Eurosuole e Sferisterio raggiungono 16mila euro di donazioni per la Lega del Filo d’Oro

“Molto soddisfacente il risultato finale”, Germano Ercoli invita gli imprenditori locali ad avvicinarsi alle cause sociali promosse dal Macerata Opera Festival

Macerata, 8 settembre – Il risultato è stato straordinario. Il Macerata Opera Festival ha scelto come charity partner la Lega del Filo d’Oro e alla chiusura della stagione Nutrire l’anima ha raccolto più di 16mila euro. Per tutta la durata del Festival, fin dagli appuntamenti di avvicinamento, è stato possibile donare online, nella biglietteria di piazza Mazzini e durante gli eventi La luce dell’anima, realizzati con il contributo di Hera Comm. Fondamentale la serata del 6 agosto allo Sferisterio, in cui sono state festeggiate le eccellenze marchigiane, e il lavoro di coordinamento di Patrizia Sughi che ha curato i rapporti con la Lega del Filo d’Oro.

Tra queste donazioni, la quota che Eurosuole ha destinato all’associazione di Osimo, che da 50 anni opera a favore delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.

“Anche per il 2015 la serata Charity sostenuta da Eurosuole Spa, con destinazione fondi a favore della Lega del Filo d’Oro, ha avuto una grande partecipazione di pubblico, con una raccolta fondi molto soddisfacente – ha dichiarato Germano Ercoli, rappresentante della società – . L’azienda civitanovese, charity partner del Macerata Opera Festival, desidera ringraziare l’organizzazione, in primis il direttore artistico, Francesco Micheli, per la freschezza, la delicatezza e la classe con cui ha condotto la serata, senza pause o cali di tensione. Certe iniziative di carattere sociale danno ancor maggiore lustro allo Sferisterio, per il futuro ci si augura che altre figure imprenditoriali o commerciali possano avvicinarsi, contribuendo secondo le loro possibilità”.

Il contributo servirà alla Lega del Filo d’oro per “aggiungere mattoni” alla costruzione di un’aula di musicoterapia.

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Il lavoro silenzioso dei volontari della Croce Verde

“Angeli” dello Sferisterio, pronti ad offrire assistenza sanitaria gratuita durante le rappresentazioni della stagione lirica

Macerata, 13 agosto – Sono gli “angeli” dello Sferisterio. Può sempre capitare che durante uno spettacolo ci si senta male e si abbia bisogno di un aiuto – una semplice bottiglietta d’acqua o un vero e proprio soccorso – ma a chi rivolgersi quando ci si trova all’opera, durante uno spettacolo?

La Croce Verde offre assistenza sanitaria gratuita, con il suo personale volontario, durante le rappresentazioni della stagione lirica di Macerata, occupandosi sia del pubblico in sala sia degli artisti in palcoscenico. “C’è sempre bisogno di un’assistenza sanitaria – spiega il medico di sala Marco Sigona, responsabile del settore – . Ci sono numerosi spettatori e artisti che spesso necessitano del nostro aiuto”. I volontari non si limitano solo a soccorrere le persone colpite da malanni dell’ultimo momento, ma si dedicano anche all’assistenza verso i disabili e gli anziani che vogliono godere della bellezza dell’opera.

Il dottor Sigona sottolinea: “Il tutto avviene senza che nessuno si accorga di nulla, perché ormai siamo esperti nel muoverci con estrema discrezione. E lo spettacolo funziona anche per questo”.

Tutto ciò rispecchia quello la Croce Verde fa al di fuori dell’Arena: servizio di emergenza, trasporto sanitario, assistenza, servizi alla persona. Particolarmente interessante, tra i vari progetti della Società Volontaria, la Casa della Salute presso il Centro Commerciale Val Di Chienti, uno spazio dove il pubblico può incontrare uno staff professionale per consulenze e consigli. Dietro al simbolo verde c’è un bel numero di volontari – di diversa età – che dedicano il loro tempo gratuitamente affinché tutto funzioni alla perfezione.

Anche la Croce Verde ha apprezzato la stagione di quest’anno, specialmente vedendo una buona presenza di giovani: “Il direttore artistico Francesco Micheli ha portato nelle vie di Macerata, nelle scuole, nelle Università l’opera, fino a coinvolgere i ragazzi in diversi modi” afferma uno dei volontari, Delio Mengascini. Sigona, invece, evidenzia come questa occasione gli abbia permesso di unire due grandi passioni: “Come dottore, nutrire l’anima per me significa portare il mio servizio a disposizione di tutti e se posso coniugare la mia professione con l’amore che provo per la musica, tanto meglio.”

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Dieci candeline nel 2016 per gli Aperitivi Culturali

IN CARTELLONE L’OMAGGIO A WILLIAM SHAKESPEARE ATTRAVERSO L’OTELLO IN PROGRAMMA ALLO SFERISTERIO

Macerata 12 agosto. È stato Francesco Micheli a chiudere la nona edizione degli Aperitivi Culturali, organizzati dall’associazione Sferisterio Cultura.

Il bilancio è al di sopra di ogni più rosea prospettiva. Malgrado sia venuto a mancare il sostegno economico istituzionale, il cartellone si è rivelato capace di attirare per i dodici appuntamenti un pubblico vasto e variegato, che ha gustato sia il nutrimento dell’anima che quello del corpo. Sul palco degli Antichi Forni si sono succeduti i registi delle tre opere in cartellone insieme ai più importanti critici musicali italiani. Musicologi e filosofi hanno vivisezionato i temi di Rigoletto, di Cavalleria rusticana e Pagliacci e della Bohème, aiutati anche da letture e video. Non è mancato l’aperitivo giuridico sul tema del delitto d’onore, con il riconoscimento di crediti per i partecipanti iscritti all’albo degli avvocati.

“La nostra associazione ha dimostrato vitalità e fantasia e ha saputo fronteggiare alla grande un momento difficile – dichiara con soddisfazione la curatrice degli Aperitivi Culturali, Cinzia Maroni – . Gli appuntamenti sono risultati appassionanti perché, come è nostro costume, vengono trattati con leggerezza temi profondi ed attuali. L’opera lirica è ancora oggi capace di parlare al cuore delle persone, di coinvolgere i sentimenti, di richiamare l’attenzione sui grandi temi della vita. I giovani registi delle tre opere in cartellone hanno saputo cogliere la modernità del melodramma e gli ospiti degli aperitivi si sono messi sulla stessa lunghezza d’onda. Siamo riusciti a far si che le competenze specifiche dei relatori si contaminassero con le tragiche storie in scena allo Sferisterio in un continuo flashback  tra presente, passato e… futuro.

Nel 2016 ricorre il decennale degli Aperitivi Culturali. Le opere scelte dal direttore artistico Francesco Micheli sono veramente accattivanti. Abbiamo intenzione di cominciare a lavorare fin da subito per reperire le risorse che ci consentano di festeggiare degnamente il nostro anniversario e di essere all’altezza della stagione dell’anno prossimo. Possiamo dire fin da subito che sarà adeguatamente ricordato il 400esimo anniversario della morte di William Shakespeare anche attraverso l’Otello di Verdi. Un grazie affettuoso a Francesco Micheli e allo staff del Festival OFF che non hanno lesinato aiuti e sostegni di ogni tipo alla nostra iniziativa. Grazie ai tantissimi sponsor tecnici ( Lord Bio, Maga cacao, Antica Gastronomia, Cartechini Olio, Sigi, Doppio Zero, Quanto Basta, Di Gusto Italiano, Centrale Eat, Il Forno di Matteo, Cose di tè, Verde caffè, Roana)  che hanno consentito al numerosissimo pubblico di gustare delle vere e proprie leccornie abbinate da Enzo Gironella con altrettanto prelibate libagioni. Il nostro slogan chi sa solo d’opera non sa niente d’opera, si è rivelato ancora una volta vincente”.

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Biglietteria oltre 1.100.000 euro di incasso

La 51ª stagione si avvicina ai numeri record del Cinquantenario. Spettatori in crescita ogni settimana con due sold out che consacrano l’ultimo week end

Macerata, 9 agosto – Sold out per Rigoletto e La Bohème, 2271 spettatori per Cavalleria rusticana e Pagliacci. L’ultimo fine settimana sorride al Macerata Opera Festival che in chiusura fa registrare il record d’incasso della stagione, con l’opera di Giuseppe Verdi,  Rigoletto, messa in scena da Federico Grazzini.

Oltre centoquindicimila euro di botteghino che porta lo Sferisterio alla cifra complessiva di 1.147.000 euro, che corrisponde a quanto previsto in bilancio. Il Macerata Opera Festival conferma il trend di crescita nelle quattro settimane di programmazione, con tutte e tre le opere che superano in più recite i centomila euro di incasso. La media spettatori del primo fine settimana di 1951, diventa di 2324 nell’ultimo week end.

Dopo la stagione dei record nel Cinquantenario, il Macerata Opera Festival conferma gli ottimi risultati che, seppur leggermente inferiori a quelli del 2014, superano di gran lunga i dati della stagione 2012 e 2013.

Le presenze assolute al Festival, compresa la produzione Marco Polo e il concerto di Ludovico Einaudi sono state di 32.296. Le tre opere in cartellone hanno registrato una media spettatori di 2113, di cui 2018 paganti per una media incasso di 100.068 euro (era 103mila nel 2014, 90mila nel 2013 e 95mila nel 2012).

Significativo il calo di gratuità. Gli ingressi omaggio confermano la tendenza a scendere in percentuale, posizionandosi quest’anno al 4,49% (era il 4,85% nel 2014, il 5,43% nel 2013, il 6,23% nel 2012, il 12,22% nel 2011): 1043 il valore complessivo. Importante anche il dato delle vendite e prenotazioni online, salito del 5% rispetto all’ottima stagione del 2014 e che tocca quota 6500 biglietti venduti, con il raddoppio degli abbonamenti che hanno triplicato il relativo incasso.

Infine, è stata la stagione dei giovani: le anteprime hanno portato allo Sferisterio 2716 under 30, che si sono appassionati alle storie di Rigoletto, La Bohème, Cavalleria rusticana e Pagliacci.

L’opera ha cambiato il volto della città, grazie anche al Festival OFF che ha raggiunto la piena maturazione. Alla sua quarta edizione, il cartellone di eventi, conferenze, spettacoli e concerti, ha mostrato la sua forte identità fin dal primo appuntamento, quello con il teologo Vito Mancuso che, il 16 luglio, ha riempito il Teatro Lauro Rossi, e con i Mercoledì Mania che hanno impreziosito il cartellone con tre appuntamenti esclusivi, dedicati alla musica barocca, ottocentesca e contemporanea. Sorprendente la serata Nutrire l’anima. Festa marchigiana da Giacomo Leopardi a Sesto Bruscantini dedicata al social partner La Lega del Filo d’Oro e variopinta quella della Notte dell’Opera che ha portato in città circa 50mila persone. Un successo la rassegna Lo spazio dell’anima e i Percorsi tattili così come i consolidati appuntamenti degli Aperitivi Culturali, Pomeridiana e Fiori Musicali.

L’alta qualità delle produzioni e i numeri di questa stagione sono resi possibili ancora una volta, dal lavoro di 515 persone tra maestranze, masse artistiche, cast e personale dell’organizzazione e di sala che operano ogni anno, con professionalità e passione, nei 25 giorni di Festival.

Dati confortanti che lanciano da subito il lavoro per la stagione 2016, dal titolo Mediterraneo. Già annunciati due dei tre titoli: Otello di Giuseppe Verdi e Norma di Vincenzo Bellini.

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Rigoletto e Canio a volto scoperto. Domani chiusura con Francesco Micheli

Macerata 8 luglio. Cosa tenta di nascondere il pagliaccio dietro alla farina che si sparge in volto prima di entrare in scena? Lucrezia Ercoli, autrice del volume La filosofia dell’umorismo, “spoglia” i due personaggi figure simbolo di duplicità, costretti dal ruolo che rivestono a ridere e a far ridere, nell’appuntamento odierno degli Aperitivi Culturali.

Rigoletto e Pagliacci mostrano la crudeltà e la sofferenza nascoste dietro alla maschera che questi artisti e saltimbanchi frappongono tra loro e il pubblico. «Ridere è una funzione sociale fondamentale che esorcizza qualcosa che non vogliamo vedere – afferma la direttrice artistica di Popsophia – . Il pagliaccio diventa metafora della vita umana e dell’esistenza. Una lotta tra la forma perfetta e l’informe materia di cui siamo composti, ma diventa sempre di più una figura simbolica non soltanto dell’esistenza in genere, ma dell’artista».

Ercoli parla di «anestesia momentanea del cuore» quella che Bergson descriveva come indispensabile al comico per poter provocare il riso, la necessità di non lasciarsi coinvolgere emotivamente dalla scena.

