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Un trovatore di fuoco allo Sferisterio
Torna sul palco dello Sferisterio dal 31 luglio Il trovatore di Francisco Negrin, l’apprezzato allestimento “di fuoco” che ha inaugurato nel 2013 la “trilogia popolare” verdiana, proseguita negli anni successivi con La traviata degli specchi di Brockhaus e il Rigoletto pulp di Federico Grazzini.
L’allestimento concepito per la stagione dal titolo “Muri e divisioni” si riscopre fortemente attuale, alla luce delle divisioni e dei contrasti etnici e sociali su cui accende i riflettori la 52° stagione maceratese Mediterraneo. Spetta quindi al pluripremiato regista Francisco Negrin raccontare la storia dei due figli del Conte di Luna divisi nella culla dalla superstizione e dalla guerra. Autore di spettacolari produzioni in tutto il mondo Negrin, che vive a Barcellona ed è ospite frequente del Liceu e del Palau de les Artes di Valencia oltre che del Covent Garden e dei maggiori teatri americani, ha identificato nel fatale ripetersi dei comportamenti e delle sventure la trama profonda dell’opera di Verdi. Come nella tragedia greca i personaggi sono perseguitati dai fantasmi del passato che pretendono vendetta in uno scenario senza vie d’uscita, in cui la speranza di un futuro diverso che anima i giovani Leonora e Manrico è destinata a soccombere. Come voleva Verdi motore dell’azione è il personaggio di Azucena, posseduto dalle ombre vendicative della madre e del figlioletto perduti. “Come i fratelli Grimm – spiega Negrin – ho cercato di conciliare il lato cruento con la poesia, ispirandomi alla tragedia greca dominata dai temi della ripetizione e della vendetta”. La scenografia pensata da Louis Desiré accende lo Sferisterio di bagliori di fiamma.
Daniel Oren, bacchetta di fama mondiale e apprezzato allo Sferisterio nel lontano 1983 in Tosca con Monserrat Caballè, dirige l’Orchestra Regionale delle Marche nelle rappresentazioni del 31 luglio e 12 agosto, alternandosi sul podio con Francesco Ivan Ciampa per la recita del 6 agosto. Direttore del coro è il Maestro Carlo Morganti.
Sul palcoscenico due graditi ritorni, quello di Enkelejda Shkosa, l’Azucena che già ha incantato il pubblico dell’arena nel 2013, e quello di Anna Pirozzi (Leonora) che torna dopo esser stata la scorsa estate protagonista del dittico verista Cavalleria rusticana/Pagliacci. Anche per Marco Caria, Il Conte di Luna, si tratta di un ritorno dopo Tonio nei Pagliacci di Talevi. La voce di Piero Pretti invece sarà protagonista nel ruolo di Manrico; il basso Alessandro Spina, di recente alla Scala sotto la direzione di Chailly ne La fanciulla del West, è Ferrando.
Lo Sferisterio ricorda quattro edizioni de Il trovatore: La prima, nel 1971 con la regia di Beppe De Tomasi e la direzione Nino Verchi, è illuminata dalla Leonora di Rita Orlandi Malaspina. Nel 1977 i giovani amanti sono Carlo Bergonzi e Katia Ricciarelli in uno spettacolo di Roberto Laganà, sul podio Maurizio Rinaldi. Anton Guadagno dirige Lando Bartolini e Hayashi Yasuko nella versione di Tito Serebrinski nel 1986: la zingara è Fiorenza Cossotto, Luna Giorgio Zancanaro. Infine, nel 1990, Enrico Job concepisce una grata aggettante dal muro dello Sferisterio sotto la quale cantano Maria Dragoni, Emil Ivanov, Elisabetta Fiorillo diretti da Gustav Kuhn.
Gli appuntamenti del Festival OFF
La prima dell’opera di Verdi è preceduta da una serie di eventi del Festival OFF nei luoghi storici della città.
Si comincia alle ore 12 con gli Aperitivi Culturali nei locali degli Antichi Forni. Ospiti dell’incontro intitolato Luna, amore, fratelli sono la giornalista Carla Moreni del “Sole 24 Ore”e il regista franco-spagnolo de Il trovatore. Negrín e Moreni discutono sull’allestimento che debutta in serata per spiegare ed evidenziare nel miglior modo possibile le inquietudini che muovono i personaggi verdiani, facendo particolare attenzione alla gitana Azucena. A seguito della conferenza, viene offerto un rinfresco grazie ai locali della zona maceratese.
Alle ore 17, invece, proseguono a sbocciare nel parco di Villa Cozza i Fiori musicali, recital di arie belcantistiche che fanno da preludio allo spettacolo in Arena. La manifestazione è organizzata da Cesarina Compagnoni in collaborazione con il conservatorio Pergolesi di Fermo.
Il Festival OFF procede nel pomeriggio di domenica con i brindisi in musica Capitane d’Impresa alla Civica Enoteca Maceratese. Ospite dell’evento Lorenzo Natali e le imprenditrici del settore Green Ecnomy.
Il cortile municipale in Piazza Mazzini si riempie delle musiche della Biscaglia, alle ore 19, grazie a Pomeridiana. Per immergersi meglio nelle atmosfere de Il trovatore, il recital del Ljos Duo – composto da Lucia Galli (arpa) e Federica Torbidoni (flauto) – ci porta nella terra basca con musiche tipiche del luogo. Ad accompagnare il pubblico con letture di prosa e poesia relativa alla regione spagnola, c’è la voce dell’attrice Roberta Sarti.
Festa dell’Opera al Castello della Rancia
È una grande Festa dell’Opera quella che il Macerata Opera Festival porta al Castello della Rancia di Tolentino, lunedì 1 agosto, alle 21.15. Per una notte lo Sferisterio si sposta in uno dei luoghi simbolo della città di Tolentino e lo fa con le regine indiscusse delle tre opere in cartellone: le voci femminili impegnate nei ruoli principali dei tre titoli in cartellone, Otello, Norma eIl trovatore, dopo il successo tributato dal pubblico alle loro esibizioni in Arena nei giorni scorsi.
Protagoniste della serata, accompagnate al pianoforte da Simone Savina, sono infatti Maria Josè Siri, applauditissima Norma nello spettacolo di Ugo Giacomazzi e Luigi di Gangi, Anna Pirozzi, straordinaria Leonora ne Il trovatoredi Negrin, Sonia Ganassi, al fianco di Maria Josè Siri come Adalgisa, Enkelejda Shkosa, già apprezzata come Azucena allo Sferisterio e la giovane e promettente Chiara Isotton. L’appuntamento, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale di Tolentino, è un nuovo tassello del grande progetto del Macerata Opera Festival di divulgazione e diffusione della cultura operistica sul territorio e di partecipazione cittadina.
A condurre lo spettacolo è il direttore artistico Francesco Micheli che guida il pubblico in un viaggio nel mondo dell’opera e del teatro, con una formula innovativa che ha conquistato il grande pubblico della TV, da Sky Classica a Rai 1, in cui racconta le trame, svela i personaggi, mette in luce la loro personalità, rendendoli vivi, attuali, ancora più affascinanti. Un lavoro multidisciplinare, in cui si alternano arie e concertanti dalle opere, proiezioni video, estratti da film, ma anche brani pop, da Vasco Rossi ai Pink Floyd, per una esperienza unica, con la quale il direttore artistico si appresta a sorprendere il pubblico accompagnato da alcune delle voci più belle del panorama musicale internazionali: un’occasione imperdibile per appassionarsi all’Opera attraverso l’ascolto delle sue protagoniste.
Ingresso a 10 euro. Per info e prenotazioni: Pro loco TCT – Piazza della Libertà (Tolentino) 0733/972937.
Curi e Otello, gli stranieri a Macerata
Il secondo weekend del Festival continua con i suoi eventi. Si prosegue sabato 30 luglio con conferenze e concerti prima della replica di Otello che ha aperto gli spettacoli di questa stagione.
Alle ore 12, arriva agli Aperitivi Culturali Umberto Curi con l’incontro dal titolo “Lo straniero”. II filosofo, che alla figura dello straniero ha dedicato uno dei suoi più fortunati lavori, analizza le relazioni tra i protagonisti dei titoli in cartellone al fine di verificare se esiste un modo univoco di affrontare il loro essere stranieri nella società dei loro tempi, considerando che Otello è un moro e Desdemona una nobildonna veneziana, Manrico è uno “zingaro” e Leonora una dama di corte, Norma è una sacerdotessa druida e Pollione un proconsole romano. Non mancano poi riferimenti ai problemi di integrazione del nostro Mediterraneo. L’incontro è seguito da un piccolo rinfresco, sempre nei locali degli Antichi Forni, offerto dai locali del centro storico.
Nel parco di Villa Cozza, alle ore 17, sbocciano i Fiori Musicali, recital delle arie più celebri del belcanto, curato da Cesarina Compagnoni in collaborazione con il conservatorio Pergolesi di Fermo. La manifestazione è volta ad animare la placida atmosfera del parco prime delle recite, in modo da tracciare un percorso di note che guidi il pubblico nell’abbraccio dell’Arena.
Dopo una prima di grandissimo successo, Otello torna allo Sferisterio per la sua seconda recita. Lo spettacolo ideato da Paco Azorín vede grandi voci nel cast, come il tenore Stuart Neill e il soprano Jessica Nuccio che hanno entrambi debuttato nei ruoli di Otello e della sua sposa Desdemona la scorsa settimana, riscuotendo plausi dalla critica. A completare il cast ci sono Roberto Frontali nei panni di Jago, Tamta Tarieli in quelli di Emilia, mentre Davide Giusti è Cassio.
Amici all’Opera
Da quest’anno gli Amici dello Sferisterio non sono solo spettatori dell’Opera!
Norma e OFF, al via il secondo weekend del Festival
Dopo il weekend di apertura del Festival, arriva il secondo fine settimana del Festival OFF a coronare gli eventi che durante questi giorni hanno animato Piazza Vittorio Veneto, Palazzo Buonaccorsi e il Teatro Lauro Rossi, grazie alla preziosa collaborazione di Macerata Musei. Oggi torna in città l’appuntamento con gli Aperitivi Culturali e l’incontro musicale di Fiori musicali.
Alle ore 12, il direttore della Sagra Musicale Umbra (la più antica rassegna musicale italiana) Alberto Batisti ci aiuta a capire tutte le suggestioni musicali e vocali di Norma attraverso un ascolto guidato dell’opera. L’incontro è preceduto dall’inaugurazione dell’allestimento degli Antichi Forni realizzato da Matteo Catani dell’Accademia di Belle Arti di Macerata.
Alle ore 17, Fiori musicali porta nel parco di Villa Cozza le arie più celebri del belcanto per guidare il pubblico verso lo spettacolo in serata. La manifestazione, curata da Cesarina Compagnoni, si ripete alla stessa ora nelle giornate di sabato e domenica prima delle recite con nuove arie.
Alle ore 21 si riaprono i cancelli dello Sferisterio per la seconda rappresentazione di Norma, il capolavoro di Vincenzo Bellini diretto dal Maestro Michele Gamba per la regia del duo Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi. In scena il soprano uruguayano Maria Josè Siri, Rubens Pelizzari, Nicola Ulivieri, Sonia Ganassi. Esecuzione musicale affidata all’Orchestra Filarmonica Marchigiana, al Coro lirico “V. Bellini” e al complesso di palcoscenico “Salvadei”.
Oriente, la 53ma stagione 2017
Turandot, Madama Butterfly e Aida: dalle acque azzurre e profonde del Mediterraneo, lo Sferisterio volge lo sguardo verso le seducenti magie dell’Oriente, fil rouge della 53^ stagione lirica, in scena dal 21 luglio al 14 agosto 2017. Lo Sferisterio segue le orme di Li Madou, padre Matteo Ricci, il gesuita che partì da Macerata alla volta dell’estremo oriente. Si conclude con la stagione 2017 il triennio “Mappe dell’anima”, iniziato con Nutrire l’Anima nell’anno di Expo e proseguito con Mediterraneo.
Tra le novità assolute della prossima stagione c’è sicuramente il debutto del duo registico Stefano Ricci e Gianni Forte nel Teatro d’opera con la nuova produzione di Turandot che inaugura il Festival. Ricci/Forte, duo di registi contemporanei tra i più apprezzati per il loro stile estremo e innovativo, provocatorio ma necessario, con il quale portano in scena un sentimento di solitudine e di rifiuto proprio di una intera generazione. Registi di ricerca, Ricci e Forte hanno la capacità di raccontare i drammi più strazianti del nostro essere con lavori che celano un appassionato amore per l’umanità e i suoi sentimenti. A dirigere l’Orchestra Filarmonica Marchigiana è Piergiorgio Morandi.
Dalla Cina al Giappone con Madama Butterfly: il secondo nuovo allestimento in programma e coprodotto con il Teatro Massimo Palermo, realizzato dal regista Nicola Berloffa, al debutto a Macerata con la direzione di Massimo Zanetti.
L’Egitto, storicamente porta tra oriente e occidente, è la terza tappa del viaggio con l’Aida metatemporale di Francesco Micheli, ripresa dello spettacolo realizzato in occasione del cinquantenario in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna, che vede il ritorno di Riccardo Frizza sul podio dello Sferisterio.
Charity partner della stagione 2017 è Anffas, l’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale. L’Anffas, fondata nel 1958, opera sull’intero territorio nazionale e conta più 14.000 soci suddivisi nelle oltre 160 associazioni locali che garantiscono quotidianamente servizi e supporto ad oltre 30.000 persone con disabilità e loro genitori e familiari. Già in occasione dello spettacolo Medea, in programma giovedì 11 agosto allo Sferisterio, l’attore Cesare Bocci, protagonista dello spettacolo e testimonial Anffas, riceverà da Medici senza frontiere il passaggio del testimone, nel segno della continuità d’azione sociale che lo Sferisterio intraprende da ormai 3 anni.
È già possibile prenotare i biglietti per la prossima stagione presso la Biglietteria dei Teatri.
Anteprime Under30, Il trovatore di fuoco ritorna sul palco dello Sferisterio
Terza e ultima Anteprima Under30 della stagione che propone al pubblico giovanile Il trovatore di fuoco di Francisco Negrin, l’apprezzato allestimento del regista spagnolo che debuttò allo Sferisterio nel 2013.
In buca d’orchestra Daniel Oren, bacchetta di fama mondiale e apprezzato allo Sferisterio nel lontano 1983 in Tosca con Monserrat Caballè, dirige l’Orchestra Regionale delle Marche.
In scena il soprano napoletano Anna Pirozzi è Leonora, ruolo che ha interpretato di recente alla Royal Opera House di Londra. Per la Pirozzi, artista ormai di fama internazionale, si tratta di un ritorno dopo essersi esibita lo scorso anno allo Sferisterio nel dittico verista Cavalleria rusticana/Pagliacci.
Al suo fianco, nei panni del Conte di luna, Marco Caria, baritono sardo apprezzato nel 2015 in Pagliacci nel personaggio di Tonio, e Enkelejda Shkosa, l’Azucena che già ha incantato il pubblico dell’arena nel 2013. La voce di Piero Pretti invece è protagonista nel ruolo di Manrico; il basso Alessandro Spina, di recente alla Scala sotto la direzione di Chailly ne La fanciulla del West, è Ferrando.
L’allestimento concepito per la stagione dal titolo “Muri e divisioni” si riscopre fortemente attuale, alla luce delle divisioni e dei contrasti etnici e sociali su cui accende i riflettori la 52° stagione maceratese Mediterraneo. Spetta quindi al pluripremiato regista Francisco Negrin raccontare la storia dei due figli del Conte di Luna divisi nella culla dalla superstizione e dalla guerra. “Come i fratelli Grimm – spiega Negrin – ho cercato di conciliare il lato cruento con la poesia, ispirandomi alla tragedia greca dominata dai temi della ripetizione e della vendetta”. La scenografia pensata da Louis Desiré accende lo Sferisterio di bagliori di fiamma.
