene, Valeria Donata Belletta ai costumi e Alessandro Verazzi alle luci.Completano il cast la Form, il coro lirico “V. Bellini” e il complesso di palcoscenico banda Salvadei.

In attesa di nutrire l’anima con la portata principale, come di consueto il Festival OFF offre una serie di stuzzicanti “entrées” a partire dalle ore 12 dove, agli Antichi Forni, Cinzia Maroni ospita agli Aperitivi Culturali il musicologo Alberto Batisti ( storico curatore della Sagra Musicale Umbra, una delle rassegne più antiche e prestigiose in ambito musicale a livello nazionale), che, partendo da un verso dell’opera : “il retaggio d’ogn uomo m’è tolto: il pianto” affronta il profilo psicologico del buffone Rigoletto, costretto a nascondere sempre i propri veri sentimenti. Alle 17, Fiori Musicali torna al parco di Villa Cozza; la rassegna curata da Cesarina Compagnoni allieta gli ospiti della casa di riposo, dimostrando la capacità del Festival di avvicinare la musica a tutti, dai più grandi ai più piccoli.

Conclude il programma OFF alle 19 nel Cortile Municipale in Piazza della Libertà Pomeridiana che, dopo aver fatto tappa in Austria, riparte per gli Stati Uniti con Alessandro Seri che presenta i libri “Dieci Bozze” e “Pastorali”. La rassegna è curata dall’Accademia Belle Arti Macerata. Come di consueto, gli appuntamenti del Festival OFF sono gratuiti ad ingresso libero.

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La forza nascosta delle donne secondo Monia Andreani

Macerata 24 luglio. Gilda, Santuzza e Nedda. Eroine destinate a perdere, tre donne molto diverse tra loro, ma accomunate da un unico destino, quello di non poter vivere liberamente la loro vita e il loro sentimento d’amore soggiogate dalla società che le circonda. L’Aperitivo Culturale di oggi ha visto la filosofa Monia Andreani dibattere sul tema Relazioni pericolose, insieme alla curatrice Cinzia Maroni.

Rigoletto, “padre padrone” che ama di un amore ossessivo la figlia; Turiddu, giovane contadino siciliano che nega il matrimonio riparatore alla donna che ha sedotto e poi abbandonato e Canio, pagliaccio di una compagnia di girovaghi che non accetta la fine del suo amore.

«Relazioni pericolose tra donne forti e ribelli – ha detto Andreani – messe a confronto con uomini deboli che non riescono a gestire la violenza e che trovano nella vendetta l’unica forza»

Ecco come vengono descritti i personaggi principali di Rigoletto, Cavalleria Rusticana e Pagliacci, protagonisti di «opere che danno la possibilità di osservare alcuni degli elementi culturali oppressivi adottati nei confronti delle donne in un passato ancora recente del nostro paese. Rappresentazioni che riescono ad amalgamare nel migliore dei modi elementi di grande e profondo interesse giocati oggi nelle relazioni con le altre culture».

Gli Aperitivi Culturali tornano domani 25 luglio, alle 12 agli Antichi Forni. L’ospite in programma è il musicologo Alberto Batisti, storico curatore della Sagra Musicale Umbra, una delle rassegne più antiche e prestigiose in ambito musicale a livello nazionale, che, partendo da un verso dell’opera – “il retaggio d’ogn uomo m’è tolto: il pianto”  – affronta il profilo psicologico del buffone Rigoletto, costretto a nascondere sempre i propri veri sentimenti.
Per la parte enogastronomica, dopo l’olio di semi di canapa dell’oleificio Cartechini di Montecassiano e i prodotti tipici marchigiani dell’Antica Antica Gastronomia di Mogliano assaggiati oggi, tocca al nuovo bar ristorante “Quanto basta”.

