Mercoledì 22 giugno presso la sede della Regione Marche a Roma è stato presentato il programma dello Sferisterio Opera Festival 2011. Presenti all’incontro: Rosalba Ortenzi presidente della commissione cultura della Regione Marche, Antonio Pettinari Presidente della Provincia di Macerata, Irene Manzi vicesindaco del Comune di Macerata, Maurizio Belloni di Banca Marche sponsor ufficiale 2011, Barbara Gabrielli del Gruppo Gabrielli sostenitore dell’iniziativa la Musica per la crescita dei giovani nella Provincia di Macerata e Pier Luigi Pizzi direttore artistico dello Sferisterio Opera Festival.
Lo Sferisterio Opera Festival, manifestazione artistica conosciuta e amata dai melomani di tutto il mondo, si svolge a Macerata nelle Marche dal 22 luglio all’11 agosto, nella suggestiva cornice dello Sferisterio e del Teatro Lauro Rossi, con opere, recital e appuntamenti inseriti nel cartellone della 47esima Stagione Lirica di tradizione della città d’arte marchigiana, promosso ed organizzato dall’Associazione Arena Sferisterio, costituita dal Comune di Macerata e dalla Provincia di Macerata, sotto la direzione artistica del Maestro Pier Luigi Pizzi che ha trasformato la storica rassegna estiva in un festival, giunto quest’anno alla sua sesta edizione. Libertà e destino è il tema dell’edizione 2011. La Regione Marche sostiene fortemente la manifestazione considerandola un fiore all’occhiello del sistema culturale e turistico delle Marche, così come è sostenuta da: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, Camera di Commercio di Macerata, Società Civile dello Sferisterio Eredi dei Cento Consorti. Sponsor ufficiale del Festival 2011 è Banca Marche.
Lo Sferisterio Opera Festival 2011 si apre il 22 luglio alle ore 18 all’Auditorium di San Paolo, con una conferenza inaugurale di Massimo Cacciari.
Segue sempre il 22 luglio alle ore 21.00 (repliche 26, 29 luglio 5 agosto) allo Sferisterio la prima di Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi, direttore Paolo Carignani, regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi, con Stefano Secco (Riccardo), Marco Di Felice (Renato), Teresa Romano (Amelia), Elisabetta Fiorillo (Ulrica), Gladys Rossi (Oscar).
Un ballo in maschera è considerata l’opera capolavoro della maturità di Verdi nonostante le difficoltà che ebbe alla sua prima rappresentazione al Teatro Apollo di Roma il 17 febbraio 1859 dopo una lunga controversia con il Teatro San Carlo, che ne aveva commissionato la stesura, la censura di Napoli e quella di Roma che indussero Verdi a spostare la scena da Stoccolma a Boston e a modificare l’identità dei personaggi: re Gustavo divenne il conte Warwick, governatore del Massachusets. Indubbie sono le influenze dell’opera francese, ravvisabili nella combinazione di elementi ironici e drammatici; infatti, il classico triangolo del melodramma è qui arricchito da un’ambientazione variegata tipica del grand-opéra, punteggiata da personaggi di varia natura che si inseriscono in un’atmosfera frivola e mondana. L’interesse di Verdi, sulla scia del precedente Rigoletto, andava drammaturgicamente nella direzione di una shakespeariana commistione di comico e tragico, ma qui in una prospettiva di chiaroscuro che si colora in tanti momenti di umorismo e dove risulta mirabile la mano leggera con cui il musicista tratta l’orchestrazione estremamente raffinata nel realizzare una sorta di ambiguità della musica di grande fascino. Su tutto domina la passione d’amore tra i due personaggi protagonisti non tanto scandagliati psicologicamente ma in quanto pervasi da un sentimento che si esprime massimamente nella musica.
Il cartellone prosegue il 23 luglio (repliche 27-30 luglio 4-6 agosto) con un’altra opera Verdiana, Rigoletto, direttore Andrea Battistoni, regia, scene e costumi di Massimo Gasparon, con Ismael Jordi (Duca di Mantova), Giovanni Meoni (Rigoletto), Desirée Rancatore (Gilda), Alberto Rota (Sparafucile), Tiziana Carraro (Maddalena). Il nuovo allestimento è in coproduzione con Fondazione Pergolesi Spontini e Circuito Lirico Lombardo.
