Domani ultima occasione per vedere Shi (Si faccia)

08 Agosto 2017

Quarta recita per l’opera ispirata alla vita del gesuita Matteo Ricci, applaudita da pubblico e critica. Tra gli ospiti gli alunni cinesi dell’Associazione “Le Antiche Torri” di Sarnano

 

Ultima occasione per vedere la nuova opera commissionata dal Macerata Opera Festival, Shi (Si faccia), mercoledì 9 agosto. Con la recita della scorsa settimana, a cui hanno assistito la delegazione della città di Taicang e Claudio Giuliodori – ex vescovo di Macerata nonché attuale assistente ecclesiastico generale della Università Cattolica del Sacro Cuore – lo spettacolo di Carlo Boccadoro e Cecilia Ligorio continua ad avere successo di pubblico e critica.

Ospiti dell’ultima data dell’opera ispirata alla vita di Matteo Ricci, gli alunni cinesi dell’Associazione “Le Antiche Torri” di Sarnano, che offre corsi di lingua e cultura italiana a studenti stranieri, in particolare ai ragazzi provenienti dalla Cina nell’ambito del progetto Marco Polo / Turandot. La loro presenza a Shi (Si faccia) è segno che il legame che unisce il territorio maceratese alla Cina è molto saldo e diffuso.

Come per tutte le recite precedenti, parte dell’incasso dello spettacolo di Carlo Boccadoro e Cecilia Ligorio viene devoluto direttamente ad Anffas, charity partner del Macerata Opera Festival, per sostenere il progetto Mongolfiera, con cui si vuole attivare un servizio di doposcuola per gli adolescenti con disabilità. Collabora alla raccolta fondi il Rotary Club Macerata “Matteo Ricci” che offre anche la possibilità, in un banchetto al foyer del teatro, di prendere due libri (Letture ricciane e ’70,’80. Venti anni di comparse allo Sferisterio) lasciando una donazione.

Shi (Si faccia) impegna sulla scena Roberto Abbondanza (Matteo), Simone Tangolo (il Viaggiatore) e Bruno Taddia (l’Uomo che guarda), che interpretano tre diversi aspetti della personalità del gesuita maceratese. «È un’opera originale che, prendendo il personaggio di Matteo Ricci, parla della contemporaneità, dell’attuale e intensa comunicazione con il mondo cinese – sostiene il baritono Bruno Taddia –. Se una nuova commissione ha un tale successo, significa che è riuscita ad avvicinare il pubblico e a far identificare gli spettatori al tema» Il Teatro Lauro Rossi accoglierà quindi per l’ultima volta uno spettacolo dall’atmosfera onirica, che cerca di tracciare un profilo più esistenziale di Matteo Ricci. L’esecuzione musicale è diretta dal compositore Carlo Boccadoro ed è affidata ai pianisti Andrea Rebaudengo e Paolo Gorini e al Tetraktis Percussioni Ensemble, composto da Gianluca Saveri, Giulio Calandri e Cecilia Martellucci. Le proiezioni in scena sono curate da Igor Renzetti, mentre l’Accademia di Belle Arti di Macerata ha ideato scene, costumi e luci.

 

Macerata, 8 agosto 2017

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