Macerata, 10 agosto – Si è aperta e chiusa con i tutto esaurito della prima e dell’ultima rappresentazione della nuovissima Aida di Francesco Micheli e Julia Jones la 50° stagione lirica dello Sferisterio di Macerata. Il titolo dell’edizione 2014, “L’Opera è Donna”, ha trovato felice riscontro nelle prove di Julia Jones, Eun Sun Kim e Speranza Scappucci sul podio delle tre opere Aida, Tosca e Traviata, mentre si conferma il successo del Festival Off, il cartellone di eventi, conferenze, spettacoli e discussioni arricchito dalle rassegne Aperitivi Culturali, Pomeridiana, Fiori Musicali, Percorsi tattili, dal successo della mostra Esercizi di Memoria – ad oggi visitata da 13mila persone e prorogata al 31 agosto -, dalla gioiosa mobilitazione femminile sviluppata nei dibattiti reali e virtuali costruiti intorno all’hashtag #donneallopera, culminata nella “Festa per Anita” che ha celebrato Anita Cerquetti, e dalla collaborazione benefica con il Social Partner ActionAid. Infine, per il terzo anno la Notte dell’Opera ha trasformato le vie del centro di Macerata in un immenso palcoscenico dove una miriade di spettacoli ispirati a Aida di Verdi ha attirato oltre 50.000 persone.
L’entusiasmo, la gioia collettiva fisicamente avvertibili in questi 23 giorni di Festival restano documentati in cifre concretissime ed esse stesse spettacolari: la stagione 2014 è stata quella con media di paganti e presenze più alta dal 2004 – anno del rifacimento della nuova pianta della platea -, registrando dei tutti esauriti “veri” (Aida, La traviata), costruiti con pubblico pagante e non con omaggi. “L’incasso totale è stato di 1.188.000 euro – afferma il presidente dell’Associazione Arena Sferisterio, Romano Carancini -, con una media di incasso a serata di 103mila euro (era 90mila nel 2013 e 95mila nel 2012). Le presenze totali sono state 31.425, di cui 29.901 paganti e 1.524 omaggi”. Aggiungendo anche la serata del concerto di Renzo Arbore, il totale delle persone raggiunge quota 33.854.
Obiettivo raggiunto sul lato gratuità: gli ingressi gratuiti confermano la tendenza a play free slots at piggyslots.com scendere in percentuale, posizionandosi quest’anno al 4,85% (era il 5,43% nel 2013, 6,23% nel 2012, 12,22% nel 2011). La media degli spettatori paganti alle opere è stata di 2.191 a sera, contro i 1.924 del 2013 e i 1.885 del 2012.
“Quella del Cinquantesimo è stata la stagione dei record” ha ricordato il vicepresidente dell’Associazione Sferisterio, Antonio Pettinari. La recita de La traviata del 9 agosto ha segnato il record assoluto di incassi per un’opera allo Sferisterio: 122.134 euro. Ha battuto “se stessa” nella recita del 12 agosto 2012, quando l’incasso fu di 120.875 euro. Anche Tosca, il titolo relativamente meno richiesto, ha segnato una media di oltre 2.000 presenze a recita: un risultato in linea con le migliori serate delle stagioni passate.
Aida ha invece registrato il record di presenze, con 2439 spettatori nella recita del 10 agosto, superando i 2374 del 2009 della Traviata. Altro record, il numero di spettatori paganti, sempre per La traviata del 9 agosto con 2302 biglietti acquistati. Il precedente apparteneva alla Carmen di Dante Ferretti, del 5 agosto 2008 con 2181 spettatori paganti. Come negli ultimi anni, si conferma la tendenza di avere una crescita costante di pubblico nei fine settimana di agosto, tanto da raggiungere per la prima volta due sold out consecutivi nelle due ultime recite.
“Di grande importanza in questo quadro – ha ricordato il direttore artistico Francesco Micheli – lo straordinario aumento delle vendite e prenotazioni online, che rappresentano il 35% delle vendite complessive, con 6366 biglietti acquistati e circa 380mila euro di incasso”.
Si tratta di dati estremamente confortanti, anche in considerazione delle condizioni meteorologiche che hanno messo a repentaglio la riuscita di più di una serata, che collocano Macerata in vistosa controtendenza in un panorama di generale difficoltà delle istituzioni musicali nel rapporto con il pubblico. Lo sforzo di coinvolgimento della città e del territorio perseguito con tenacia ed entusiasmo dalla Direzione Artistica di Francesco Micheli ha contribuito a restituire allo Sferisterio ai maceratesi, facendone di nuovo un perno dell’identità collettiva ed aumentandone così anche la visibilità nazionale ed internazionale, come confermano le presenze a Macerata della stampa e di alcuni dei maggiori operatori europei del settore. “Voglio ricordare – dichiara il direttore dell’organizzazione tecnico-artistica, Luciano Messi – che questi risultati sono stai raggiunti con una grande gioco di squadra, fatta da 500 lavoratori, in prevalenza maceratesi e marchigiani, per un totale di 20mila giornate lavorative”.
Con queste premesse inizia da subito il lavoro per la stagione 2015, dal titolo “Nutrire l’anima”. Già annunciati i titoli: con Rigoletto si conclude la trilogia popolare inaugurata nel 2013 con Il trovatore e proseguita nel 2014 con La traviata. Segue il dittico “verista” costituito da Pagliacci di Ruggero Leoncavallo e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e conclude la stagione la ripresa della fortunatissima La bohème del 2013, con cui il regista Leo Muscato ottenne il Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana.