Nasce la Rete lirica delle Marche e lo Sferisterio sarà il coordinatore di questo progetto che rappresenta il futuro dell’Opera nella nostra regione. “Siamo soddisfatti per questo riconoscimento – afferma il presidente dell’Associazione Arena Sferisterio, Romano Carancini – e al tempo stesso siamo pronti per accettare questa nuova sfida che vede Macerata e le altre realtà regionali insieme, per costruire qualcosa di importante che permette di guardare in avanti con ottimismo. È indubbio che lo Sferisterio in questi ultimi anni abbia saputo dimostrare la sua valenza, ora mi auguro che già dal 2016 sia possibile realizzare un primo appuntamento operistico invernale nella nostra città”.
Il protocollo d’intesa, che ha dato il via al nuovo corso, è stato firmato questa mattina ad Ancona alla presenza dell’Assessore alla Cultura della Regione Marche, Pietro Marcolini. Primi firmatari i Sindaci dei Comuni di Ascoli Piceno, Guido Castelli, di Fano, Massimo Seri, di Fermo, Nella Brambatti, di Macerata, Romano Carancini, il Presidente della Fondazione Orchestra Regionale delle Marche, Renato Pasqualetti, il Sovrintendente della Fondazione Rossini Opera Festival, Gianfranco Mariotti, la Presidente della Fondazione Teatro della Fortuna, Catia Amati e quello del Consorzio Marche Spettacolo, Carlo Maria Pesaresi.
La Rete lirica delle Marche rappresenta il primo caso italiano di sistema tra teatri che svolgono attività di lirica ordinaria ed è un virtuoso esempio di collaborazione tra questi e i Teatri di Tradizione (Macerata), i Festival (ROF) e l’ICO (FORM).
Il progetto è aperto a tutti i teatri marchigiani che, nel rispetto dei requisiti ministeriali e degli odierni accordi, intendano aderirvi anche in un momento successivo. Il suo avvio è oggi un punto di partenza concreto, strategico e realizzato su punti chiari e precisi e non una mera dichiarazione d’intenti. È il risultato di un lungo lavoro propositivo e di mediazione tra soggetti diversi, teatri, fondazioni, enti sinfonici e Comuni di cui si è fatto carico il Consorzio Marche Spettacolo.
Obiettivo dei sottoscrittori è favorire quanto più possibile la produzione lirica da parte dei teatri marchigiani e l’utilizzo delle masse artistiche e delle maestranze tecniche regionali anche al fine di ridistribuire reddito sul territorio dando ulteriore significato, in un momento così difficile di crisi economica, agli importanti investimenti che gli Enti marchigiani dedicano al settore. Per realizzare al meglio questo obiettivo è necessario un sistema che favorisca la compatibilità economica delle attività liriche con le risorse disponibili, valorizzi le coproduzioni e la circuitazione, mantenendo alta la qualità delle produzioni e consenta il rispetto dei parametri ministeriali.
La Rete dei Teatri di Lirica Ordinaria (TLO), prevede una fase sperimentale di prima attuazione della durata di tre anni. Nel concreto, i TLO si impegnano a favorire l’attuazione della Rete per realizzare, nel triennio 2015-2017, attività di circuito, definendo impegni e compiti di ciascuno in base alle singole necessità, competenze, specificità, interessi e disponibilità di bilancio: coproduzione per il 2015-2017 di due titoli d’opera nel periodo gennaio-marzo di ogni anno, ospitando almeno 1 anteprima e 1 recita per ciascun titolo d’opera; eventuale coproduzione di un titolo d’opera nel periodo ottobre-dicembre, volto ad ampliare la rete verso le regioni limitrofe, in particolare Abruzzo e Umbria; eventuale ospitalità di produzioni estive provenienti dal Teatro di Tradizione anche riadattate in forma semiscenica o di concerto.
La Rete, infine, individua nella FORM (Istituzione Concertistica Orchestrale istituita dalla Regione e riconosciuta dallo Stato) la naturale orchestra di riferimento del circuito marchigiano, pur tenendo presente che nella Regione operano organici artistici qualificati e radicati in precisi contesti territoriali da coinvolgere nella Rete