Rigoletto si inserisce nel periodo centrale della produzione operistica di Verdi e fa parte, insieme al Trovatore e a Traviata, della cosiddetta “trilogia popolare”. L’opera venne scritta da Verdi su richiesta della direzione del Teatro la Fenice per l’inaugurazione della stagione del carnevale veneziano del 1851. Il soggetto dell’opera, il cui libretto è di Francesco Maria Piave, è tratto dal dramma Le Roi s’amuse di Victor Hugo, che il Maestro considerava “il più grande dramma dei tempi moderni”. La fusione di registri stilistici, la commistione fra grottesco e sublime, fra luce e ombra, componenti cardine della poetica di Victor Hugo, diventano punti essenziali anche per l’idea di teatro musicale elaborata da Verdi. La censura austriaca creò non pochi problemi: infatti, la polizia individuò Verdi come un sovversivo che stava contribuendo all’atmosfera anti-austriaca e la sua opera, nella quale raccontava del tentato omicidio di un reale, era considerata offensiva nei confronti degli ufficiali austriaci. Tutti questi ostacoli non impedirono a Verdi e a Piave di lasciare praticamente intatta la trama del dramma di Hugo. I cambiamenti riguardarono il luogo, che venne spostato dalla Corte di Francia a quella di Mantova, e il nome dei personaggi, primo fra tutti quello del protagonista, che da Triboletto fu trasformato in Rigoletto, dal francese rigoler, ridere, divertirsi. Ciò che colpisce del Rigoletto rispetto alle precedenti opere, è anzitutto la rapidità con la quale gli eventi si succedono, senza però che questo pregiudichi la caratterizzazione dell’ambiente e dei personaggi.
Al Teatro Lauro Rossi il 24 luglio (repliche 28-31 luglio) andrà in scena Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart, direttore Riccardo Frizza, regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi, con Carmela Remigio (Fiordiligi), Ketevan Kemoklidze (Dorabella), Andreas Wolf (Guglielmo), Juan Francisco Gatell (Ferrando), Giacinta Nicotra (Despina), Andrea Concetti (don Alfonso). Il nuovo allestimento è in coproduzione con la Fondazione Teatro delle Muse di Ancona,
Così fan tutte è un beffardo gioco sull’amore e sulle relazioni, una scommessa che mette alla prova la fiducia di due coppie attraverso una serie di giochi e maschere: è il travestimento lo strumento con il quale svelare le verità nascoste dell’animo umano, la confusione provocata dagli impulsi, dal dilemma della coscienza. L’atemporalità e l’universalità del dramma sono rese ed enfatizzate dall’inestinguibile ricchezza musicale che oltre a trasmettere l’emotività, l’instabilità dell’animo umano, esalta la psicologia dei personaggi mettendo in scena il gioco dell’amore e delle relazioni proprie della “commedia umana”. Il segreto del successo è nella magia di una musica con profondi risvolti psicologici, nella storia arguta e intrigante di una scommessa pericolosa, raccontata dai versi di Lorenzo Da Ponte. Il librettista dimostra di conoscere a fondo i tratti classici dell’opera buffa, all’epoca sostanzialmente italiana, e li inserisce generosamente sia nei personaggi che nella trama valorizzando l’elemento comico contro quello sentimentale. Tuttavia l’uso caricaturale, seppur esistente nei travestimenti, è leggero e contenuto nei tempi, a conferma della volontà dell’autore di dipingere un quadro umano comune e veritiero.
Come di consueto per le opere in cartellone il Festival si avvarrà della FORM-Fondazione Orchestra Regionale delle Marche, del Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”, il cui maestro è David Crescenzi e della Banda “Salvadei” Città di Macerata.
Al Cineteatro Italia il 2 agosto andrà in scena nel centenario della morte di Gustav Mahler lo spettacolo Il tempo di Mahler con Massimiliano Finazzer Flory e con la partecipazione di Quirino Principe, Gilda Gelati e Gianni Dallaturca.