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Anteprima Giovani, affluenza record per La Bohème

Quasi 2000 presenze di cui 1243 Under30. Applausi per il coloratissimo allestimento di Leo Muscato che debutta domenica 26. Confermata la promozione under30 per la prima

Grande successo per l’Anteprima Giovani di La Bohème allo Sferisterio che ha fatto registrare quasi 2000 presenze di cui 1243 Under30. Un risultato eccezionale, che premia l’allestimento di Leo Muscato, e torna in scena per la prima domenica 26 luglio dopo il grande successo del 2012. Gli Under30 hanno accolto con grande calore le vicende di Mimì e Rodolfo, interpretati da Carmela Remigio e Arturo Chacón-Cruz, riservato lunghi applausi alle arie più famose, da “Che gelida manina” a “Si, mi chiamano Mimì”. Il pubblico giovane ha apprezzato la coloratissima e divertente regia di Muscato, che rende la storia godibile e fresca con soluzioni da teatro di prosa e da Musical, e la direzione del Maestro David Crescenzi: una Bohème simpatica e irriverente ha conquistato i giovanissimi per la sua energia e originalità. Apprezzamenti anche per i Pueri Cantores “D. Zamberletti”: il coro di voci bianche sul palcoscenico con tanti palloncini colorati ha dimostrato grande preparazione vocale e scenica. Vista l’affluenza record, per venire incontro alle tante richieste al pubblico Under30 sono riservati altri 100 posti in promozione per la prima del 26: acquistando un biglietto a € 25 se ne potrà ricevere un altro a solo 1 € in più. Se La Bohème di Puccini è il terzo titolo d’opera più rappresentato e visto al mondo, la produzione di Muscato in programma allo Sferisterio è sicuramente un’occasione imperdibile per vedere un capolavoro del teatro musicale messo in scena da uno dei più apprezzati e interessanti registi del panorama internazionale.

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Aperitivi Culturali. L’amore, una questione di vita o di morte

Macerata 23 luglio. «Che ceda, ma che combatta; senza aver la forza di vincere abbia quella di resistere; che assapori lentamente il sentimento della propria debolezza, ma sia costretta a riconoscere la propria disfatta». È un estratto del romanzo Le relazioni Pericolose di Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos, da cui trae spunto il tema dell’intervento che apre il nuovo fine settimana in compagnia degli Aperitivi Culturali.

Ospite della curatrice Cinzia Maroni, domani venerdì 24 luglio agli Antichi Forni alle 12, è Monia Andreani, ricercatrice di filosofia morale ed esperta del pensiero della differenza.

Relazioni pericolose come quelle di Gilda e di Nedda, la prima che decide di soccombere per amore al posto di quello che credeva essere un semplice studente di nome Gualtier Maldè e che poi scoprirà essere il libertino Duca di Mantova, e la seconda, uccisa da Canio per averla scoperta innamorata di un altro.

Partendo proprio dagli accadimenti delle due opere, la professoressa Andreani affronta un tema più che mai attuale, intraprendendo un percorso che muove dai fatti musicati da Verdi e Leoncavallo fino ad arrivare a quelli che ancora oggi riempiono le pagine di cronaca dei quotidiani.

Questa volta a proporre i loro prodotti per la degustazione prevista dopo l’intervento sono l’oleificio Cartechini di Montecassiano e l’ Antica Gastronomia di Mogliano, accompagnati dai vini provenienti dalle migliori aziende vinicole marchigiane. Gli Aperitivi Culturali, ad ingresso gratuito, sono organizzati dall’associazione Sferisterio Cultura.

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Cavalleria rusticana/Pagliacci apre il secondo fine settimana allo Sferisterio

Il dittico verista ritorna sul palcoscenico dopo gli applausi del debutto di sabato scorso. La giornata si apre alle 12 con Monia Andreani agli Aperitivi Culturali e prosegue con Fiori Musicali e Pomeridiana che fa tappa in Austria

Macerata 23/07/2015 – Il dittico verista Cavalleria rusticana/Pagliacci apre il secondo weekend di Festival venerdì allo Sferisterio. L’allestimento ha debuttato tra gli applausi del pubblico sabato scorso e vede sul palco, diretti dal MaestroChristopher Franklin per la regia di Alessandro Talevi, Anna Pirozzi e Rafael Davila che interpretano i personaggi di Santuzza/Nedda e Turiddu/Canio; con loro in scena anche Chiara Fracasso, Elisabetta Martorana, Pietro Adaini, Marco Caria e Giorgio Caoduro. La produzione si completa con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, il coro lirico “Bellini”, le voci bianche Pueri Cantores “D. Zamberletti” e il complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”. Le opere di Mascagni e Leoncavallo sono state particolarmente apprezzate dal pubblico dello Sferisterio, e anche i risultati di botteghino dimostrano come le vicende di Santuzza, Turiddu, Nedda e Canio facciano ancora breccia tra gli amanti dell’opera.

