Domani presentazione del libro Aida 1921

06 Agosto 2014

Macerata, 6 agosto – Riaprono gli Antichi Forni per gli ultimi quattro appuntamenti con gli Aperitivi Culturali, l’evento delle ore 12 del Festival OFF organizzati da Sferisterio Cultura. Ospite di Cinzia Maroni, Elena Filini, giornalista de il Gazzettino e Il Corriere musicale e musicista, racconta la grande Anita Cerquetti in concomitanza con la serata organizzata allo Sferisterio con Lella Costa in suo onore nell’ambito del progetto “Genius locii”. Una carriera importante, per quanto breve, di soprano drammatico, quella di Anita Cerquetti che l’ha vista giovanissima sui grandi palcoscenici italiani e internazionali. Il precoce abbandono avvenne per motivi di salute e, come disse lei stessa, per scelte personali che hanno sempre destato il rimpianto del pubblico e della critica.
Alle ore 18 alla Civica Enoteca Maceratese viene presentato il volume “Aida 1921. La prima stagione lirica allo Sferisterio di Macerata nelle foto di Balelli” realizzato dal Centro Studi “Carlo Balelli” per la Storia della Fotografia a cura di Emanuela Balelli, Nicola di Monte e Giuseppe Trivellini, in collaborazione con la Biblioteca comunale Mozzi Borgetti di Macerata e la Biblioteca statale di Macerata. La raccolta, contiene anche dei contributi di Emanuela Balelli, Livia Brillarelli, Nicola di Monte, Donatella Donati, Ivano Palmucci, Alessandra Sfrappini, Lucia Tancredi e Giuseppe Trivellini.
Intervengono Emanuela Balelli, Stefania Monteverde, Lucia Tancredi, Francesco Micheli e gli autori del volume.
Una costruzione fotografica elegante ed unica, che con immagini rare permette una totale immersione in quella spettacolare prima Aida. Il volume è probabilmente la conclusione più naturale di quell’iter di ricerca e ricostruzione che il Centro Studi Balelli ha sapientemente percorso in occasione della mostra allestita presso i locali della Galleria Galeotti di Macerata, dal 17 luglio al 15 agosto, dove è possibile ammirare immagini dall’alta qualità artistica e tecnica, nonché dall’enorme valore storico.
Gli scatti di Alfonso Balelli mostrano uno degli eventi culturali dell’Italia centrale più importanti dell’epoca e colgono una realtà forse anche troppo moderna per noi adesso, basti pensare ai cartelloni degli sponsor presenti ai lati del palcoscenico. L’arte che narra l’arte, la fotografia al servizio dell’opera.

Nella foto Emanuela Balelli con il direttore artistico Francesco Micheli

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