C’è un festival che non si vede, ma curioso da raccontare. Allo Sferisterio è in prova la celebre Traviata degli specchi, ma non è l’unico spazio occupato dalla lirica. Infatti tutte le compagnie sono al lavoro, contemporaneamente da quasi dieci giorni, e le produzioni si trovano in luoghi “insoliti” per il mondo dell’opera.
Ne è la testimonianza Carmen, rappresentazione che in questi giorni è in costruzione nel Palasport di Fontescodella, tempio dello sport, casa della Lube Banca Marche.
La squadra di volley che ha reso famosa Macerata in ambito europeo passa il testimone al Macerata Opera Festival, altrettanto celebre al di fuori delle Alpi. L’opera, che vede la regia di Serena Sinigaglia, da domani sostituirà La Traviata in Arena nel segno di quella alternanza che ogni tre giorni vede un allestimento diverso allo Sferisterio.
Intanto oggi sono iniziate le prime letture della Traviata, al teatro Don Bosco. Questo vuol dire che presto entrerà in scena anche la Form, l’Orchestra Regionale Marchigiana per aggiungere un altro tassello in vista della prima rappresentazione in programma il 20 luglio.
La Bohème che si trova all’interno del palazzo ex-Gil, a due passi dallo Sferisterio, chiude il quadro del festival “nascosto” che, tra poco più di venti giorni, uscirà allo scoperto, inondando di musica la città di Macerata.