Come di consueto, la giornata di opera si apre alle 12 con gli Aperitivi Culturali agli Antichi Forni. Ospite di Cinzia Maroni è la filosofa Monia Andreani che approfondisce Le relazioni pericolose suggerite dal dittico verista, ma non solo. La maggior parte delle protagoniste femminili delle opere in cartellone paga con la vita il desiderio di un amore al di fuori delle convenzioni sociali e culturali. Ripercorrendo le storie di Nedda, Santuzza e Gilda si affronta il problema delle relazioni di ieri e di oggi. Alle 17 nel parco di Villa Cozza appuntamento con Fiori Musicali, la rassegna curata da Cesarina Compagnoni che conferma l’attenzione del Macerata Opera Festival al problema, mai banale, dell’accessibilità. Alle 19 nel Cortile Municipale in Piazza della Libertà Pomeridiana conclude la lunga giornata di appuntamenti de Festival OFF con Marika Tittarelli al flauto traverso e Cecilia Stacchiotti al pianoforte che ci conducono tra le fresche atmosfere dell’Austria, proseguendo così il viaggio tra le musiche e i sapori del mondo. Gli eventi del Festival OFF sono gratuiti.

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La Bohème di Muscato torna in Arena in tutto il suo splendore

Allo Sferisterio l’allestimento firmato da Leo Muscato, regista premio Abbiati della critica nel 2013

Dopo le due nuove produzioni debutta uno degli spettacoli più apprezzati degli ultimi anni

Coloratissimi Carmela Remigio e Arturo Chacón-Cruz vestono i panni di Mimì e Rodolfo

Anteprima giovani giovedì 23 luglio ore 21

Promozione Under30 alla prima del 26 luglio: 1 biglietto in più a 1€, 100 posti disponibili

Macerata 22 luglio: La Bohème di Leo Muscato del 2012, che debutta domenica 26 luglio, è sicuramente tra gli spettacoli più apprezzati dal pubblico e dalla critica degli ultimi anni, allestimento che ha contribuito a far ricevere al regista l’Abbiati, l’Oscar dello spettacolo dal vivo, il premio della critica musicale più ambito e più importante del panorama nazionale. Se la TraviataBrockaus-Svoboda, che lo scorso anno ha fatto registrare due Sold Out consecutivi, è diventato uno degli spettacoli storici più visti del Macerata Opera Festival per la portata innovativa dell’allestimento, La Bohème di Muscato si prepara a compiere la stessa impresa.

Spettacolo contagioso, colorato, leggero, emozionante, trionfo del mondo giovanile in cui Schaunard suona la chitarra elettrica esprimendo la sua anima rock e Colline trascina i suoi libri in un carrellino. Mimì canta seduta in poltrona, con le gambe penzoloni dal bracciolo, una festa al bar diventa un Party in stile musical: i coristi sui cubi, le luci fucsia, gli arredi zebrati come i vestiti dei camerieri, l’albero della cuccagna di Parpignol, i bambini con i palloncini in mano che poi volano nel cielo, hanno reso questa Bohème uno spettacolo da ricordare, da vedere e rivedere (Gazzetta di Parma 2012). Una regia da prosa, raccolta, da teatro di piccole dimensioni, che però prendeva subito quota, chiamando a non perdere nemmeno una battuta del canto di conversazione pucciniano (Sole 24 Ore); Cattura e convince (Repubblica); Uno spettacolo di alto livello (Corriere della Sera): questi i commenti sulla stampa nazionale al debutto di un’opera ambientata nella Parigi sessantottina, periodo di fermento politico ed esplosione d’idealità, di giovani in piazza e tensioni contrapposte, ma anche di grandi legami, amori e passioni, tutti elementi che si sposano alla perfezione con il mondo musicale e drammaturgico di Bohème, la cui trasposizione sul palcoscenico, attraverso la visione registica di Muscato, è riuscita in modo davvero trascinante.

