La 53ª edizione del Macerata Opera guarda a Oriente e ancora una volta il Festival diretto da Francesco Micheli affronta tre titoli del grande repertorio italiano (Turandot, Madama Butterfly e Aida).
Sul grande palcoscenico dello Sferisterio nascono spettacoli in grado di interpretare storie e temi senza tempo attraverso i nuovi linguaggi della contemporaneità. La portata innovativa delle regie del Festival, sempre più riconosciuta in contesti internazionali, è altrettanto significativa nella ricerca di nuove e talentuose voci del panorama internazionale.
“Avevamo davanti a noi un bivio – dice il presidente dell’Associazione Sferisterio, durante la presentazione -, e dovevamo scegliere se andare verso un consolidamento delle linee individuate nel 2012 o esplorare nuovi orizzonti. Ancora una volta abbiamo scelto di alimentare la forza di questo straordinario progetto, rilanciandolo. Giovani, internazionalizzazione e sperimentazione sono alcune delle parole chiave che ci guideranno. Serve l’aiuto e il sostegno di tutti coloro che fino ad oggi sono stati con noi: Mecenati, amici dello Sferisterio, pubblico, istituzioni, aziende”.
In questi ultimi anni il Macerata Opera ha proposto e portato al successo cantanti di altissima levatura, non ultima Maria Josè Siri, applauditissima Norma allo Sferisterio lo scorso anno, acclamata Butterfly al Teatro alla Scala per l’apertura di stagione del 7 dicembre scorso, che torna a Macerata proprio nel ruolo pucciniano. Ulteriore elemento di novità del 2017 è la commissione di una nuova opera contemporanea affidata al compositore Carlo Boccadoro, su libretto di Cecilia Ligorio, e dedicata al gesuita maceratese Matteo Ricci che inaugura il Festival giovedì 20 luglio.
“Nella sua storia, questa città è stata capace di creare cultura – afferma il direttore artistico Francesco Micheli – affermandosi anche come luogo del dialogo, di apertura verso realtà differenti, come ci insegna proprio il gesuita Matteo Ricci”.
Turandot di Giacomo Puccini, in coproduzione con il Teatro Nazionale Croato di Zagabria, con la regia di Ricci/Forte, avvia la stagione lirica allo Sferisterio venerdì 21 luglio. L’originale e dissacrante duo di autori-registi (Gianni Forte e Stefano Ricci), assoluto fenomeno teatrale degli ultimi anni, si cimenta per la prima volta con la regia d’opera proprio al Macerata Opera Festival. Le scene sono di Nicolas Bovey, la direzione è affidata a Pier Giorgio Morandi. Il cast vede lo straordinario debutto del soprano Irene Theorin, superlativa voce wagneriana, interprete anche del monumentale Ring diretto da Daniel Barenboim con la regia di Cassiers al Teatro alla Scala nel 2012 e riproposto alla Staatsoper di Berlino lo scorso anno. La affiancano le voci di Alessandro Spina (Timur), Rudy Park (Calaf), Davinia Rodrigues (Liù).
Il teatro musicale di Giacomo Puccini torna anche con il secondo spettacolo in programma: Madama Butterfly, nell’allestimento coprodotto con il Teatro Massimo di Palermo, porta la firma del regista Nicola Berloffa e segna il ritorno allo Sferisterio del soprano uruguaiano Maria Josè Siri, reduce dal trionfo per l’apertura della nuova stagione alla Scala proprio con Madama Butterfly. Il tenore Antonello Palombi è Pinkerton, Alberto Mastromarino è Sharpless. Manuela Custer è Suzuki, Nicola Pamio è Goro. Le scene sono di Fabio Cherstich, i costumi di Valeria Donata Bettella. La direzione è affidata a Massimo Zanetti.
Aida di Giuseppe Verdi, terzo titolo in cartellone, è la ripresa dell’applauditissimo spettacolo di Francesco Micheli del 2014, coprodotto con il Teatro Comunale di Bologna e andato in scena nel cinquantesimo dello Sferisterio. A dirigere l’orchestra è Riccardo Frizza, già apprezzato in Otello nell’estate 2016. Di grande rilievo è il ritorno per questa produzione di un’altra eccezionale voce femminile: a interpretare la principessa etiope è Maria Pia Piscitelli, soprano verdiano di caratura internazionale già ascoltata allo Sferisterio in Maria Stuarda nel 2007, anche nell’incisione Naxos. In scena ci sono: Stefano La Colla per Radames, Sonia Ganassi per Amneris, già nel ruolo nel 2014, Stefano Meo per Amonasro e Giacomo Prestia per Ramfis.
“Le collaborazioni sono un marchio di fabbrica e costituiscono un sistema culturale di lavoro che ci caratterizza – dichiara il Sovrintendente Luciano Messi -, questo ci ha portato alla coproduzione dei tre titoli. Sentivamo anche la necessità di commissionare una nuova opera e abbiamo ripreso il capitolo di sperimentazione artistica, dedicandolo alla figura del gesuita maceratese Matteo Ricci, primo uomo a stabilire un ponte culturale tra occidente e oriente”.
S’intitola Shi (Si faccia) la nuova opera commissionata dal Macerata Opera Festival a Carlo Boccadoro, origini maceratesi e tra i più apprezzati compositori italiani contemporanei, su libretto di Cecilia Ligorio, regista e drammaturga italiana con esperienze significative, nei principali teatri europei, sia nel teatro di prosa che in quello musicale. L’opera, per due pianoforti, tre percussioni e due baritoni, va in scena in prima assoluta il 20 luglio al Teatro Lauro Rossi (repliche il 26 luglio, 2 e 9 agosto). L’allestimento è realizzato con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Macerata che cura le scene, i costumi e le luci. Le voci sono di Roberto Abbondanza e Bruno Taddia, con la partecipazione dell’attore Simone Tangolo.
“Una bella sorpresa per noi lavorare a Shi – afferma la direttrice dell’Accademia delle Belle Arti , Paola Taddei – , si respira un’aria molto energica e stando in contatto con la regista Ligorio abbiamo scoperto aspetti di padre Matteo Ricci nuovi e appassionanti”.
La stagione 2017 s’inaugura giovedì 20 luglio al Teatro Lauro Rossi con la prima assoluta di Shi, mentre la prima allo Sferisterio è venerdì 21 luglio con Turandot. Si conclude lunedì 14 agosto con Aida. Quattro sono le repliche per ogni spettacolo.
Tre anteprime saranno dedicate ai giovani: Turandot 17 luglio, Madama Butterfly 18 luglio, Aida 27 luglio. I biglietti sono in vendita attraverso i canali abituali, da lunedì 19 dicembre settimana all’insegna delle promozioni natalizie.