MACERATA 27/07/12 – Dopo la prima di domenica scorsa, interrotta dalla pioggia a 20 minuti dalla fine, oggi torna la Carmen sul palco dello Sferisterio. L’opera, per la regia di Serena Sinigaglia, terza regista donna nella storia dell’arena maceratese, è interpretata, fra gli altri da Veronica Simeoni (Carmen) e Roberto Aronica (Don José). Come sempre la giornata viene scandita dagli appuntamenti gratuiti del Festival Off che coinvolgono tutta la città. Il primo è quello con gli Aperitivi Culturali alle 12 agli Antichi forni. Il titolo di questo incontro è “I Pueri all’opera”, presenti anche quest’anno con il coro delle voci bianche nella messa in scena di Carmen e La Bohème, rappresentano ormai da oltre cinquant’anni una realtà molto significativa nel nostro panorama storico – artistico – culturale. L’evento vede protagonisti Gianluca Paolucci, Fabrizio Battistelli e Giacomo Canullo. Alle ore 17.30, “In mostra prima dell’opera”, visita guidata con la curatrice Francesca Coltrinari e il direttore artistico Francesco Micheli, all’esposizione di palazzo Buonaccorsi “Violetta, Carmen, Mimì. Percorsi al femminile dallo Sferisterio ai Musei civici di Macerata”, a cui è possibile partecipare fino a domenica 29 luglio. Alle 19 torna l’appuntamento con Pomeridiana che domani si concentra sulla figura di Don José insieme all’Orchestra di archi dell’Accademia Musicale di Ancona e alle letture di David Quintili, nella cornice del cortile Municipale.
La Carmen di Sinigaglia in scena dopo la pioggia di domenica
Studenti all’Opera, boom di presenze in arena
MACERATA 22/07/12 – Il nuovo percorso di avvicinamento all’opera rivolto agli studenti e avviato dal direttore artistico Francesco Micheli e dall’Associazione Arena Sferisterio sta dando i suoi effetti. Incoraggiante il dato, che proviene dal botteghino, di biglietti venduti ai ragazzi e alle ragazze delle scuole della provincia di Macerata, compresi i due Atenei e l’Accademia delle Belle Arti.
Il dato finale conta 1100 presenze tra prenotazioni dei gruppi scolastici alle recite e partecipazione alle prove generali. Lo scorso anno, che fino ad ora era stato il migliore in termini di risultati, le prenotazioni da parte dei gruppi scolastici erano state 680, mentre l’accesso per gli studenti alle prove generali non era previsto. L’incremento del dato complessivo 2012 su quello 2011 è pertanto del 61,8%. Durante l’anno scolastico, dodici scuole medie superiori e i due atenei universitari della provincia hanno incontrato il direttore artistico che ha presentato loro le storie, ancora attuali, delle tre opere in cartellone, racconti che parlano di giovani alle prese con grandi passioni e sentimenti profondi, seguendo la traccia eterna della musica. Dall’Istituto d’Arte “Cantalamessa” all’IPSIA “Corridoni”, dal Liceo Scientifico “Galilei” all’Istituto Tecnico Commerciale “Gentili” solo a Macerata. Poi il Liceo Linguistico e Scientifico “Gentili” di San Ginesio, l’Istituto Tecnico Industriale “Divini” di San Severino, l’ITC “Antinori” di Camerino, il Professionale “Rosa” di Sarnano e quello per i servizi commerciali e turistici “Bonifazi” di Recanati, quindi il Liceo Classico “Leopardi” di Recanati e due scuole di Tolentino: il “Filelfo” e l’IPIA “Frau”. Hanno organizzato serate di presentazione della stagione lirica 2012 (“Il vostro futuro, una grande opera” e “Unifestival”) anche i due atenei, l’Università di Camerino e l’Università di Macerata, sempre ponendo l’accento sui nuovi linguaggi che contaminano e sono contaminati dall’opera lirica. E a proposito di contaminazioni, domani (lunedì 23 luglio) la stagione lirica esce dallo Sferisterio e approda al teatro Feronia di San Severino Marche per lo spettacolo “Opera Pop: da Verdi a Mina”. Appuntamento alle 21 con Micheli e tre musicisti della FORM, la Fondazione Orchestra Regionale delle Marche: Meri Piersanti al pianoforte, Antonio Coloccia al violoncello e Giannina Guazzaroni al violino. Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, è una narrazione alla scoperta dei segreti dei titoli in cartellone: tre opere, tre eroine che rappresentano “la tragica meravigliosa condizione dell’essere giovani”.
Cari Amici dello Sferisterio
siamo al giro di boa. Sono passati due fine settimana molto intensi. La stagione lirica sta riscuotendo successo di pubblico e di critiche, e il Festival Off sorprende per le numerose proposte culturali, dai giochi musicali per bambini ai concerti in teatro. Leggi tutto
Gli appuntamenti allo Sferisterio ripartono giovedì 2 agosto con una grande serata di musica in omaggio a Mario Del Monaco, a trenta anni dalla sua scomparsa. Biglietti a partire da 10 euro. Leggi tutto
Scopri il cartellone del Macerata Opera Festival
Domani al via il Macerata Opera Festival
Si apre domani (venerdì 20 luglio) con la celebre “Traviata degli specchi” la 48° stagione del Macerata Opera Festival. Lo storico allestimento con la regia da Henning Brockhaus è ripreso in omaggio al grande scenografo Josef Svoboda scomparso dieci anni fa, cui la stagione è dedicata, e introduce il tema di quest’anno che è “Allievi e maestri”. Per i due nuovi allestimenti del 2012 il neodirettore artistico Francesco Micheli ha scelto due nomi emergenti del teatro italiano: Leo Muscato firma La bohème e Serena Sinigaglia Carmen.
I numeri
Rinnovare e mescolare i linguaggi, rivolgersi a un nuovo pubblico, coinvolgere la città e il territorio sono stati i primi impegni da direttore artistico di Francesco Micheli. E i primi dati presentati da Romano Carancini, presidente dell’Associazione Sferisterio e sindaco di Macerata, sono confortanti. Le prevendite hanno superato i 10.000 biglietti, gli studenti aderiscono all’iniziativa di apertura delle prove (circa 350 presenze alle due prove generali) e le le realtà istituzionali e produttive guardano con rinnovato interesse alla Stagione Lirica. Quarantatrè aziende e 8 Comuni hanno sostenuto la stagione.
Le anteprime
Il Festival è di fatto già cominciato: per diverse settimane Francesco Micheli ha dialogato con gli studenti delle scuole e università di Macerata per il ciclo “Incontra l’Opera” presentando il programma della stagione; e sempre Micheli lunedì 16 luglio ha presentato una conversazione pubblica al Teatro Lauro Rossi con i premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, che avevano appena ricevuto dal sindaco Romano Carancini la cittadinanza onoraria.
Il Festival Off
L’attenzione ai giovani e in generale al nuovo pubblico la principale novità di questa stagione: il Festival Off che investirà la città con concerti, incontri e mostre. Per i più piccoli Micheli ha progettato un Flauto magico tascabile (7 agosto), gli adolescenti sono invitati agli appuntamenti di Opera Pop (dal 22 luglio). Alla musica antica è dedicato Nuvole Barocche diretto da Marco Mencoboni (25 luglio) mentre il primo agosto va in scena l’omaggio a Stefano Scodanibbio, a cura della Rassegna di Nuova Musica. Proseguono per il settimo anno gli Aperitivi Culturali (dal 20 luglio) in cui i temi della stagione lirica si intrecciano con la letteratura, la scienza e la filosofia: tra gli ospiti di quest’anno Angelo Foletto, Enrico Girardi, Carla Moreni, Giuseppe Scaraffia.
Un intero piano del sontuoso Palazzo Buonaccorsi è stato aperto per la prima volta al pubblico per accogliere la mostra “Violetta, Mimì, Carmen – Percorsi al femminile dallo Sferisterio ai Musei civici di Macerata ”, che avrà un’appendice nel palazzo della Prefettura, usualmente chiuso al pubblico.
