Lo Sferisterio: il monumento

Progettato dal giovane architetto Ireneo Aleandri, lo Sferisterio rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura Neoclassica. Inaugurato nel 1829, è finanziato dai Cento consorti, cittadini maceratesi benestanti che volevano una struttura per il gioco della palla col bracciale, sport in voga nella metà dell’Ottocento. L’edificio ospita anche spettacoli pubblici, come la celebrazione di feste, l’organizzazione di giostre, parate equestri, manifestazioni politiche e sportive, l’accoglienza di circhi equestri e cacce di tori.
L’armonia interna degli spazi, il colonnato neoclassico, l’alto muro rettilineo e la grande area aperta centrale suggeriscono nel 1921 una sfida ambiziosa.

Aida 1921

L'Aida del 1921

Il conte Pier Alberto Conti sogna di organizzare un’opera lirica a Macerata: l’Aida di Giuseppe Verdi. Lo Sferisterio viene rinnovato con la costruzione di un ampio palcoscenico e l’apertura di una porta centrale, ancora oggi utilizzata, sul maestoso muro. Il 27 luglio 1921, di fronte a 10mila persone, giunte da tutta Italia, va in scena la prima rappresentazione. È un grande successo, vissuto da circa 70mila persone nelle 17 serate di recite.
L’anno successivo si replica con La Gioconda di Ponchielli, ma questa nuova recita non riscuote il successo sperato e l’organizzazione di spettacoli lirici viene momentaneamente sospesa. L’unica parentesi, nel vuoto di quegli anni, è rappresentata dal memorabile concerto, tenutosi nel 1927, del tenore recanatese Beniamino Gigli, accompagnato dal maestro Amilcare Zanella.

Il Macerata Opera Festival

Soltanto nel 1967 riprende l’attività lirica allo Sferisterio, dopo l’interruzione dovuta alla Seconda Guerra Mondiale. Il teatro ha una importante ascesa anche grazie all’operato del marchigiano Carlo Perucci, indimenticato direttore artistico per i successivi ventotto anni. Nuovi allestimenti, un nuovo apparato illuminotecnico e l’apertura dei tre archi sullo sfondo del palcoscenico avviano un percorso ricco di successi, fino ai giorni nostri. Lo Sferisterio conta su quasi 2500 posti, 104 palchi, un palcoscenico di dimensioni imponenti e un’ottima acustica naturale, perfetta per l’opera lirica.
Dal 1967 richiama pubblico da tutto il mondo per l’unicità delle sue proposte artistiche e per il fascino del luogo.

Prestigiosi gli artisti che si sono esibiti sul palco, a partire da Mario Del Monaco che ha interpretato Otello, l’opera che ha riaperto lo Sferisterio. Tra gli altri Luciano Pavarotti, Katia Ricciarelli, Renato Bruson, Montserrat Caballé, Placido Domingo, Alfredo Kraus, Josè Carreras, Franco Corelli, Tito Gobbi, Sesto Bruscantini, Birgit Nilsson, Raina Kabaivanska, Leyla Gencer.

Hanno fatto la storia alcuni allestimenti come La bohéme di Ken Russell, nel 1984, la celebre Traviata degli Specchi del maestro Josef Svoboda, nel 1992, la Turandot ideata da Hugo De Ana, nel 1996.

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