Azzurra e travolgente, la Notte dell’Opera fa tappa a Macerata

A poco più di 24 ore dalla quinta edizione della Notte dell’Opera, prosegue il fermento in città per i preparativi dell’appuntamento più atteso del Festival OFF.

L’edizione 2016, che fa di Macerata ancora una volta la capitale dell’opera per una notte, è ispirata alle tinte azzurre del Mediterraneo: dagli addobbi in città all’abbigliamento di cantanti, artisti, negozianti, tutti sono invitati a vestirsi di azzurro in modo da “inondare” i vicoli del centro di una marea azzurra e festante. A partire dalle 19.30 le vie del centro si trasformano in un unico palcoscenico a cielo aperto, perfettamente allestito dall’Accademia delle Belle Arti, tra suoni, profumi e i sapori del Mediterraneo Medio Orientale, Europeo e Nord Africano.

Tantissimi gli appuntamenti che si snodano tra il Centro Storico, Corso Cairoli e Corso Cavour: 48 attività tra spettacoli d’arte, musica e danza; ben 8 diverse proposte per i più piccoli e numerose performance di bande musicali, frutto del fiorente rapporto con Anbima.

Il ritrovo in porto è alle 19.30 con il raduno monumento della Vittoria. Alle ore 20 si mollano gli ormeggi della sfilata che giunge fin alle mura dello Sferisterio sui suoni e ritmi della DJ Auretta Bloom. Alle 20.30 l’appuntamento con “Prima che svampino canto e bicchier”, da inizio alla serata

Alle 21.30 in Corso Cairoli, e alle 22.30 al Centro Storico, Maria Pilar Peréz Aspa è Medea la straniera in una piccola anticipazione dello spettacolo Medea – da Cherubini a Pasolini con la regia di Francesco Micheli che andrà in scena allo Sferisterio giovedì 11 agosto.

Maria Pilar Peréz Aspa, che torna a Macerata dopo esser già stata apprezzata per le sue performance in altre edizioni del Festival, attraverso letture tratte dalla Medea di Euripide e dal capolavoro di Hannah Arendt “Noi rifugiati”, darà un brevissimo assaggio dello spettacolo di giovedì 11 agosto, che vedrà invece la partecipazione di Alexandra Deshorties al debutto italiano e dell’attore Cesare Bocci e della stessa Peréz Aspa. Lo spettacolo, che mette in luce la figura di Medea, moglie, madre e migrante, è un’occasione anche di fare della beneficenza in favore del charity partner Medici Senza Frontiere e del progetto #milionidipassi.

Gran finale per la Notte dell’Opera previsto a mezzanotte con Del ditirambo spavaldo e strambo, beva con me, in piazza della Libertà con i tanti artisti impegnati per tutta la serata e il direttore artistico Francesco Micheli.

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Montale e Il trovatore per celebrare i 50 anni degli Xenia

Si è svolto ieri sera a “La Villa” nella località settempedana di Cesolo l’evento Il trovatore visto da Montale per celebrare i 50 anni dalla pubblicazione degli Xenia del poeta italiano a San Severino Marche. Hanno partecipato alla serata il direttore artistico Francesco Micheli, il direttore dei Teatri di San Severino Francesco Rapaccioni e Giovanna Zampa, figlia del celebre giornalista italiano Giorgio Zampa, amico stretto di Eugenio Montale.

La serata si è concentrata sulla figura del premio Nobel italiano come appassionato e critico di musica, riflettendo su quanto de Il trovatore si possa trovare nei componimenti poetici dedicati alla moglie Drusilla Tanzi, soprannominata amichevolmente “la Mosca”, morta nell’ottobre del ‘63. Gli Xenia pubblicati a San Severino sono una prima versione della famosa raccolta di poesie voluta da Montale per i suoi familiari e i suoi amici. Si tratta infatti di 14 brevi poesie dal tono colloquiale e quotidiano, che si prefigurano come un affettuoso canzoniere familiare, la più famosa delle quali è “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”.

«A noi settempedani fa effetto sentire che le parole di Montale siano state pubblicate qui a San Severino – dice Francesco Rapaccioni – ed è davvero interessante notare quanto melodramma ci sia nella poesia di Montale, tanto che alcuni passaggi di questo libro riprendono delle parti del libretto de Il trovatore».

Il direttore artistico Francesco Micheli ha spiegato al numeroso pubblico la storia di Azucena, Manrico, Leonora ed il Conte di Luna, facendo particolare attenzione a tutto ciò che non succede sul palcoscenico, ma che è il motivo scatenante di tutta la tragedia. Micheli ha poi letto la poesia “Timor di me” di Pier Paolo Pasolini, ispirata alla prima scena del quarto atto dell’opera: «Tanti capolavori che noi abbiamo nella nostra cultura sono basati sulla storia de Il trovatore, perché Verdi, benché abbia il sapore della morte in bocca in quel periodo, ha un bisogno, un anelito di vita che lo spinge ad andare avanti ed a guardare al futuro».

La serata si e poi conclusa con l’intervento di Giovanna Zampa, che ha condiviso con il pubblico i suoi ricordi di “zio Eugenio”con aneddoti della sua infanzia, e di Donella Bellabarba, erede della tipografia Bellabarba che 50 anni fa pubblicò la versione settempedana degli Xenia di Montale.

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I Mercoledì approdano con il secondo spettacolo

Secondo appuntamento con i Mercoledì del Festival OFF, i recital musical di alto livello artistico ad ingresso gratuito nella splendida cornice del Teatro Lauro Rossi. Gli spettacoli, che attraversano il Mediterraneo portando sul palco le sue musiche più particolari, sono organizzati grazie al contributo di Hera Comm, energy sponsor del Macerata Opera Festival.

Mercoledì 3 agosto, alle ore 21, va in scena in prima assoluta al teatro maceratese Mediterranea, Onde sonore, un viaggio armonico scritto da donne contemporanee per rileggere il mito nel Mediterraneo attuale e per raccontare l’anima di un femminile che, attraverso il nostro mare, ha saputo abbattere i confini della diffidenza tra culture. Si tratta di un melologo per voce e orchestra d’archi in quattro Approdi con un prologo ed un epilogo, realizzato con il contributo del Consiglio delle Donne del Comune di Macerata, scritto da Carla Magnan, Cinzia Pennesi, Carla Rebora e Roberta Vacca su un testo inedito dell’attrice e cantante Maria Letizia Gorga. L’esecuzione musicale è affidata all’Accademia della libellula, diretta da Cinzia Pennesi.

 

La musica di Carla Magna riflette sia le forme classiche che quelle barocche, fino a spingersi a vette più ardite, sperimentali, dove soffi pizzicanti e strutture graffianti si confondono alle melodie che occhieggiano inquiete tra le righe. Proficua e assolutamente originale è la sua collaborazione con Carla Rebora. Insieme hanno già scritto Hymnen (2004), sei immagini musicali per soprano, chitarra, pianoforte, violino e contrabbasso con testi tratti ed elaborati da Hymnen an die Nacht di Novalis e il corto d’opera L’aurea d’Amore per soprano, tenore e orchestra da camera, su libretto tratto dal romanzo Il copista di Marco Santagata. Entrambi i lavori hanno vinto il primo premio in concorsi internazionali con un ottimo successo di critica. Nel 2010 hanno trascritto Un Petit train de plaisir, suite per pianoforte a quattro mani dal balletto di Azio Corghi, tratto da i Péchées de vieillesse di Gioacchino Rossini per Ed. Casa Ricordi – Universal Music Publishing (Milano) e attualmente hanno unito al sodalizio artistico la collega Roberta Vacca. Cinzia Pennesi, nativa di Tolentino, dirige al Lauro Rossi dopo un’intensa attività concertistica in Italia, Germania, Austria, Spagna, Inghilterra, Grecia, Romania, Svizzera, Yugoslavia, Malta, Russia, Israele, Marocco, Sud America, Corea e New York. Maria Letizia Gorga invece arriva a Macerata dopo esser stata diretta da Vassiliev, De Simone, Albertazzi, Giordano e Paolo Sorrentino nel film Youth.

I recital dei Mercoledì sono ad ingresso gratuito ed è possibile prenotare su energia.sferisterio.it oppure nella biglietteria dello Sferisterio in piazza Mazzini. Al momento della prenotazione, è possibile fare una piccola donazione per i Medici Senza Frontiere, charity partner della 52° stagione lirica maceratese.

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Il Mediterraneo tinge di azzurro le strade di Macerata per la Notte dell’Opera

Giovedì 4 agosto le acque azzurre e fresche del Mediterraneo inondano le vie di Macerata per una nuova edizione de la Notte dell’Opera, l’appuntamento più atteso del Festival OFF.

L’evento, che fa di Macerata la vera capitale italiana dell’opera, quest’anno è ispirato alle tinte del Mediterraneo e l’azzurro è il colore degli addobbi in città e dell’abbigliamento di cantanti, artisti, negozianti con l’invito a tutti i partecipanti a unirsi alla parata colorata: a partire dalle 19.30 le vie del centro si trasformano in un unico palcoscenico a cielo aperto, perfettamente allestito dall’Accademia delle Belle Arti, tra suoni, profumi e i sapori del Mediterraneo Medio Orientale, Europeo e Nord Africano.

L’Assessore Stefania Monteverde, in apertura di conferenza stampa, ha voluto rimarcare come la Notte dell’Opera “sia un progetto di comunità, ed è proprio questa la sua qualità più forte. Un progetto che da ottobre ad agosto coinvolge la cittadinanza ed è sospinto da tre motori principali: il Comune, l’Associazione Sferisterio e le associazioni di commercianti”.

Il Centro storico, Corso Cairoli e Corso Cavour si animano di spettacoli musicali e di danza, giochi all’aperto per bambini e adulti, in attesa del gran finale in piazza della Libertà. Il format ideato dal direttore artistico Francesco Micheli, che ha fatto registrare in quattro anni oltre 200.000 presenze, giunge al quinto anno. Per Micheli “i cittadini devono sentire loro la Notte dell’Opera, una grande ritualità laica con cui mamma Opera esce dalla propria casa abituale per dialogare con la cittadinanza e le altre arti. Un’esperienza quasi rinascimentale in cui la città si appropria dei valori dello Sferisterio”.

La Notte dell’Opera è il modo migliore per celebrare la relazione viva e intensa tra il Festival e la sua città, tra l’opera e i cittadini maceratesi, veri protagonisti della festa a tema più affascinante d’Italia, coinvolti nella preparazione lungo l’intero arco dell’anno. Un’osmosi che crea un rito unico, un’atmosfera magica non rinvenibile altrove.

Il responsabile musicale per la Notte dell’Opera, Gianfranco Stortoni, ha sottolineato come “quest’anno l’obiettivo principale sia stato salvaguardare il risultato artistico; per farlo abbiamo realizzato sei palcoscenici autoportanti che permettono di tutelare le varie attività musicali e non in giro per la città. Inoltre questa edizione, grazie alla collaborazione con l’associazione Anbima, è particolarmente ricca di bande musicali, realtà che hanno avuto e hanno tutt’oggi un ruolo storico e di avvicinamento alla musica fondamentale”.

L’iniziativa è realizzata grazie all’impegno e alla collaborazione di Comune di Macerata, Accademia di Belle Arti, Commercianti del Centro Storico, di Corso Cairoli e di Corso Cavour, Associazione Cavour, Associazione Commercianti Centro Storico, Associazione Centro Commerciale Culturale Le Casette, personale e collaboratori tutti del Macerata Opera Festival e del Comune di Macerata e dell’Istituzione Macerata cultura biblioteca e musei. Con il contributo di Confcommercio Marche centrali e APM.

Paola Taddei, direttrice dell’Accademia Belle Arti Macerata, Francesco Pallotta, presidente APM e Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche Centrali, hanno espresso la loro soddisfazione per l’impegno profuso dalle loro realtà per la Notte dell’Opera che rappresenta ormai un lustro per la città.

Il sindaco Romano Carancini ha sottolineato come “la Notte dell’Opera è fondamentale per il successo di tutto il Festival in quanto rappresenta il viso della comunità; un’occasione unica per rimarcare la storia di un territorio profondamente impegnato nel sostegno dell’Opera”.

Ha chiuso la conferenza stampa il Sovrintendente Luciano Messi ringraziando tutti coloro che rendono possibile questo evento e sviscerando i dati di biglietteria del secondo weekend che vedono il Macerata Opera Festival ancora premiato dal pubblico con una Norma che ha fatto registrare 2219 paganti con un incasso di 113mila euro. Otello ha visto 2198 paganti ma un incasso superiore a quello di Norma che è addirittura il settimo da quando è stata realizzata l’attuale pianta. Infine Il trovatore che per la prima ha registrato 2160 paganti: una media di oltre 2000 paganti a recita per incassi superiori ai 110mila euro e, dopo due weekend, un totale di circa 11mila spettatori paganti.

Il Programma

Il ritrovo in porto è alle 19.30 con il raduno monumento della Vittoria. Alle ore 20 si mollano gli ormeggi della sfilata che giunge fin alle mura dello Sferisterio sui suoni e ritmi della DJ Auretta Bloom. Alle 20.30 l’appuntamento con “Prima che svampino canto e bicchier”, da inizio alla serata. Gran finale previsto a mezzanotte con “Del ditirambo spavaldo e strambo, beva con me”, in piazza della Libertà con i tanti artisti impegnati per tutta la serata e il direttore artistico Francesco Micheli.

Corso Cavour – Medio Oriente

In corso Cavour la serata parte alle 21 con “Danza del ventre”, dance show organizzato da Ya Banat Oriental e “Turku opera ed etnia” dell’Ensemble Carlo Marchionni. “La rotta del futuro” è il concerto lirico organizzato dagli studenti del Conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo, mentre Villaincanto propone il concerto “Street Carmen”. L’assocazione Anbima organizza un concerto bandistico dal nome “Golfo mistico”. I tre concerti concedono il bis alle 22.30. Alla stessa ora Francesco Micheli porta a Corso Cavour “Opera zumba ballabili dall’Otello”. Per tutta la serata trucchi e favole per i bambini con “Aladino e il genio della lampada” e letture per i più piccoli organizzate dalla libreria Del Monte “Racconti trasportati dal vento”.

Centro Storico – Europa

Anche dentro le mura lo spettacolo ha inizio alle 21 con attività per bambini, performance, danze e spettacoli musicali. Per i più piccoli tante le alternative: “Italia-Spagna Il trovatore football&opera”; “Le FaVoCeTTe, le fiabe dell’opera lirica”; “Un mare di giochi” organizzato da Ca’BARet; “Mediterraneo racconti di mare e viaggiatori”, il laboratorio di Macerata Musei; la mostra “La tua opera diventa pop-up” di Unimc e Fattoria didattica L’arcobaleno e “Storie e fiabe del Mediterraneo” di La Bottega del Libro.

Tra le performance, Luca Pellegrini presenta il libro “Il cuore sempre” alla Feltrinelli; la Croce Rossa Italiana presenta “Mediterraneo project humanity”, mentre la Coldiretti organizza il “Mercatino mediterraneo”. Tra le attività Opera car tuning e boy painting con “Desdemona: amore e inganno” e “Sea…true and fantasy”. “La pittura incontra l’opera” è organizzato da Arte, Lavori, Progetti, mentre la Confartigianato Benessere svolge “Trucco e parrucco open air, trucco e acconciatura in stile”. “Otello di Verdi a Venezia” è il video mapping che colora le vie del centro, mentre “Incisioni sotto l’azzurro” è la proposta di artigianato artistico. “Mediterraneo da assaggiare – show cooking & Salvadei Brass Band” è l’evento organizzato dalla Camera di Commercio Cif. A Palazzo Conventati “Quarter – cinema all’aperto”.

Danza “Kromospace” con il gruppo Incorporesano, che si somma ai tanti concerti: dal “Golfo mistico” al quintetto d’archi, piano e soprano “Il canto delle sirene”, passando per il concerto dei Pueri Cantores “Good days sunshine” e l’Experience Jazz Quarter con il loro “Mediterranean sun opera”. Il Tres Ensemble propone “Invocazioni e preghiere come vele nel mare – concerto con soprano, flauto, pianoforte e voce recitante”, mentre il Coro Sibilla si esibisce in “I suoni del Mediterraneo”. Leo Angeletti Jazz trio è “Opera in Jazz” si somma al Dj set “Il moro”. Alle 22.30 bis dei concerti e show con il dj set mediterraneo e Maria Pilar Perez Aspa è “Medea la straniera”. A mezzanotte il grande brindisi finale in piazza della Libertà con Francesco Micheli e gli artisti coinvolti nella serata.

Corso Cairoli – Nord Africa

Lungo corso Cairoli si parte alle ore 21 con il concerto d’opera per sintetizzatori “Electromiditerraneo” , il concerto lirico “Ariose vaghezze mediterranee” e  “Onde su onde – concerto per pianoforte e onde sonore” di Lamina Cantus. Alle 21.30 il direttore artistico Francesco Micheli porta l’opera zumba, e alla stessa ora Maria Pilar Perez Aspa è “Medea la straniera”. Alle 22.30 ritorna il concerto Lamina Cantus. Per tutta la serata il video mapping di Antica Proietteria e “Sei piccole fumerie di narghilè”.

Mostre, percorsi, conferenze

Alcuni degli eventi sono itineranti: il Coro lirico Vincenzo Bellini si esibisce alle 21 a corso Cavour, alle 22 a corso Cairoli e alle 23 nel centro storico; I Pistacoppi si esibiranno nell’”Opera folk”, mentre GUS girerà con “Riuso marching band”. Itinerante anche il Coro Equi-voci e il gruppo street dance “Ermitage visual and performing arts”.

Ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, aperti fino a mezzanotte, è possibile assistere alla mostra “6th continent”, mostra fotografica di Mattia Insolera. Aperti fino a mezzanotte il Teatro Lauro Rossi e la Biblioteca Comunale Mozzi-Borgetti. Possibile visitare infine lo Sferisterio, ultimo ingresso alle ore 23.30. Gratuito per chi veste d’azzurro.

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Martedì all’insegna di Enea e di Montale

Tornano domani 2 agosto i Martedì a Palazzo Buonaccorsi, grazie al sostegno di Macerata Musei e del Comune di Macerata. La giornata riserva anche una speciale serata dedicata a Il trovatore, a San Severino Marche.

Alle ore 18, si parte con i laboratori per bambini OperAttivaMente nel cortile di Palazzo Buonaccorsi, frutto della collaborazione con il corso di Psicologia dello Sviluppo dell’Università di Macerata, con la docente Paola Nicolini. Segue poi una merenda offerta da Coldiretti per i piccoli partecipanti.

Si prosegue, alle ore 21, con le letture di Enea Migrante, una serie di recital musicati alla scoperta del protagonista dell’Eneide, realizzati in collaborazione con Adriatico Mediterraneo Festival. L’autrice Isabella Carloni si concentra sulle figure emblematiche femminili di Virgilio con Il poema del furore: Didone e le altre. Ad accompagnare la scrittrice ci sono le percussioni del musicista Francesco Savoretti. Al termine del recital, sono organizzate visite guidate a Palazzo Buonaccorsi, nella cui sala dell’Eneide Ermitage visual and performing art’s presenta le installazioni coreografiche I corpi poetici, ideate e create da Paolo Londi.

Per celebrare i 50 anni dalla pubblicazione a San Severino degli Xenia, le poesie di Eugenio Montale dedicate alla moglie Drusilla Tanzi, il Festival organizza insieme ai Teatri di San Severino una serata dedicata al poeta italiano, premio Nobel per la letteratura nel 1975. L’evento evidenzia il collegamento tra Il trovatore e la raccolta di poesie, in una delle quali si parla del personaggio di Azucena, raccontando la passione musicale di Montale e la sua mediterraneità nella splendida cornice della settecentesca Villa Teloni, a Cesolo. Ad intrattenere il pubblico ci sono il direttore artistico Francesco Micheli, il direttore dei Teatri di San Severino Francesco Rapaccioni e Giovanna Zampa, figlia del celebre giornalista settempedano Giorgio Zampa, amico di Montale, che racconta uno “zio Eugenio” più quotidiano. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito.