Uno spettacolo giovane, vivo e brillante, che proprio per questo fa registrare quasi il tutto esaurito per l’anteprima Under30 in programma domani 23 luglio alle 21. Per venire incontro alle tante richieste al pubblico Under30 sono riservati 100 posti a 1€ acquistandone contestualmente uno a € 25.

Se La Bohème di Puccini è il terzo titolo d’opera più rappresentato e visto al mondo (il primo è proprio Traviata), la produzione di Muscato in programma allo Sferisterio è sicuramente un’occasione imperdibile per vedere uno dei capolavori più emozionanti del teatro musicale, messo in scena da uno dei più apprezzati e interessanti registi del panorama internazionale.

In palcoscenico due voci di assoluta bravura: Carmela Remigio e Arturo Chacón-Cruz nei coloratissimi panni di Mimì e Rodolfo. Con loro nel cast: Larissa Alice Wissel, Damiano Salerno, Andrea Porta, Andrea Concetti, Antonio Stragapede, Alessandro Pucci, Giacomo Medici, Roberto Gattei, Gianni Paci, Giovanni Di Deo.

Le scene sono di Federica Parolini, mentre Silvia Aymonino e Alessandro Verazzi firmano rispettivamente costumi e luci.

Sul palco anche i bambini del coro Pueri Cantores “D. Zamberletti” mai sentiti i coretti dei bambini allo Sferisterio così convinti, partecipi, vitali – scriveva Carla Moreni sul Sole 24 ore nel 2012 – Può sembrare un paradosso, ma quando a teatro le parti dei bambini (se ci sono) escono al meglio, vuol dire che la scena non è inerte, lo spettacolo è vero.

A dirigere l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, il Coro Lirico “V. Bellini”, e il complesso di palcoscenico Banda Salvadei è il Maestro David Crescenzi.

26 luglio, 1 e 7 agosto 2015, ore 21

Giacomo Puccini

La bohème

Direttore David Crescenzi

Regia Leo Muscato

Scene Federica Parolini

Costumi Silvia Aymonino

Luci Alessandro Verazzi

Mimì Carmela Remigio

Rodolfo Arturo Chacón-Cruz

Musetta Larissa Alice Wissel

Marcello Damiano Salerno

Schaunard Andrea Porta

Colline Andrea Concetti

Benoît Antonio Stragapede

Parpignol Alessandro Pucci

Alcindoro Giacomo Medici

Sergente dei doganieri Roberto Gattei

Doganiere Gianni Paci

Un venditore Giovanni Di Deo

Fondazione Orchestra Regionale delle Marche

Coro Lirico Vincenzo Bellini

Orchestra Salvadei Brass

Pueri Cantores “D. Zamberletti”

 

