Si apre domani l’ultimo fine settimana del Macerata Opera Festival

07 Agosto 2014

Macerata, 7 agosto – Parte ufficialmente l’ultimo trittico di rappresentazioni della cinquantesima edizione del Macerata Opera Festival e domani è il turno di Tosca, la nuova produzione con la regia di Franco Ripa di Meana, scene di Edoardo Sanchi e costumi di Silvia Aymonino. Dirige l’Orchestra Filarmonica Marchigiana il Maestro Eun Sun Kim, sul palco anche il coro lirico “Bellini”. Il lungo week-end di musica inizia alle ore 12 agli Antichi Forni dove Ciniza Maroni ospita Quirino Principe agli Aperitivi Culturali di Sferisterio Cultura. Con Principe si ritorna a parlare del tema della stagione “L’opera è donna”, con un appuntamento dal titolo “Distruzione o trionfo della femminilità”, nel quale il celebre musicologo indaga il ruolo femmineo nell’opera lirica, attraverso l’analisi delle principali eroine. L’aperitivo è anche l’occasione per ricordare il filosofo della musica Elio Matassi recentemente scomparso che per tanti anni è stato gradito ospite di Sferisterio Cultura. Alle 17.30 brindisi in musica con “Opera prima, prima dell’opera…” alla Civica Enoteca Maceratese a cura del Comitato per l’Imprenditoria Femminile e in collaborazione con Ex.it e Camera di Commercio di Macerata. La giornata prosegue con Fiori Musicali nel Parco di Villa Cozza alle ore 18, a cura di Cesarina Compagnoni e Pomeridiana, l’appuntamento tra musica e parole curato dall’Accademia Belle Arti Macerata. A Conni Chatterley, protagonista del romanzo di David Herbert Lawrence che scandalizzò l’Europa e simbolo di una femminilità moderna, intellettuale ed emancipata, sono dedicate le letture di Meri Bracalente. Accompagnamento musicale con Ban Ensemble, Elisabetta Rossi all’arpa, Angela Benelli al violino e Barbara Piperno al flauto. Ore 19 nel cortile Palazzo Buonaccorsi. Alle 21 in scena per l’ultima volta in questo 2014, Tosca, con Susanna Branchini, Luciano Ganci, Marco Vratogna, Massimiliano Catellani, Roberto Abbondanza, Silvano Paolillo, Giacomo Medici, Franco Di Girolamo.

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