MACERATA 05/07/2014 – Il Macerata Opera Festival tema dell’ultima lezione del master in Internazionalizzazione d’impresa e nuovi mercati di Informanager. Questa mattina gli allievi del corso, diretto da Anna Mambretti, hanno mostrato il project work elaborato nelle ultime settimane, sulla stagione lirica maceratese. Un documento molto approfondito in cui gli studenti hanno analizzato il mercato, la clientela, i partner, il settore turistico, la proposta culturale, la comunicazione e la produzione.
Dall’esposizione, seguita anche dal direttore dell’organizzazione tecnico-artistica dello Sferisterio Luciano Messi, sono emersi spunti interessanti. I ragazzi, infatti, hanno colto l’importanza dei nuovi mercati, come quello russo che il Macerata Opera Festival ha approcciato grazie al world sponsor Giovanni Fabiani. Non solo, dalla ricerca viene fuori come la richiesta di opera lirica sia molto in crescita anche in Repubblica Ceca. L’indagine ha tenuto conto degli ultimi dati Istat a disposizione, quelli del 2011, sui teatri europei e nazionali e dei bilanci sociali del 2012.
Anche se l’opera, in Italia, ha solo il 2% di spettatori rispetto a quelli che seguono gli eventi dal vivo, questa nicchia di mercato è molto profilata dal punto di vista dell’istruzione e della propensione alla spesa. La ricerca sfata anche un mito: non è vero che la lirica è seguita solo da un pubblico anziano, anzi le fasce dai 25 ai 44 anni sono piuttosto coinvolte. Numerose anche le indicazioni sulle coproduzioni e i noleggi, attività su cui il Macerata Opera Festival sta lavorando intensamente negli ultimi anni. Ricordiamo che lo scorso ottobre, per la prima volta, lo Sferisterio ha esportato una intera produzione in Oman, al Royal Opera House di Muscat, la celebre “Traviata degli specchi”. “La stagione lirica allo Sferisterio – ha concluso Messi – è molto importante per due motivi: il primo è quello artistico, produzioni come La traviata di Svoboda e Brockhaus hanno fatto il giro del mondo e fanno parlare di noi; il secondo, non meno rilevante, è il lavoro. Ogni euro investito si riversa sul territorio e si trasforma in lavoro. Ad oggi possiamo vantare il fatto di avere maestranze professionalmente molto preparate, spesso richieste anche da altri teatri”.