L’attore ad un certo punto però vuole togliersi il trucco per confessarsi, l’atto più profondo e autentico che si possa offrire al pubblico, incarnando ora una figura più complessa. Colui che ha bisogno della platea in questo momento toglie la maschera per essere autenticamente compreso, cosa che spesso non accade. Ed è un po’ quello che viene mostrato nel finale dell’opera di Leoncavallo, dove gli spettatori, quelli sul palco, non capendo di assistere al vero, continuano a ridere fino al tragico epilogo.

Domani, domenica 9 agosto, alle 12 presso gli Antichi Forni appuntamento di chiusura, con l’intervento del direttore artistico Francesco Micheli. Gli Aperitivi Culturali sono organizzati dall’Associazione Sferisterio Cultura e curati da Cinzia Maroni.

L’aperitivo del giorno è stato offerto da Cose di Tè.

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Bohème sold out e Rigoletto quasi esaurito per il finale di Festival

Grande cornice di pubblico per l’ultimo fine settimana di Festival che ha visto il tutto esaurito per La Bohème di Leo Muscato. Rigoletto vicino al sold out conferma i virtuosismi del Festival al botteghino

La 51ª edizione del Macerata Opera Festival si chiude domenica con l’ultima rappresentazione di Rigoletto, lo spettacolo che ha inaugurato la stagione e che l’accompagna fino all’ultima chiamata in scena. L’ultimo fine settimana di opera è iniziato con il botto di La Bohème che ha registrato il sold out allo Sferisterio e rischia di chiudersi nello stesso modo, con Rigoletto che viaggia a ritmi incessanti al box office. 2356 spettatori e oltre 110.000 euro d’incasso sono i numeri del successo della terza recita del titolo firmato da Leo Muscato nel 2012 e riproposto quest’anno assieme a due nuove produzioni, a testimoniare lo stato di salute del Festival. L’edizione in corso fa registrare, ad oggi, una media spettatori superiore a 2100 presenze per le 11 recite e si appresta ad eguagliare la performance della straordinaria edizione del cinquantenario; una ulteriore conferma, se mai ce ne fosse bisogno, della capacità del Macerata Opera di attrarre costantemente pubblico in Arena, dimostrandosi una delle realtà più virtuose in tal senso.

A coronare l’ultima giornata di Festival, come di consueto tanti appuntamenti del Festival OFF. Alle ore 12 agli Antichi Forni il direttore artistico Francesco Micheli parla de Il gusto dell’opera, momento finale per tracciare un bilancio di “Nutrire l’anima” e svelare le novità della stagione 2016.

Alle ore 17 Cesarina Compagnoni torna per l’ultima volta nel parco di Villa Cozza per i Fiori Musicali, arie di opere risuonano nella quiete del verde di Villa Cozza per allietare gli ospiti della struttura. Alle 19, si conclude il viaggio di Pomeridiana, la rassegna curata da Adam, con un intrigante percorso spagnolo che vede protagonisti la Compagnia flamenca “Tierra Y Mar”, Michela Fossà e Giovanni Brecciaroli.

Alle 21 lo Sferisterio apre i cancelli per l’ultima volta in stagione con la quarta rappresentazione di Rigoletto, lo spettacolo firmato da Federico Grazzini e diretto da Francesco Lanzillotta che ha riscosso un piacevole riscontro di critica e pubblico. Sul palcoscenico Rigoletto è Vladimir Stoyanov, Celso Albelo il Duca di Mantova e Jessica Nuccio Gilda. Con loroFest in scena anche Gianluca Buratto, Nino Surguladze, Leonora Sofia, Mauro Corna, Alessandro Battiato, Ivan Defabiani, Giacomo Medici, Rachele Raggiotti e Silvia Giannetti.

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Lo sguardo minuzioso di Andrea Panzavolta.

Partendo da un frammento del film Amanti perduti e passando per la filosofia antica, Andrea Panzavolta chiude il ciclo d’indagine su La Bohème

Macerata 7 agosto. Il pubblico degli Aperitivi Culturali guarderà d’ora in poi La Bohème con occhi sicuramente diversi. L’importanza del testo, la maestria compositiva, il geniale escamotage dell’ambientazione e il palpabile senso di malinconia sono stati i nodi centrali da cui si sono diramati i contributi dei conferenzieri che si sono succeduti al fianco di Cinzia Maroni, curatrice della rassegna.

Andrea Panzavolta, autore del volume Caro Herr Mozart. Cari compositori, descritto nella postfazione firmata Umberto Curi come «Un libro veramente necessario», è il relatore che chiude il ciclo d’indagine all’interno del melodramma pucciniano.

Dopo i numerosi contributi apportati dal regista Muscato e dai giornalisti Foletto e Alfieri, Panzavolta punta l’attenzione sugli oggetti che compongono la scena, i quali, già in altre occasioni, hanno permesso ad alcune opere di rimanere ben salde nella memoria degli spettatori. Il musicologo si diverte a tracciare un catalogo di elementi presenti nei quattro quadri,«gli oggetti sono destinati ad essere sostituiti e condividono come i loro proprietari una data di scadenza, testimoniano non solo l’età e il gusto, ma testimoniano che una vita è passata su questa terra».

Si sofferma sui tre che secondo lui emanano più di altri un «surplus di poesia»: la cuffietta Rosa,  la zimarra e i fiori realizzati dalle mani di Mimì. I primi due assolvono la fondamentale funzione di rendere percepibile il flusso del tempo, mentre il terzo è sinonimo di quella giovinezza che non avrà mai modo di appassire, rimanendo nella memoria dei protagonisti per sempre in fiore.

Le pietanze del CentraEat e il Verdicchio di Jesi hanno accompagnato il pubblico nella seconda parte dell’appuntamento. Domani, sabato 8 agosto, direttamente dal festival Popsophia, arriva agli Antichi Forni alle 12 Lucrezia Ercoli e l’intervento dal titolo Ridi…Buffone. Gli Aperitivi Culturali sono organizzati dall’Associazione Sferisterio Cultura. L’ingresso è gratuito.

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Nutrire l’anima, successo per la serata benefica a favore della Lega del Filo d’Oro

La festa marchigiana ideata da Sferisterio e IMT raccoglie il consenso del pubblico che dona 4800 euro all’associazione di Osimo che si sommano all’assegno consegnato sul palco da Germano Ercoli per la costruzione di un’aula di musicoterapia

Successo di pubblico per Nutrire l’anima, la speciale serata ideata in occasione di Expo da Macerata Opera Festival e Istituto Marchigiano di Tutela ViniIMT a sostegno della Lega del Filo d’Oro: all’assegno consegnato da Germano Ercoli, patron del charity sponsor della stagione lirica Eurosuole, si sommano i 4.800 euro raccolti ieri a favore dell’associazione attraverso la vendita dei biglietti e le donazioni spontanee. La serata e la raccolta fondi è stata promossa anche dalla Compagnia delle Opere Marche Sud; Inner Wheel di Macerata; Rotary Club Macerata “Matteo Ricci” e dal Lions Club “Sferisterio” Macerata.

Lo spettacolo di musica e parole – al quale hanno partecipato oltre agli chef stellati Moreno Cedroni, Enrico Recanati, Michele Biagiola e Simone Salvini, più di 400 artisti marchigiani – ha registrato 1500 presenze all’interno dello Sferisterio per celebrare le eccellenze delle Marche sotto il leitmotiv del tema expo “Nutrire il pianeta”. Sold out inoltre per gli assaggi street food, con 1200 persone in piazza Mazzini per degustare i piatti a base di prodotti del polo enogastronomico Food Brand Marche, in abbinamento ai vini IMT.

“Un grande evento in favore di una buona causa – ha commentato Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini – che per la prima volta ha visto il mondo agricolo marchigiano protagonista su un palco prestigioso come quello del Macerata Opera Festival. Dieci anni fa sarebbe stato impensabile realizzare un evento che riunisse eccellenze vinicole e agroalimentari, sport e solidarietà sotto il comune denominatore della cultura. Oggi è stato possibile grazie alla lungimiranza del direttore artistico del Macerata Opera Festival, Francesco Micheli, ma anche grazie a un grande lavoro di squadra con i produttori vinicoli, gli chef, l’ambasciatrice del Verdicchio, Elisa Di Francisca, le aziende di Food Brand Marche, Bonvinmarche e TreValli Cooperlat, e tutti gli attori del territorio”.