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Il Trovatore visto da Montale

Il Trovatore visto da Montale a cinquant’anni dalla pubblicazione degli Xenia è il titolo della serata che i Teatri di Sanseverino, l’Associazione Archivio Storico Tipolitografia Bellabarba e il Macerata Opera Festival, nell’ambito della nuova stagione Teatri Aperti per Ferie e del Festival Off, propongono per domani (martedì 2 agosto), alle ore 21,30, nella residenza di charme La Villa, in località Cesolo. L’appuntamento, ad ingresso gratuito, ha come protagonisti il direttore artistico del Macerata Opera Festival, Francesco Micheli, quello dei Teatri di Sanseverino, Francesco Rapaccioni, e Giovanna Zampa, figlia dell’indimenticabile Giorgio Zampa, settempedano, giornalista e germanista, storico dell’arte e fondatore de Il Giornale Nuovo di Indro Montanelli oltre che direttore artistico del Teatro Stabile di Torino.

“Il tema scelto quest’anno per il Macerata Opera Festival – spiega Francesco Rapaccioni, che ha ideato la serata – è il Mediterraneo e una delle opere è Il trovatore che ha debuttato allo Sferisterio fra gli applausi del pubblico e delle critica. Uno degli Xenia, opera di Montale stampata a San Severino, fa riferimento ad Azucena, una delle protagoniste di questa lirica. Una donna ai margini della società, figlia di un artista e di un ribelle, prigioniera di un incubo terribile. Per un macabro scherzo della sorte diventa la madre del figlio dell’uomo che ha condannato sua madre al rogo, la madre del ragazzo che avrebbe voluto eliminare per vendicarsi. Di quel ragazzo che si trova senza alcuna colpa, se non l’essere figlio di suo padre, a sostituire il vero figlio della zingara. Una zingara, una persona fuori dalla società, appartenente ad un altro mondo, che le è fatalmente contro. Non vive che per compiere la vendetta, per riparare all’errore che ha compiuto nella smania di vendicarsi. E questo è solo un primo elemento che ha portato ad ideare la serata che ci farà parlare anche di Montale e del suo rapporto con San Severino. Montale c’entra molto anche con la lirica, visto che per quasi tutta la sua vita ha fatto il critico proprio di lirica per il Corriere della Sera. Peraltro in uno degli Xenia il poeta parla del Trovatore. Ma Montale è esso stesso Mediterraneo, tema del Macerata Opera Festival di quest’anno, viste le sue origini liguri. Sua è la raccolta poetica Ossi di Seppia che richiama proprio al mare. Mettendo insieme tutte queste cose ho proposto a Francesco Micheli questa idea che gli è subito piaciuta. Da qui è nata la serata che viene ospitata alla Villa di Cesolo nell’ambito di una delle iniziative per i 50 anni dalla pubblicazione degli Xenia”.

Nel programma della serata a Villa Teloni sono previsti gli interventi di Francesco Micheli che parla del Trovatore, di Francesco Rapaccioni che spiega il collegamento fra Montale, San Severino e Giorgio Zampa e, infine, di Giovanna Zampa, figlia di Giorgio Zampa, di cui Montale è stato padrino al battesimo. Lei lo chiamava, addirittura, “Zio Eugenio”, quando frequentava casa del papà.

Gli Xenia di Eugenio Montale, sono una raccolta di poesie scritte per Drusilla Tanzi, moglie del grande poeta ligure. L’opera, che richiama nel titolo i doni fatti all’ospite nell’antica Grecia, fu stampata a San Severino Marche nel 1966 dalla Tipografia Bellabarba. I maestri tipografi Narciso e Folco Bellabarba ebbero la commessa del libro da Montale in persona grazie all’amicizia che vedeva legato questi al professor Giorgio Zampa, settempedano, ideatore della Fondazione e del Premio Salimbeni.

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Maschere e sorveglianti

Maschere e sorveglianti

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Complesso di palcoscenico

Complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”

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I cori

I cori del Festival

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Orchestra Filarmonica Marchigiana

Orchestra Filarmonica Marchigiana

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