La bohème allo Sferisterio 1921 – 2015

Sono otto le rappresentazioni del capolavoro di Puccini allo Sferisterio: la prima è datata 1971, e vede il grande Franco Corelli sul palco nel ruolo di Rodolfo; con lui Luisa Maragliano nei panni di Mimì. La prima bohème è realizzata da Raoul Grassilli, per la direzione di Franco Mannino. Nel 1977 nuova produzione di Beppe De Tomasi con protagonisti Raina Kabaivanska e José Carreras, diretti da Ferruccio Scaglia. La bohème ritorna nel 1982 con la direzione di Carlo Felice Cillario e la regia di Flavio Trevisan; in quell’occasione sul palco cantano Montserrat Caballé, Giuseppe Giacomini, Angelo Romero, Nicola Zaccaria, Margherita Guglielmi. La regia del 1984 è realizzata da Ken Russel: sul palco diretti da Josè Collado Cecilia Gasdia e Nazareno Antinori. Filippo Zigante e Lutz Hochstraate dirigono l’allestimento del 1990, con Lucia Mazzaria Scandiuzzi e Vincenzo La Scola. Nel 1994, è la volta di Walter Pagliaro in regia e di Donato Renzetti sul podio; Rodolfo è Roberto Aronica mentre Mimì è Giusy Devinu. La prima bacchetta del nuovo millennio di bohème è Massimo De Bernart che nel 2000 dirige lo spettacolo realizzato da Nicolas Joel con Fiorenza Cedolins, Fabio Capitanucci e Rolando Villazon. Nel 2012 la prima dello spettacolo di Leo Muscato diretto da Paolo Arrivabeni con Carmen Giannattasio, Francesco Meli, Serena Gamberoni, Damiano Salerno, Andrea Porta, Andrea Concetti, Antonio Stragapede, Lucio Mauti.

Gli artisti

David Crescenzi

David Crescenzi torna in veste di direttore d’orchestra allo Sferisterio, dove ha inaugurato la Stagione Lirica 2008 con Cleopatra di Lauro Rossi, in prima mondiale in epoca moderna, con la regia di Pier Luigi Pizzi e con il Soprano Dimitra Theodossiu. Dal 2002 è Direttore Ospite Principale presso il Teatro Nazionale di Timisoara dove ha diretto Tosca, Turandot, BohemeMadame Butterfly Aida, Il Rigoletto, LaTraviata, Nabucco, Il Trovatore, Otello e Un Ballo in Maschera, Carmen, Cavalleria Rusticana e Pagliacci, il Barbiere di Siviglia. Ha inoltre diretto in Olanda, in Germania con la Bergische Symphoniker Orchester, all’Opera di Budapest, al Festival Estivo di Praga, al Solothurn OpenAir Festival in Svizzera. È direttore Musicale dei Teatri di Bucarest e Iasi in Romania. Dopo numerosi anni di collaborazione, il Teatro d’Opera del Cairo, in Egitto, lo nomina suo Direttore Artistico. Dal 2006 è il Direttore del Coro “V.Bellini” di Ancona con il quale lavora presso il Teatro Pergolesi di Jesi, il Teatro delle Muse di Ancona e l’Arena Sferisterio di Macerata. In questa veste, ha collaborato con direttori quali, Callegari, Bartoletti, Santi, Campanella, Frizza, Arrivabeni, Mariotti, Renzetti, Jurowsky, Bertini e registi come, Pizzi, De Hana, Abbado, Grazioli, Pier’Alli, Montressor, Cavani e Ferretti. Pianista, Direttore d’orchestra e di coro, si è diplomato al Conservatorio G. Rossini di Pesaro e perfezionato a Milano con Gustav Kuhn. E’ stato per molti anni assistente e collaboratore di Alessio Vlad.

Leo Muscato

Leo Muscato riporta allo Sferisterio l’allestimento che gli è valso, insieme ad altre due regie, il Premio Abbiati nel 2013. Tra le sue più recenti regie d’opera, Il Campiello di E. Wolf-Ferrari al Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, e quest’anno al Teatro Verdi di Trieste, Rigoletto al Teatro dell’Opera di Roma, Les Dialogue des Carmélites di F. Poulenc al Teatro Petruzzelli di Bari. I prossimi impegni includono l’allestimento di Un ballo di maschera alla Malmö Opera. Regista e drammaturgo, nato e cresciuto a Martina Franca (TA), studia Lettere e Filosofia a La Sapienza. Durante gli anni di Università entra a far parte della compagnia di Luigi De Filippo e recita negli spettacoli Non è vero ma ci credo, Quaranta ma non li dimostra, e La lettera di Mammà. Si trasferisce poi a Milano per studiare Regia alla scuola Paolo Grassi. Dal 2005 al 2008 è Direttore Artistico della Compagnia LeArt’-Teatro di Grottammare (AP), con la quale realizza il progetto RiScritture, tre drammaturgie originali da Cechov, Ibsen e Shakespeare, che totalizza oltre 500 repliche. Premio della critica quale miglior regista di prosa, dell’Associazione Nazionale dei Critici Teatrali, svolge un’intensa attività di pedagogia teatrale rivolta ad attori, registi, drammaturghi e cantanti lirici, e mirata all’esplorazione dei quattro principali registri interpretativi: il Tragico, il Drammatico, la Commedia e la Comicità.