Con Il tempo di Mahler, interpretato e diretto da Massimiliano Finazzer Flory, il Festival accoglie la rappresentazione che ripercorre la biografia del compositore attraverso lettere e altri scritti sui temi dell’eros, della morte, della religione e della crisi del mondo mitteleuropeo, del rapporto tra la musica e la filosofia del tempo in uno dei periodi più decisivi e complessi della nascente modernità. L’originale antologia prevede la lettura di poesie e scritti dello stesso Mahler accompagnata da suggestioni tratte dalle sinfonie e dai lieder, sulle quali prenderanno forma le coreografie di Gilda Gelati, prima ballerina del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, la partecipazione del musicologo Quirino Principe, inoltre, alle atmosfere musicali al pianoforte si accompagnano le esecuzioni alla tromba di Gianni Dallaturca.
Anna Caterina Antonacci sarà la protagonista di Festa Monteverdiana, lo spettacolo ideato da Pier Luigi Pizzi che si terrà il 3 agosto presso il Teatro Lauro Rossi, la cui direzione musicale è affidata a Marco Mencoboni e al suo complesso Cantar Lontano. Sarà la naturale continuazione del Vespro della Beata Vergine, che ha inaugurato la scorsa edizione del SOF raccogliendo unanimi consensi. Quattordici i musicisti insieme ad otto cantanti saranno impegnati nell’esecuzione di celebri madrigali monteverdiani tratti dall’ottavo libro tra i quali: Altri canti d’amor a sei voci e strumenti, Hor ch’el Ciel e la Terra a sei voci e due violini, Ardo avvampo a otto voci e due violini fino al Il lamento della ninfa a tre voci. Il prologo di Orfeo sarà diretto da Marco Mencoboni in una sua particolare interpretazione, con il soprano Francesca Lombardi Mazzulli nel ruolo della Musica. Ad Anna Caterina Antonacci il compito di rappresentare il Combattimento di Tancredi e Clorinda.
Nell’ambito di Danza all’Opera, un progetto di Sferisterio Opera Festival e Civitanova Danza, l’11 agosto allo Sferisterio sarà presentato il Gala di danza – Svetlana Zakharova & Étoiles del Bolshoi Ballet,.
Considerata attualmente la migliore ballerina classica in assoluto – come testimonia il suo essere étoile dei maggiori teatri del mondo, dal Teatro Bolshoi al Teatro alla Scala – Svetlana Zakharova approda finalmente nelle Marche, nella magnifica cornice dello Sferisterio di Macerata, grazie alla rinnovata sinergia tra due importanti realtà della regione Marche come Civitanova Danza e Sferisterio Opera Festival. Bellezza superba, sublime padronanza tecnica, raffinata delicatezza e partecipazione emotiva sono le caratteristiche che hanno reso inarrestabile l’ascesa della Zakharova, che rinnova i fasti delle grandi dive del balletto del passato. Con la sua tecnica cristallina e la sua ricercata sensibilità di interprete Svetlana Zakharova sarà protagonista dei “pezzi forti” del suo repertorio, a partire da Carmen e dalla sua meravigliosa versione de La morte del cigno. Con lei, a dar vita ad una serata appassionante in cui si alterneranno brani del repertorio classico a balletti corali, alcuni dei migliori ballerini dell’ultima generazione, a partire da importanti étoiles e solisti del Bol’šoj di Mosca e del Teatro dell’Opera di Kiev.
Come ogni anno durante il Festival sono previsti molti eventi collaterali, che vedono avvicendarsi nei vari spazi teatrali maceratesi personaggi della cultura internazionale, la cui organizzazione è affidata a Sferisterio Cultura con gli Aperitivi Culturali e con le rassegne: Pomeridiana, organizzata dall’Associazione ADAM e OperAperta curata dall’Associazione Divini Versi.
Informazioni e biglietteria piazza Mazzini 10 Macerata dalle 9.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 20.00
Telefono +39 0733 230735 – Fax +39 0733 261570 – boxoffice@sferisterio.it – www.vivaticket.it