“A maggior gloria di Dio” è il tema della edizione 2010 dello Sferisterio Opera Festival, Direttore Artistico Pier Luigi Pizzi. Si inaugura il 29 luglio allo Sferisterio con il “Vespro della Beata Vergine” di Claudio Monteverdi, a seguire Faust di Gounod dal 30 luglio, si prosegue con “La forza del destino” di Verdi dal 31 luglio e con “I Lombardi alla prima crociata” di Verdi dal 1 agosto. Al Teatro Lauro Rossi “Juditha triumphans” di Vivaldi e “Attila” di Verdi, il 6 e 10 agosto. La stagione è dedicata a Padre Matteo Ricci in occasione della celebrazione dei 400 anni della morte. L’apertura ufficiale giovedì 29 luglio alle ore 18 con Massimo Cacciari.
Manifestazione artistica amata dai melomani di tutto il mondo, lo Sferisterio Opera Festival 2010 si svolgerà a Macerata dal 29 luglio al 10 agosto. Nella cornice dello Sferisterio e del Teatro Lauro Rossi, sarà possibile assistere alle opere e agli eventi inseriti nel cartellone della 46esima stagione lirica di tradizione della città d’arte marchigiana, promosso ed organizzato dall’Associazione Arena Sferisterio, costituita dal Comune e dalla Provincia di Macerata. Sotto la direzione artistica di Pier Luigi Pizzi, l’artista che cinque anni fa ha trasformato la storica rassegna estiva in un festival tematico, la manifestazione lirica s’intitolerà quest’anno “A maggior gloria di Dio”, in occasione della celebrazione dei 400 anni della morte di Padre Matteo Ricci, maceratese, il primo uomo a stabilire un ponte religioso e culturale fra l’Occidente e la Cina.
Lo Sferisterio Opera Festival 2010 si aprirà all’Auditorium San Paolo giovedì 29 luglio alle ore 18 con la conferenza inaugurale di Massimo Cacciari sul tema “A maggior gloria di Dio” e alle ore 21 all’Arena Sferisterio con il Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi, opera sacra pubblicata a Venezia nel 1610, lo stesso anno della scomparsa di Padre Matteo Ricci. Si prosegue allo Sferisterio con le tre opere Faust di Charles Gounod, La forza del destino e I Lombardi alla prima crociata di Giuseppe Verdi. Al Teatro Lauro Rossi in programma un dittico d’eccezione: Juditha triumphans di Antonio Vivaldi, oratorio sacro del 1716, Attila di Giuseppe Verdi del 1846, che si esegue nella stessa giornata.
Per il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi (29 luglio, ore 21) direttore è Marco Mencoboni, alla guida del Complesso vocale e strumentale del Cantar Lontano.
Il Faust di Gounod (30 luglio, 3 e 7 agosto, ore 21) sarà diretto da Jean-Luc Tingaud. Nel cast: Teodor Ilincai (Faust), Alexander Vinogradov (Mèphistophélès), Luca Salsi (Valentin), William Corrò (Wagner), Carmela Remigio (Marguerite), Ketevan Kemoklidze (Siebel), Annunziata Vestri (Marthe).
La forza del destino di Verdi (31 luglio, 4 e 8 agosto ore 21) è diretta da Daniele Callegari. Interpreti: Luca Dall’Amico (Il Marchese di Calatrava), Teresa Romano (Leonora), Marco Di Felice (Don Carlo), Zoran Todorovich (Don Alvaro), Elisabetta Fiorillo (Preziosilla), Roberto Scandiuzzi (Il padre guardiano), Paolo Pecchioli (Frà Melitone), Asude Karayavuz (Curra), Giacomo Medici (Un alcalde), Paulo Paolillo (Mastro Trabucco).
Per I Lombardi alla prima crociata di Verdi (1, 5, 9 agosto ore 21) direttore è ancora Daniele Callegari. Nel cast: Roman Sadnik (Arvino), Michele Pertusi (Pagano), Sara Allegretta (Viclinda), Dimitra Theodossiou (Giselda), Andrea Mastroni (Pirro), Enrico Cossutta (Un priore della città di Milano), Luca Dall’Amico (Acciano), Francesco Meli (Oronte), Annunziata Vestri (Sofia).
Per le tre opere la regia, il dispositivo scenico e i costumi saranno firmati da Pier Luigi Pizzi, coreografo sarà Gheorghe Iancu, mentre il disegno delle luci è affidato a Sergio Rossi. L’orchestra è la Regionale delle Marche, il Coro è il Lirico Marchigiano “V. Bellini” diretto da David Crescenzi. Complesso di palcoscenico la Banda “Salvadei”, voci bianche dei Pueri Cantores “D.Zamberletti” per la Forza del destino.
Chiudono il Festival Juditha triumphans di Vivaldi (6, 10 agosto – ore 18) ed Attila di Verdi (6, 10 agosto, ore 21), diretti da Guillaume Tourniaire, con la regia, le scene ed i costumi di Massimo Gasparon e il disegno luci di Vincenzo Raponi. Per l’oratorio di Vivaldi gli interpreti sono Milijana Nikolic (Juditha), Patrizia Biccirè (Vagaus), Mary-Ellen Nesi (Holofernes), Giacinta Nicotra (Abra), ed Alessandra Visentin (Ozias). Nel cast dell’opera verdiana sono Vitalij Kowaljow (Attila), Claudio Sgura (Ezio), Maria Agresta (Odabella), Antonio Coriano (Foresto), Enrico Cossutta (Uldino), Alberto Rota (Leone). Suona la Fondazione Orchestra Regionale delle Marche, il Coro è il Lirico Marchigiano “V. Bellini” diretto da David Crescenzi.
Spiega il Direttore Artistico Pier Luigi Pizzi: “Nobili ideali guidano le scelte artistiche dell’edizione 2010 dello Sferisterio Opera Festival a cominciare dal tema «A maggior gloria di Dio» per celebrare, come tutta la programmazione, il quarto centenario della morte di Padre Matteo Ricci, gesuita, missionario in Cina, scienziato, letterato, uomo di fede.
In suo onore il Festival aprirà il 29 luglio con il Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi, pubblicato nel 1610, la cui esecuzione è affidata a Marco Mencoboni, musicista maceratese di chiara fama. Per questa manifestazione abbiamo la collaborazione della Diocesi di Macerata e l’appoggio del Vescovo Claudio Giuliodori.
A questo seguiranno due progetti paralleli: uno allo Sferisterio e uno al Teatro Lauro Rossi, entrambi basati su un forte principio di unità stilistica. Il primo è centrato su tre notissimi melodrammi del XIX secolo: Faust di Gounod, La forza del destino e I Lombardi alla prima crociata di Verdi. Tanti sono i punti di contatto fra le tre opere, a cominciare dall’eterno conflitto tra il bene e il male e dalla loro conclusione sempre edificante. Cercherò io stesso di assicurare la continuità narrativa dei tre titoli, con la mia regia, il comune dispositivo scenico e i costumi, avendo al mio fianco il coreografo Gheorghe Iancu e i direttori Jean-Luc Tingaud per Faust e Daniele Callegari per le due opere verdiane.
Analogo procedimento al Lauro Rossi, secondo un’idea drammaturgica di Massimo Gasparon, autore di regia, scene e costumi, che ha per scopo quello di apparentare concettualmente due opere fra loro distanti nel tempo ma di sorprendente affinità nell’impianto musicale e nello sviluppo delle trame. Si tratta di Juditha triumphans di Vivaldi del 1716 e di Attila di Verdi del 1846. La direzione musicale è posta nelle salde mani di Guillaume Tourniaire. Per rafforzare il carattere di questa operazione, la versione di Attila sarà proposta in una forma per così dire ‘cameristica’, in modo che le due opere abbiano uno stesso stile musicale e rappresentativo, e possano convivere in uno stesso dispositivo scenico.
Cinque importanti opere di alto significato si affiancano al magnifico oratorio monteverdiano, in un insieme di forte coerenza concettuale e di sicuro livello qualitativo, garantito dalla presenza di artisti di fama consolidata accanto a giovani talenti.
Come ogni anno sono previsti molti eventi collaterali, che vedranno avvicendarsi nei vari spazi teatrali maceratesi personaggi della cultura internazionale, a cominciare da Massimo Cacciari il quale aprirà ufficialmente la quinta edizione dello Sferisterio Opera Festival.