Per Rossano Bartoli segretario generale della Lega del Filo D’Oro: “È stata una serata molto bella, dai contenuti interessanti ed è stato un onore per noi essere parte di questa festa per celebrare le eccellenze marchigiane. La grande partecipazione del pubblico ci ha commosso. Ringraziamo tutti coloro che l’hanno resa possibile, in modo particolare IMT e Eurosuole, per la sensibilità dimostrata alla nostra causa, e gli artisti che si sono esibiti a titolo gratuito. Partecipare al Macerata Opera Festival, e in particolare alla serata di ieri 6 Agosto, è stata un’ottima opportunità per comunicare ciò che facciamo da 50 anni a favore delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali”. 

Intanto il Festival si avvia alla conclusione con l’ultima rappresentazione di Cavalleria rusticana/Pagliacci, nel nuovo allestimento firmato da Alessandro Talevi e diretto da Christopher Franklin. Prima dello spettacolo, incontro alla Biblioteca Mozzi-Borgetti alle ore 18.30 con le eredi di Pietro Mascagni nel 70° anniversario dalla scomparsa dell’autore di Cavalleria rusticana. Come di consueto giornata di rappresentazione che si apre alle 12 con gli Aperitivi Culturali: da Cinzia Maroni è la volta di Lucrezia Ercoli, mentre alle 17 tornano nel Parco di Villa Cozza i Fiori Musicali. Alle 19 Pomeridiana fa scalo in Germania.

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Sferisterio pieno per l’ultima recita di La Bohème

Dopo il successo di Carmela Remigio ai Mercoledì Mania, torna in scena il capolavoro di Puccini che vola verso il sold out. Andrea Panzavolta ospite agli Aperitivi Culturali, mentre Pomeridiana fa tappa in Cina

Conclusione appassionata per i Mercoledì Mania che chiudono con venti minuti di applausi e ovazioni per Carmela Remigio e Leone Magiera, interpreti dell’ultimo appuntamento in programma, Salotto Italiano. Il duo ha incantato il Teatro Lauro Rossi con un florilegio di arie antiche da Rossini a Martucci; la partecipazione del pubblico è stata tale da convincere Carmela Remigio a concedere due bis: “L’alba separa dalla luce l’ombre” di Paolo Tosti e “Un bel dì vedremo”, tratto dalla Madama Butterfly.

Accolta da calorosissimi applausi, il soprano si è congedata con Puccini e si appresta all’ultima recita di La Bohème, lo spettacolo firmato da Leo Muscato che dopo il boom del 2012 ha bissato il successo allo Sferisterio e si appresta a chiudere le repliche con un tutto esaurito.

In scena insieme a Carmela Remigio, diretti dal Maestro David Crescenzi, il tenore Arturo Chacón-Cruz. Con loro nel cast: Larissa Alice Wissel, Damiano Salerno, Andrea Porta, Andrea Concetti, Antonio Stragapede, Alessandro Pucci, Giacomo Medici, Roberto Gattei, Gianni Paci, Giovanni Di Deo. Le scene sono di Federica Parolini, mentre Silvia Aymonino e Alessandro Verazzi firmano rispettivamente costumi e luci. Sul palco anche il Coro Lirico “V. Bellini”, il complesso di paloscenico Banda Salvadei e i Pueri Cantores “D. Zamberletti”. Anche per l’ultima rappresentazione del capolavoro di Puccini, Carmela Remigio indossa in scena delle scarpe realizzate ad hoc dal world sponsor Giovanni Fabiani, sempre più vicino allo Sferisterio e al mondo della musica.

L’ultimo fine settimana di Festival si apre come di consueto agli Antichi Forni alle ore 12, dove Cinzia Maroni ospita agli Aperitivi Culturali Andrea Panzavolta, giornalista, musicologo e scrittore. Il titolo del suo aperitivo “La stagione dei fiori non finisce mai” evoca la nostalgia della giovinezza così presente nell’opera pucciniana. Alle ore 17 nella quiete del parco di Villa Cozza ritornano i Fiori Musicali, la rassegna curata da Cesarina Compagnoni. Alle 19 infine nel Cortile Municipale in Piazza della Libertà Pomeridiana, l’appuntamento realizzato da Adam, vola in Cina con i flauti di Claudia Piccinini e Laura Tamburrini.

