In merito alla sollecitazione della Curia che in un comunicato, utilizzando pochissime parole, così si esprime: “Portavoce di tanti reclami sollecitiamo il rispetto dei valori cristiani patrimonio della nostra città, Macerata Civitas Mariae”, l’Associazione Sferisterio ritiene necessarie alcune precisazioni, pur valutando che il contenuto della stessa lettera della Diocesi non intende né stroncare l’opera, né lanciare alcuna scomunica.Con la messa in scena dell’Opera Tosca non si è inteso offendere alcun sentimento religioso, come ha più volte dichiarato lo stesso regista Latella, che al contrario ha voluto sottolineare il fortissimo legame esistente tra il sacro e il religioso in tutta l’opera, nonché la particolare devozione di Tosca nei confronti della Vergine.Lo Sferisterio ancora una volta è in linea con la sua tradizione che tende a sperimentare nuove letture del melodramma e nello stesso tempo difendere la libertà di qualsiasi forma di espressione artistica, augurandosi che questi principi non vengano messi in discussione nel nostro Paese da infondate forme di paura. Per quello che riguarda le opere messe in scena, siamo convinti che ci si rivolge al pubblico cercando di offrire spettacoli interessanti e di qualità. Nello stesso tempo è giusto che parte del pubblico possa manifestare il suo dissenso. Nel caso di Tosca, infatti, il pubblico si è diviso, anche se i giudizi positivi sono stati certamente superiori ai dissensi, che questa volta si sono dimostrati con qualche clamore e in parte sottolineati con eccessiva enfasi.