Si riaprono i cancelli dello Sferisterio per la seconda Anteprima Under30, consueto prologo rivolto ai giovani del Macerata Opera Festival. Il prorompente Otello di Paco Azorin lascia le luci del palcoscenico alla Norma sofisticata e di ineludibile delicatezza a firma dei registi Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi.
In scena il soprano uruguayano Maria Josè Siri è Norma, ruolo che debutta e che segna l’ingresso dell’artista sudamericana nel mondo del “Bel canto” dopo svariate interpretazioni verdiane e pucciniane; Rubens Pelizzari è un navigato e profondo Pollione, così come Sonia Ganassi è a suo agio nelle vesti di Adalgisa. Chiude il parterre Nicola Ulivieri basso di straordinaria intensità, che interpreta Oroveso. La produzione si completa con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, il coro lirico “Bellini”.
In buca d’orchestra dirige il giovanissimo Maestro Michele Gamba, venuto alla ribalta della cronaca per l’improvviso debutto al Teatro alla Scala ne I due foscari dello scorso febbraio. Gamba, allievo del Maestro Daniel Barenboim, presenta Norma quale opera fondamentale del bel canto, ma già sul crinale tra repertorio classico e romantico. A spunti melodici classicheggianti, si fonde un libretto con emozionanti slanci romantici in cui la chiave di volta per affrontare al meglio la partitura è sapersi equilibrare sul filo del rasoio tra le due anime del capolavoro di Bellini. Un’opera in cui emerge la grande dignità di Norma, eroina di prorompente potenza drammatica e raffinata sobrietà.
Al debutto allo Sferisterio, il giovane Maestro Gamba è probabilmente la figura più adatta per accogliere un pubblico di giovani amanti dell’opera e di studenti che hanno seguito nei mesi scolastici il progetto “Incontra l’opera”, l’attività di formazione che caratterizza il nuovo percorso del Macerata Opera Festival che, da quattro anni, promuove la conoscenza delle opere liriche e della storia del teatro attraverso i nuovi linguaggi.
Giovani a cui Gamba consiglia di approcciarsi al mondo della musica con grande spirito di dedizione e con passione, ma anche semplicità e serenità. “La musica aiuta a conoscere se stessi e le proprie emozioni; non bisogna commettere l’errore di farsi sopraffare da queste passioni. Dominare il fuoco che la musica infonde è il modo migliore per poi trasmetterlo vivo e ardente al pubblico”.