Francesco Micheli confermato per tre anni

02 Agosto 2012

MACERATA 02/08/12 – Il Presidente dell’Associazione Arena Sferisterio Romano Carancini ed il Vicepresidente Antonio Pettinari hanno annunciato oggi nel corso di una conferenza stampa nella seicentesca Sala dell’Eneide di Palazzo Buonaccorsi la conferma del regista Francesco Micheli a Direttore Artistico del Macerata Opera Festival – Arena Sferisterio fino al 2015.
La decisione, assunta all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione, è stata motivata con gli ottimi risultati ottenuti finora dal Festival 2012 diretto da Micheli. Tutti gli indicatori hanno avuto segno positivo: aumentato il numero delle date, cresciuto (ad oggi: il festival chiude il 12 agosto) il numero degli spettatori, moltiplicati gli eventi off, positivi i riscontri della stampa. “Tutto questo rispettando stretti criteri di rigore finanziario  – afferma Carancini – che dovrebbero permettere al Festival di continuare anche nel 2012 l’opera di risanamento della situazione finanziaria già iniziata nel 2011”. Durante l’incontro è stato affrontato anche il tema del riordino delle province. “Proprio l’Associazione Arena Sferisterio – dichiara Pettinari – è un tipico esempio di come negli anni la comunità maceratese abbia saputo fare sistema coinvolgendo il territorio intorno ad un progetto di alto profilo culturale in grado oggi anche di identificare il territorio stesso. Una riorganizzazione territoriale delle province che veda il territorio maceratese perdere la sua interezza o preveda il suo inserimento in altre aree o lo unisca ad altri comprensori provinciali da sempre avulsi dal contesto sociale ed organizzativo tipico di questa provincia, farebbe perdere alla comunità maceratese un patrimonio socio-culturale che rappresenta una ricchezza per la comunità locale e per tutte le Marche”.
Il Direttore Artistico Francesco Micheli ha quindi presentato le linee generali della programmazione fino al 2015. È la prima volta nella storia dello Sferisterio che è possibile programmare su un arco di tre stagioni. La Stagione principale continuerà a prevedere tre titoli annuali allo Sferisterio, scelti tra le opere del grande repertorio. Di questi, due saranno nuove produzioni, una delle quali di grande impatto spettacolare ed una di ricerca, ed uno sarà una ripresa scelta tra gli spettacoli più riusciti della storia dello Sferisterio. Il Festival Off sarà invece sempre più concentrato sulla musica barocca, il Novecento storico e la musica contemporanea, e si allargherà da Macerata ai Comuni della provincia e in prospettiva all’intero territorio regionale. L’area intorno a Macerata, ha spiegato Micheli, deve essere pensata come una grande area metropolitana ricca di poli culturali, universitari e produttivi strettamente interconnessi. Gli spettacoli prodotti dal Festival devono diventare patrimonio condiviso della regione. Sul versante della musica contemporanea il Festival ha l’ambizione di commissionare un nuovo titolo operistico che abbia sufficiente attrattiva per sostenere una programmazione allo Sferisterio. La musica d’oggi deve ritrovare la capacità di dialogare con un pubblico non specialistico: questa si presenta come una tra le sfide più ardite, ma anche più necessarie, dei prossimi anni.
Le prossime stagioni
Il 2013 è il centenario della nascita di Giuseppe Verdi. Un Festival che propone tre titoli l’anno non può ragionevolmente celebrare il Maestro di Busseto in una sola stagione: le iniziative per il centenario si articoleranno duque su tre anni, nel corso dei quali verrà proposta la cosiddetta Trilogia popolare (Il trovatore, La traviata, Rigoletto) e che saranno dedicati ciascuno un tema portante della produzione verdiana, lasciando spazio tuttavia anche ad un titolo di un altro compositore.
La Stagione 2013 indagherà aspetti del Verdi politico e avrà come titolo (ancora provvisorio) “Muri e Divisioni”: la produzione d’apertura sarà Nabucco, il titolo destinato alla regia più innovativa sarà Il trovatore, il titolo non verdiano sarà la ripresa de La bohème di Leo Muscato che sta ottenendo un successo straordinario in questi giorni.
La Stagione 2014 è la cinquantesima dello Sferisterio. L’opera di apertura non potrà che essere Aida, il titolo che il conte Pieralberto Conti fece allestire nel 1921 per amore del soprano Francisca Solari aprendo per la prima volta lo Sferisterio all’attività musicale. La schiava etiope introduce il tema delle figure femminili nella produzione verdiana, a cui, sotto il titolo “L’Opera è donna” si alinea la ripresa della storica Traviata di Henning Brockhaus e Josef Svoboda. Decisamente innovativa la messa in scena del terzo titolo, Tosca di Puccini, per la quale verrà bandito un Concorso per giovani scenografi aperto ad artisti provenienti da  tutte le Accademie d’Arte del mondo. L’attenzione del Festival ai giovani viene così portata nel cuore dello spettacolo: oltre a cercare nuovo pubblico presso le nuove generazioni lo Sferisterio vuole valorizzare la creatività dei talenti under 30 fino a creare un vero e proprio campus artistico in occasione del Festival.
I tre titoli della Stagione 2015, che in omaggio all’interesse sempre dimostrato da Verdi per gli outsider si chiamerà “Il mostro e il diverso”, sono già stati scelti ma per ora viene reso noto solo il Rigoletto che completerà la trilogia popolare. La ragione principale è che la programmazione triennale offre la possibilità, inedita per Macerata, di cercare nuove coproduzioni internazionali che potrebbero modificare gli orientamenti presi. IN FOTO: da sinistra Romano Carancini, Francesco Micheli e Antonio Pettinari

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