Torna la danza allo Sferisterio con due appuntamenti nel programma del Macerata Opera Festival #biancocoraggio 2020
Una nuova creazione ispirata al mito di Don Giovanni e una serata con la bellissima étoile russa Svetlana Zakharova
martedì 21 luglio, Don Juan, ore 21
martedì 4 agosto, Serata Svetlana Zakharova, ore 21
Il 2020 segna il ritorno della danza sul palcoscenico dello Sferisterio: entrano a far parte del programma del Macerata Opera Festival #biancocoraggio due serate da non perdere: martedì 21 luglio (ore 21) Don Juan – nuova produzione firmata da Johan Inger – e martedì 4 agosto un Gala in cui brilla l’étoile Svetlana Zakharova insieme a un gruppo di solisti del Bol’šoj di Mosca.
«Siamo felici – dichiara la direttrice artistica Barbara Minghetti – di aver lavorato per il ritorno della grande danza nel nostro festival: presenteremo così due spettacoli di grande interesse per motivazioni diverse: una commissione/coproduzione internazionale al fianco di prestigiosi festival e teatri, dedicata al mito di Don Giovanni, quindi in linea con il cartellone del #biancocoraggio e una grande star della danza che, con la sua classe, riempirà di grazia e bellezza lo Sferisterio»
«La danza è la parte più intima del Macerata Opera Festival – sottolinea il presidente dell’Associazione Arena Sferisterio Romano Carancini – ma ne è anche una declinazione indispensabile in quanto rivelazione del corpo e dell’anima che va a completare la perfetta commistione di arti che rende questo Festival uno dei più originali al mondo. Altra forma di espressione del mondo interiore di ognuno di noi che si manifesta nelle emozioni e nelle storie che verranno messe in scena da ballerini che godono di indiscussa fama internazionale dentro a produzioni che, nella filosofia del Festival, volgono verso la sperimentazione. Non ci si ferma ai grandi nomi ma si porta avanti con coraggio un percorso non scontato di continua ricerca. Sono orgoglioso di questo grande ritorno nella programmazione 2020 del Macerata Opera Festival perché conferma che lo Sferisterio rappresenta oggi una prestigiosa finestra sul mondo e lavoreremo affinché la danza possa diventare un appuntamento consolidato e strutturale all’interno di una visione che apre agli occhi e al cuore degli scenari imperdibili».
Don Juan è la nuova produzione della Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, firmata dal coreografo svedese Johan Inger fra i più premiati e acclamati della scena contemporanea, che coinvolge un gruppo di teatri e festival di assoluto rilievo, tra cui lo Sferisterio, Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione Teatro Regio di Parma, Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni, Centro Teatrale Bresciano, Festival Aperto / Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Teatro Metastasio di Prato, Festspielhaus St. Poelten, Cariverona (Teatro Ristori Verona, Teatro Comunale Belluno, Teatro Salieri Legnago, Teatro Comunale Vicenza, Teatro delle Muse Ancona). La coreografia nasce dal desiderio di Inger di confrontarsi con Don Giovanni, mito paradigmatico antico e ancora contemporaneo. La commedia originale di Tirso de Molina, Molière, Bertold Brecht e l’opera teatrale di Suzanne Lilar sono solo alcune delle fonti d’ispirazione: Inger e il drammaturgo Gregor Acuña-Pohl hanno basato la nuova drammaturgia consultando ben venticinque testi diversi testi ispirati al personaggio, protagonista anche di una delle tre opere in scena allo Sferisterio nel 2020.
Questo nuovo Don Juan può essere considerato quasi uno spettacolo di teatro da camera per le sue capacità di sottolineare sfumature ed emozioni: la danza diviene lente d’ingrandimento dei singoli caratteri e svela in modo sottile ma evidente il mondo interiore degli uomini e delle donne in scena. Non manca certamente in Inger il riferimento a quel filone della cultura scandinava che ha fatto della psicanalisi una chiave di volta nella lettura delle storie, con precedenti nel mondo artistico che conducono al cinema e al teatro di Ingmar Bergman e alla danza di Mats Ek. In questo nuovo Don Juan si ritrovano tutti i personaggi della storia, da Donna Elvira a Donna Anna a Zerlina e Masetto. Inger interpreta in modo originale soprattutto Leporello e il Commendatore. Leporello non è più il servitore di Don Giovanni, ma rappresenta l’altro aspetto della sua persona mettendo in scena la dicotomia libertà / senso di colpa, esaltata dal disegno luci di Fabiana Piccioli. Attraverso una lettura innovativa psicoanalitica e freudiana, viene riscritta la relazione di Don Giovanni con il Commendatore; quest’ultimo è sostituito dall’introduzione di una “Madre”. E Don Giovanni probabilmente ha subìto il grande trauma dell’abbandono materno. Ed è quella la figura che incombe sul protagonista. In ogni incontro con l’altro il serial lover cerca la madre e per questo non può impegnarsi in nessuna relazione o situazione. Sulla partitura originale di Marc Alvarez, creata per l’occasione, i 16 danzatori di Aterballetto raccontano il Don Juan in un atto unico, immersi in uno spazio scenico, curato da Curt Allen Wilmer, senza connotazioni definite dal punto di vista geografico o storico: un labirinto di strutture mosse a vista dai danzatori. Diversamente dai costumi di Bregje van Balenche avranno precise connotazioni storiche.
Svetlana Zakharova non ha bisogno di presentazioni: étoile del Balletto del Teatro Bol’šoj di Mosca e del Balletto del Teatro alla Scala di Milano, dal 1999 è regolarmente “guest artist” delle più prestigiose compagnie di balletto del mondo (New York City Ballet, Bayerisches Staatsballett, Teatro dell’Opera di Roma, Opéra di Parigi, New National Theater di Tokyo, Teatro San Carlo di Napoli, American Ballet Theatre, Hamburg Ballet e molti altri).
Ha ottenuto premi e riconoscimenti che l’hanno consacrata come una delle stelle della danza della sua generazione.Torna allo Sferisterio per il Macerata Opera Festival #biancocoraggio, accompagnata dai primi ballerini del Bol’šoj, per uno spettacolo-gala di stelle che affronterà il repertorio classico e quello contemporaneo, fra cui “Come un respiro”, coreografia firmata da Mauro Bigonzetti nel 2017 su musiche di Händel.
Dal 20 febbraio all’8 marzo sarà possibile acquistare i biglietti per entrambi gli spettacoli soltanto in abbinamento con uno sconto del 20% (da 52 a 92 euro).
Dal 9 marzo saranno in vendita anche i biglietti per le singole date:
Don Juan: da 15 a 40 euro
Zakharova: da 15 a 75 euro
Da quest’anno è possibile acquistare già in prevendita i posti del loggione.