MUSCAT 21/10/2013 – Giorno di riposo per tutti. Meritata tregua prima del debutto di domani. Per me è forse la giornata più utile per dare risonanza alla nostra presenza qui.
Incontro Sarah Mac Donald del Times of Oman, per un’intervista sulla loro testata; ho appuntamento inoltre con Christina Sheppelmann, direttore generale della Rohm, grande donna di teatro che conosco da qualche anno e da cui posso dire di aver imparato alcune cose importanti sul l’essere direttore artistico. Non smetto di apprendere; le chiedo quanto sia difficile gestire un tempio culturale così impegnativo in una terra così diversa dalla sua (lei è tedesca di Amburgo). Con disarmante candore mi risponde: “Chi fa teatro impara a godere delle sorprese che il nostro strano lavoro si riserva quotidianamente. Qui non è diverso che altrove, se non per la bellezza del carattere degli omaniti, così dolce, accogliente ed entusiasta”.
La conversazione prosegue in preziose idee di collaborazione per continuare a dialogare con questo mondo tanto lontano ma così curioso di noi. Tempo libero però mi resta: vado a visitare la Grande Moschea del Sultano Qaboos. Mi accoglie un palazzo bello come un lembo di paradiso. E penso: io ignoravo tutto questo e costoro mi ricambiano costruendo un teatro di opera italiana… Chi sarebbero gli intolleranti?
Francesco Micheli