CNA e Sferisterio nel segno del Made in Italy

10 Luglio 2015

Il meglio dell’artigianato locale diventa protagonista sul palcoscenico del Macerata Opera Festival negli allestimenti di Cavalleria rusticana e Pagliacci

Macerata 10/07/2015 – La 51° edizione del Macerata Opera Festival nel segno dell’eccellenza artigianale marchigiana; è quanto scaturisce dal rinnovato sodalizio tra Sferisterio e CNA, la Confederazione dell’artigianato e della piccola e media impresa. Grazie ad un progetto presentato alla Regione Marche e fortemente voluto da entrambe le realtà, per il secondo anno consecutivo si raggiunge l’obiettivo di portare alle luci della ribalta teatrale il lavoro prezioso di tanti artigiani locali che rappresentano il meglio del vero e autentico Made in Italy.

La collaborazione tra CNA Artistico e Tradizionale Macerata e Sferisterio consiste nel mettere a disposizione degli scenografi delle opere in cartellone la professionalità, i prodotti, i lavori degli artigiani maceratesi e fermani con il reciproco vantaggio di ottenere una scenografia di grande impatto e qualità e, per le imprese, quello di far conoscere ad un pubblico qualificato, attento al bello, europeo, le tante e numerose eccellenze del territorio marchigiano.

La dottoressa Loretta Ascani, che ha portato il saluto dell’assessore Manuela Bora, si è detta orgogliosa dell’impegno della Regione per sostenere il progetto tra CNA e Sferisterio. “È un’opportunità veramente importante, portare su di un palcoscenico unico al mondo e di fronte ad un pubblico numerosissimo alcune delle eccellenze dell’artigianato locale è qualcosa di incredibile. Per questo la Regione ha voluto confermare il proprio impegno in un progetto che reputa fondamentale”. 

Una vera e propria osmosi tra mondo delle imprese e mondo dello spettacolo che sottolinea come spesso l’artigianato locale sia una vera e propria arte, tramandata nel corso degli anni di generazione in generazione e arrivata fino ai giorni nostri nelle mani di sapienti artigiani, artisti nel loro lavoro. Sei le imprese che, ognuno secondo le proprie specifiche competenze, hanno aderito al progetto.

“Siamo al secondo anno e quindi, grazie anche all’esperienza passata, siamo riusciti a portare avanti questo sodalizio con nuova forza e competenza, riuscendo a coinvolgere nuove eccellenze artigianali”, ha ricordato Federica Carosi (responsabile CNA Artistico e Tradizionale Macerata) che ha presentato i diversi artigiani presenti alla conferenza.

Le opere scelte quest’anno sono Cavalleria rusticana e Pagliacci, per le quali sono molte le imprese che hanno deciso di partecipare al progetto: i fabbri Stefano Bellesi e Massimiliano Lauri hanno realizzato l’elegante scenografia in ferro battuto del dittico verista; oltre 25 metri tra ringhiere, cancelli e balaustre, in perfetto stile liberty.

Nice e Square Srl, impresa di lavorazione del marmo che già lo scorso anno aveva partecipato al progetto “Marche nelle mani degli artigiani”, ha realizzato le preziose targhe di indicazione dei vari ingressi dell’Arena, utilizzando marmo bianco di Carrara, con lettere incise e numeri in mosaico di marmo nero, cerchi in marmo e smalti veneziani, foglia oro su vetro.

Di Chiara Rosa, storico cappellificio di Montappone, ha creato 15 sofisticate “pagliette” (cappelli in paglia) di diverse misure. Un soffio d’Arte di Rodica Cristina Roibu, decoratrice artistica ha realizzato la deliziosa decorazione delle scale in legno nell’allestimento di palcoscenico delle due opere di Mascagni e Leoncavallo. Donatella Fogante ha creato tazze in terracotta, protagoniste del famoso “brindisi” di Cavalleria rusticana, uno dei momenti più celebri dell’opera che narra le vicende di Turiddu, Santuzza e Lola. Infine Leonardo Argenti rinnova per il secondo anno il proprio impegno nel mondo della lirica realizzando uno Sferisterio d’argento in scala e in serie limitata acquistabile in Arena durante le notti d’opera.

Per il regista Alessandro Talevi una collaborazione preziosa, in virtù anche dello stile liberty della scenografia: “Il liberty è uno stile molto particolare, che richiede grande attenzione e perizia. Il contributo dei tanti artigiani è stato importantissimo perchè le loro opere sono veramente splendide e hanno valorizzato al meglio la scenografia.”

“L’opera per anni è stata una delle espressioni più pure della creatività italiana e il connubio con l’artigianato è sempre stato vivo, si pensi ai tanti teatri, mi viene in mente quello di Manaus, dove il contributo degli artigiani, spesso italiani, ha permesso di creare un luogo perfetto per mettere in scena i capolavori del melodrama” ha concluso il direttore artistico Francesco Micheli.

Una collaborazione veramente innovativa quella tra Sferisterio e CNA, ricca di valori artistici ed umani: la capacità del territorio marchigiano di fare sistema tra tutte le sue eccellenze è uno dei risultati più incredibili che questa partnership ha reso possibile.

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