Domenica 11 ottobre in scena al Padiglione Italia lo spettacolo curato dal Macerata Opera Festival e promosso da Anci Marche
Ancona 2 ottobre – “Anci Marche chiuderà la sua permanenza all’Expo non prima di aver presentato al mondo Leopardi e Rossini”. Romano Carancini, nella veste di vice presidente di Anci Marche e delegato per Expo e presidente dell’Associazione Sferisterio, ha introdotto la presentazione dell’iniziativa Le Marche tra Leopardi e Rossini, spettacolo a cura del Macerata Opera Festival, che si terrà domenica 11 ottobre nel Padiglione Italia dell’Esposizione Universale Mondiale.
Il format è quello che ha mietuto enorme successo lo scorso 6 agosto in scena allo Sferisterio. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto Carancini a proposito del progetto voluto dal Presidente Maurizio Mangialardi e dall’intero consiglio direttivo di Anci Marche – è suggellare il grande impegno di Anci nel diffondere le peculiarità culturali ed artistiche della nostra regione in un palcoscenico mondiale come Expo. Leopardi e Rossini sono due figure poliedriche e universalmente riconosciute nel mondo: alla loro arte affidiamo il messaggio di una regione intera”.
Il progetto è realizzato in collaborazione con la Regione Marche, il Macerata Opera Festival e Tipicità. “Grazie al lavoro fatto nei 6 mesi di Expo – ha detto il consigliere regionale Fabio Urbinati – la Regione Marche è riuscita a far uscire Leopardi e Rossini dai libri di scuola, rivalutandoli e valorizzandone l’opera e il pensiero”.
Il progetto è curato da Francesco Micheli, direttore artistico del Macerata Opera Festival. “L’idea è di unire la cultura alta del melodramma – ha detto Micheli – con le varie culture popolari ragionando su esperienze diverse da far vivere all’Expo”.
Lo spettacolo ha come protagonisti l’attore Cesare Bocci, la mezzosoprano Chiara Amarù e il pianista Lorenzo Di Bella. Si terrà alle 17.10 e in replica alle 18.10 per la durata di circa 45 minuti. Il progetto prevedeva anche la presenza della fisorchestra marchigiana e di numerose formazioni folkloristiche, ma l’organizzazione di Expo, vista la straordinaria affluenza di queste ultime settimane, ha ristretto i parametri di sicurezza e di ordine pubblico non ammettendo formazioni troppo numerose. “Avremo meno artisti – ha concluso Micheli – ma la qualità dello spettacolo non risulterà compromesso”.