Carmela Remigio

Erede della migliore tradizione vocale italiana, Carmela Remigio ha conquistato la notorietà internazionale con i ruoli mozartiani: Susanna e la Contessa ne Le nozze di Figaro, Vitellia ne La clemenza di Tito, Fiordiligi in Così fan tutte, Pamina in Die zauberflöte; Elettra e Ilia nell’Idomeneo e, in particolare, Donna Anna in Don Giovanni, con Claudio Abbado e Peter Brook. Da allora ha cantato sotto la direzione di Claudio Abbado, Lorin Maazel, Myung-Whun Chung, Antonio Pappano, Roberto Abbado, Jeffry Tate, Daniel Harding, Michel Plasson, Gustavo Dudamel, Eliahu Inbal, Riccardo Chailly. I debutti verdiani, Alice nel Falstaff, Desdemona in Otello, Messa da Requiem, Amelia in Simon Boccanegra e Violetta ne La Traviata, hanno confermato il talento vocale e scenico. Ha interpretato Mimì ne La bohème, ed è stata la protagonista di Tosca. Ha debuttato con grande successo i ruoli di Micaela (Carmen) e Cleopatra (Giulio Cesare), Marguerite (Faust), Anne (The Rake’s Progress), Malwina (Der Vampyr), Donna Elvira (Don Giovanni). Tra i principali impegni della stagione 2015-2016 si segnala Norma alla Fenice, Così fan Tutte a Firenze, L’Elisir d’Amore al Comunale di Bologna, La Vedova Allegra al Teatro di San Carlo, La donna serpente al Regio di Torino e l’Incoronazione di Poppea al Teatro alla Scala. Tra le numerose incisioni discografiche spiccano le due edizioni di Don Giovanni (Donna Anna), una diretta da Claudio Abbado (DGG) e l’altra da Daniel Harding (Virgin), le Arie Sacre Verdiane con la direzione di Myung-Whun Chung (DGG).

Arturo Chacón-Cruz

Arturo Chacón-Cruz, nativo di Sonora, in Messico, si è affermato negli ultimi anni come tenore principale con debutti e apparizioni in teatri e sale da concerto di tutto il mondo. Dopo aver vinto l’Operalia Singing Competition di Plácido Domingo nel 2005, la carriera di Arturo ha visto un costante sviluppo di successo e il suo repertorio spazia dai ruoli lirici di Bellini e Donizetti a Puccini e Verdi. Alcuni dei suoi più ricercati ruoli sono: Jacopo Foscari, Gabriele Adorno, Pinkerton, Rodolfo, il Duca di Mantova, Alfredo, Hoffmann, Werther e Romeo per citarne alcuni. Nella stagione 2011/2012, Arturo ha fatto il suo debutto alla Scala di Milano come Hoffmann. Ha debuttato al Festival di Aix-en-Provence, come Duca in Rigoletto per la regia di Carsen ruolo che ha sostenuto di recente a Firenze con la direzione di Zubin Metha. Nell’estate del 2014 è stato a Vienna per La traviata, in una produzione di Peter Konwitschn, alla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera con Diana Damrau e a Los Angeles con Nino Machaidze come Violetta e Placido Domingo come Germont nella produzione di Marta Domingo. I suoi prossimi impegni includono Gianni Schicchi a Los Angeles, Un ballo in maschera a Città del Messico, Il trovatore a Lille, Caen e Lussemburgo, Macbeth a Vienna.

Larissa Alice Wissel

Inizia all’età di 6 anni lo studio del violino e del pianoforte a Las Palmas de Gran Canaria. A 13 anni ottiene a Berlino la borsa di studio per giovani talenti dello Julius Stern Instituted entra nella Universität der Künstesotto la guida di Rudolf Riemer approfondendo il repertorio liederistico con Herbert Kaliga e Maria Ehrke-Urbanovic. Nella Hochschule für Musik “Hans Eisler”entra nella classe di violino di Eberhard Feltz. In Italia inizia i suoi studi con Alessandra Althoff Pugliese; frequenta i corsi di perfezionamento al Mozarteum di Salisburgo e delle masterclass con Bernadette Manca di Nissa, Stefano Giannini, Alfonso Antoniozzi e Marco Berti. Nel 2014 vince il 65° Concorso internazionale per giovani cantanti lirici d’Europa come esordiente e al Concorso di Rheinsberg a Berlino risulta vincitrice del ruolo della Regina della Notte nella produzione del Flauto magico che debutta in agosto. A Napoli è vincitrice della IV edizione del Concorso internazionale Santa Chiara, ottenendo il primo premio e il premio della giuria popolare. Attualmente prosegue i suoi studi con Fernando Cordeiro Opa a Bologna.

Damiano Salerno

Uno dei più promettenti baritoni del panorama musicale italiano, Damiano Salerno ha avuto modo di calcare alcuni tra i più importanti palcoscenici italiani ed europei sotto la direzione, tra gli altri, di Marco Armiliato, Bruno Bartoletti, Arthur Fagen, Patrick Fournillier, Nicola Luisotti, Danil Oren, Evelino Pidò, Marcello Viotti. Nel corso della sua carriera ha preso parte ad importanti produzioni fra le quali Madama Butterfly al Teatro Carlo Felice di Genova all’Opera de Tenerife; Turandot al Teatro dell’Opera di Roma; Pagliacci e Werther con la Bayerische Rundfunk Symphonieorchester di Monaco; La traviata al Teatro Carlo Felice di Genova, al Saarbruken Festival e al Teatro La Fenice; Luisa Miller e La bohème sempre al Teatro La Fenice e allo Sferisterio di Macerata; Rigoletto (ruolo del titolo) al Teatro Comunale di Bologna, al Teatro Regio di Torino, a Las Palmas, St. Gallen, e al Grange Park Opera Festival; Il trovatore al Teatro Campoamor de Oviedo.

Andrea Porta

Andrea Porta si è diplomato a pieni voti presso il Conservatorio N. Paganini di Genova nel 1998, sotto la guida del soprano Carmen Vilalta, successivamente si è perfezionato con Daniela Aimale, Sherman Lowe e attualmente studia con il baritono Carlo Meliciani. Vincitore di concorsi internazionali e borse di studio debutta nel 1999 come Mustafà ne L’Italiana in Algeri a Trapani, indirizzandosi da subito verso il repertorio brillante grazie anche ad una teatralità particolarmente spiccata. Tra i suoi ruoli di maggior successo ricordiamo Dulcamara, Don Magnifico, Don Bartolo, Barone Trombonok, Schaunard, Falstaff, Figaro, Malatesta. In questi anni ha cantato nei maggiori teatri e festival italiani ed europei come il Carlo Felice di Genova il Regio di Torino, il Comunale di Firenze, il San Carlo di Napoli, il Comunale di Bologna, la Fenice di Venezia, l’Opera di Roma, il Theater de la Monnaie di Bruxelles il Theater An Der Wien di Vienna, il Macerata Opera Festival e il Salzburger Festspiele.

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Gli Aperitivi Culturali ripartono venerdì con le Relazioni Pericolose

Dopo il successo del primo fine settimana degli Aperitivi Culturali, agli Antichi Forni si continua a dialogare con l’associazione Sferisterio Cultura assieme a personaggi provenienti dal mondo dell’opera, della filosofia e della cultura, pronti ad affrontare i temi suggeriti dalla stagione lirica maceratese.

Nella giornata di venerdì 24 luglio si parla di Relazioni Pericolose con Monia Andreani, ricercatrice di filosofia morale ed esperta del pensiero della differenza. Partendo dalle storie delle protagoniste femminili di Rigoletto e Pagliacci, entrambe morte per correre dietro a un desiderio d’amore, si arriverà a parlare di avvenimenti di cronaca che ancora oggi riempiono le pagine dei giornali.