La mia più alta aspirazione è di fare dello Sferisterio un mito”.
Aggiunge Giorgio Meschini, Presidente dell’Associazione Arena Sferisterio e Sindaco di Macerata: “In conclusione del mio duplice mandato da Sindaco di Macerata e conseguentemente da Presidente dell’Associazione Arena Sferisterio, in questa ultima conferenza stampa di presentazione della prossima edizione del SOF non posso esimermi innanzi tutto dall’esprimere la mia soddisfazione per il fatto di lasciare una istituzione e una manifestazione in salute sia da un punto di vista economico che di proposta culturale.
Per quanto riguarda la prossima edizione della manifestazione estiva è da dire che il tema si inserisce nel quadro delle celebrazioni per l’anniversario della morte del grande gesuita maceratese Padre Matteo Ricci a cui tutte le realtà del territorio stanno dando grande risalto e quindi il SOF non poteva sottrarsi da questa opportunità, da ciò discende un programma di opere che si scosta dai più tradizionali canoni popolari dello Sferisterio con rappresentazioni meno frequenti nel nostro teatro o addirittura prime assolute per Macerata.
Crediamo che la maturità del pubblico del nostro Festival e la curiosità per le novità saranno buoni motivi per vedere lo Sferisterio pieno in tutte le rappresentazioni a iniziare dall’omaggio a Padre Matteo Ricci con l’oratorio di Monteverdi che avvierà la manifestazione. Inoltre quest’anno, oltre che allestimenti sempre magistralmente curati dal maestro Pizzi, offriremo al nostro pubblico cast di giovani ma già affermati artisti che garantiranno spettacoli di altissimo livello da godere pienamente in quell’affascinante e magico spazio che è il nostro teatro nelle serate estive.”
Per Franco Capponi, Vicepresidente dell’Associazione Arena Sferisterio e Presidente della Provincia di Macerata: “Lo Sferisterio Opera Festival rappresenta un veicolo promozionale molto forte per l’immagine della nostra provincia in Italia e nel mondo. La sua forza sta nell’alta qualità culturale che il M° Pier Luigi Pizzi riesce a garantire, ma anche nel sostegno delle Istituzioni del territorio.
All’interno dell’Associazione Arena Sferisterio, la Provincia di Macerata si sta impegnando per rafforzare proprio le sinergie tra la Stagione lirica e il tessuto socio-economico e culturale provinciale.
Il Piano di comunicazione e promozione dello Sferisterio 2010 contiene per altro una serie di attività legate proprio al territorio, con l’obiettivo di far sentire lo Sferisterio non più come “Teatro di Macerata”, ma parte del patrimonio della comunità provinciale.
L’adesione di molti Comuni al Comitato d’onore appositamente istituito non è sufficiente. Per far crescere questa simbiosi è necessario far crescere tra la gente la consapevolezza del valore culturale dello Sferisterio, facendo comprendere come esso sia un simbolo forte dell’identità provinciale.
Un primo passo è l’iniziativa che prende avvio in questi giorni. Essa prevede una serie itinerante di concerti lirico vocali, con un cantante e l’accompagnamento musicale dal vivo, da tenersi nei Comuni maceratesi che aderiscono. Per ogni appuntamento sarà proiettato un video promozionale e presentato il programma della stagione lirica.
Attraverso questa ed altre iniziative intendiamo avvicinare l’associazionismo culturale locale e coinvolgere anche giovani artisti, gettando così le premesse affinché il SOF possa svolgere compiutamente anche una funzione di volano per la crescita socio culturale di tutta la provincia.
Altro obiettivo, è che dello Sferisterio non si parli solo nelle quattro settimane del festival, ma in un arco di tempo molto più ampio, affinché tutti i nostri Comuni possano trarre giovamento dal Festival, sia sul piano turistico, sia sul piano culturale.
La sfida è quella di dimostrare come concentrando gli sforzi su grandi eventi, come è appunto Sferisterio Opera Festival, i benefici ricadano su tutti i Comuni in termini di turismo e di valorizzazione delle eccellenze locali.”