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Nutrire l’anima, dallo street food alla festa allo Sferisterio

Serata marchigiana giovedì 6 agosto con l’aperitivo in Piazza Mazzini con gli chef Biagiola, Recanati e Salvini. A seguire lo spettacolo allo Sferisterio, anteprima della serata in programma l’11 ottobre ad Expo. Serata in favore della Lega del Filo d’Oro

Giovedì 6 agosto si conclude il progetto Genius loci con la “Festa marchigiana, da Sesto Bruscantini a Giacomo Leopardi”, spettacolo che omaggia la “terra delle armonie” legando l’eccellenza dell’opera al mondo dell’enogastronomia.

Ad aprire la sfilata di eccellenze marchigiane è lo street food, a base di prodotti Food Brand Marche, organizzato dall’Istitututo Marchigiano Tutela Vini in Piazza Mazzini a partire dalle 18.30 con gli chef stellati Michele Biagiola, Errico Recanati e Simone Salvini. I tre maestri dell’arte culinaria hanno rielaborato alcuni piatti tipici della cucina marchigiana, con Biagiola che propone una “caprese dai mille colori”, Salvini che serve un “bicchierino salato di fagiolo cannellino” e Recanati che propone il suo “Hamburger di carne marchigiana con maionese di lamponi”. A bagnare il ricco menù proposto da tre dei migliori esponenti della cucina marchigiana, i vini di IMT: Verdicchio, Ribona, San Ginesio, Serrapetrona e Vernaccia di Serrapetrona. Il tagliando per partecipare allo street food è di 10€, ma per chi ha già acquistato il biglietto dello spettacolo allo Sferisterio il costo è di soli 8€.

Alle 21 si aprono i cancelli dello Sferisterio per lo spettacolo “Nutrire l’Anima, festa marchigiana da Sesto Bruscantini a Giacomo Leopardi”, ideato con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini anteprima della serata che Regione Marche e Macerata Opera Festival porteranno ad Expo l’11 ottobre 2015. La serata è realizzata con il contributo di Eurosuole di Germano Ercoli, che conferma il proprio impegno nella veste di Charity Sponsor. Nell’acquisto del biglietto dello spettacolo (€ 12, 22, 32 – in vendita su www.vivaticket.it e presso la biglietteria dello Sferisterio) è compresa una donazione alla Lega del Filo d’Oro, charity partner della 51° stagione lirica. L’obiettivo è di raccogliere i fondi per la realizzazione di un’aula di musico terapia nella nuova sede nazionale di Osimo. Durante la serata il patron di Eurosuole, Germano Ercoli, consegnerà alla Lega del Filo d’Oro un assegno, ulteriore conferma dell’impegno dell’azienda civitanovese.

Sul palco, nella serata dedicata al civitanovese Sesto Bruscantini, il direttore artistico Francesco Micheli e Carlo Cambi, ma anche due madrine d’eccezione, le attrici Lella Costa e Maria Paiato, che leggeranno passi dal Dialogo della terra e della luna e poesie del giovane favoloso di Recanati. Sulla scena Celso Albelo, il Duca di Mantova di Rigoletto, e Alfonso Antoniozzi, allievo pupillo di Sesto Bruscantini, canteranno arie e duetti da L’elisir d’amore. Il soprano Valentina Mastrangelo, vincitrice del concorso Anita Cerquetti 2015, sarà la testimonial della Lega del Filo d’oro e interpreterà arie di Massenet. Ad aprire la serata sarà il pianista Lorenzo Di Bella, musicista dalla carriera straordinaria e vincitore, tra l’altro, di concorsi quali Horovitz e Venezia. Ospite d’onore sarà la campionessa olimpica di scherma Elisa Di Francisca, medaglia d’oro ai mondiali a Mosca. Insieme a grandi nomi saliranno sul palco la Fisorchestra Marchigiana, la Junior Band Marchesini insieme con i cori e i gruppi folkloristici di tutta la Regione: Pistacoppi, La Cocolla, Urbanitas, Quelli dell’Ara, la Mannola, Li Mazzamurelli, la Campagnola, Città di Matelica per una serata che vede più di quattrocento ospiti coinvolti, tra cui settanta mamme con i loro neonati a favore dell’allattamento naturale, grazie alla collaborazione del Dipartimento Materno Infantile di Macerata e oltre cinquanta anziani (il più anziano ha 101 anni) che saranno accompagnati sul palco dai sindaci dei comuni della Provincia di Macerata – grazie alla collaborazione di Anci Marche – per  testimoniare la qualità della vita di una terra meravigliosa.

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