È invece dedicato solo a Rigoletto l’incontro di sabato 25 dal titolo Il retaggio dogn uomo mi è tolto: il pianto negato. Il relatore è Alberto Batisti, storico curatore di una delle rassegne più antiche e prestigiose in ambito musicale a livello nazionale, la Sagra Musicale Umbra. Compito del musicologo è tracciare una ricostruzione del profilo psicologico del buffone di corte costretto sempre a celare i propri sentimenti dietro il riso.

A concludere la seconda settimana degli Aperitivi Culturali, curati da Cinzia Maroni, Leo Muscato. In attesa di vedere ricalcare il palco dello Sferisterio La Bohème, premiata nel 2012 con l’Abbiati, domenica 26 luglio il regista assieme al critico musicale de «La Repubblica» Angelo Foletto conversano sull’influenza dell’ambiente culturale e musicale parigino, nell’opera del lucchese Puccini, con un intervento da titolo Un toscano a Parigi.

Tutti gli incontri sono ad ingresso gratuito. A conclusione degli interventi sarà possibile prender parte all’aperitivo offerto da Cartechini Olio, Antica Gastronomia, Quanto basta e Doppio Zero accompagnati dalla degustazione di alcune eccellenze vinicole marchigiane.

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Da Alessandrini a Bruscantini, Macerata celebra il genio musicale

Il clavicembalista Alessandrini domani apre la nuova edizione dei Mercoledì Mania con un concerto interamente dedicato a Bach. Aperta la biglietteria per la serata del 6 agosto Nutrire l’anima, festa conclusiva del progetto “Genius loci”

Macerata 21/07/2015 – La seconda settimana di Festival apre le porte del Teatro Lauro Rossi ad uno degli artisti più importanti del panorama musicale barocco mondiale: Rinaldo Alessandrini. Raffinato clavicembalista e apprezzato direttore d’orchestra, Rinaldo Alessandrini inaugura i Mercoledì Mania mercoledì 22 luglio alle 21 con un programma interamente dedicato a Bach, in cui compaiono, tra gli altri, pezzi di rara bellezza come l’Aria variata alla maniera italiana e il Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo oltre alla Fuga in si minore sopra un tema di Albinoni.

Rinaldo Alessandrini è fondatore e direttore dell’ensemble Concerto Italiano, privilegia nelle scelte del suo repertorio la produzione italiana, da Pergolesi a Scarlatti, da Frescobaldi a Monteverdi, mantenendo quelle caratteristiche di cantabilità e mobile espressività che furono proprie allo stile italiano dei secoli XVII e XVIII. È considerato tra i principali esperti di musiche di Vivaldi e Bach. Le sue registrazioni de Le quattro stagioni e dei Concerti brandeburghesi sono indicate come versioni di riferimento dalla critica internazionale. Ha più di quindici incisioni discografiche all’attivo e dal 2009 al 2015 ha realizzato la trilogia di Monteverdi al Teatro alla Scala con la regia di Robert Wilson.

Da ieri è aperta la biglietteria per l’evento del 6 agosto Nutrire l’anima, festa marchigiana da Sesto Bruscantini a Giacomo Leopardi. La serata, momento conclusivo del progetto “Genius loci”, è un percorso che alterna musica, approfondimenti gastronomici, danza e letture per attraversare progressivamente le fasi di una vita: dall’allattamento dell’infanzia alla vecchiaia, passando per la tanto amata giovinezza e per la maturità. Un viaggio attraverso i sensi, una riflessione che si sposta sui temi che appartengono alle cause della Lega del Filo d’Oro, associazione a supporto delle persone sordocieche e pluriminorate sensoriali. Si celebrano il tatto, l’olfatto e il gusto, in contrapposizione alla filosofia hegeliana che vede nella vista e nell’udito il fulcro della razionalità. I biglietti possono essere acquistati su www.vivaticket.it e presso la biglietteria dello Sferisterio.

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