Nel programma “Off” spiccano tre serate straordinarie: il 26, in collaborazione con Civitanova Danza, Trittico Novecento con Roberto Bolle; il 2 agosto Serata di stelle per Mario Del Monaco, una gala promosso da Giancarlo Del Monaco con Fiorenza Cedolins e Daniela Dessì, e il 9 agosto il la Notte dell’Opera che riempirà di musica il centro storico di Macerata.
La serata per Mario Del Monaco
Il 2 agosto lo Sferisterio ricorda il trentennale della scomparsa del leggendario tenore Mario Del Monaco con un gala cui prenderanno parte alcune delle voci più acclamate sui palcoscenici operistici internazionali. Macerata ha un legame particolare con Mario del Monaco, che fu tra i protagonisti della nascita della stagione lirica dello Sferisterio con un trionfale Otello di Verdi nel 1967.
Cinque soprani (tra cui Daniela Dessì e Fiorenza Cedolins), otto tenori (tra cui Roberto Aronica, la giovane stella emergente Jorge De Leon, Aquiles Machado e Vladimir Galouzine), il basso Roberto Scandiuzzi, il mezzosoprano Anna Malavasi e il baritono Marco Di Felice hanno voluto partecipare gratuitamente a questa serata straordinaria ideata e curata da Giancarlo Del Monaco, figlio del grande tenore. Gianluca Martinenghi dirigerà la FORM, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana in una scelta di arie del grande repertorio italiano.
Il regista Leo Muscato: vi racconto la mia Bohème
Aderire all’opera originale, riuscendo nello stesso tempo a coinvolgere lo spettatore in una lettura nuova, capace di stupirlo, anche se conosce perfettamente la famosa storia dei bohèmien e di Mimì, da La Bohème di Giacomo Puccini. Il regista Leo Muscato usa un artificio, mira ad un pubblico nuovo e rimanda tutti allo Sferisterio. Per un finale forte, e a sorpresa.
Dai primi bozzetti de La Bohème si vedono i Fab Four in uno scenario decisamente beat. Cosa ne sarà dell’opera di Giacomo Puccini?
L’idea di fondo è quella di aderire alla qualità della vicinanza tra opera e spettatore, proprio come ha fatto lo stesso Puccini quando ha scritto La Bohème. L’ha ambientata nella Parigi di quarant’anni prima della messa in scena, per spettatori che ricordavano da vicino quell’epoca appena trascorsa. Un’epoca, quella della Francia del 1830, cruciale e carica di tensioni, caratterizzata da stravolgimenti politici e culturali. C’erano le barricate e i movimenti dei giovani che venivano dalla campagna con la voglia di sovvertire il potere costituito. Per rimanere molto vicini a questa idea, abbiamo deciso di non ambientare La Bohème in un’epoca così lontana, ma in un momento come quello delle rivolte studentesche della Parigi a cavallo tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70, caratterizzata dallo stesso fervore culturale e rivoluzionario, con piazze stravolte e altrettanto cariche di tensioni contrapposte.
E quale prevede sarà la reazione del pubblico a questo duplice sfasamento temporale?
La mission del Macerata Opera Festival è quella di parlare ad un pubblico nuovo, più giovane, più aperto ai nuovi linguaggi. Ne La Bohèeme che portiamo in scena viene ricostruito un immaginario, con costumi, azioni e ambientazioni, che parlano ai ragazzi di oggi, i quali da un lato possono rivedersi nelle storie dei giovani bohemien rappresentati sul palco dello Sferisterio, e dall’altra rivedere in scena ciò che hanno sentito dai racconti dei loro genitori, visto che è raccontato uno spaccato della generazione precedente. Una generazione che ha vissuto la più grande rivoluzione del ‘900, purtroppo miseramente fallita per mano degli stessi rivoluzionari, molti dei quali hanno ceduto il passo a quella vita borghese che criticavano aspramente, mentre gli altri hanno virato verso la violenza becera della lotta armata. Una cosa tengo comunque a precisarla: questa lettura politica non toglie niente alla vicenda che viene raccontata da Puccini, dal momento che viene solo contestualizzazione in un’epoca diversa.
Come sarà rappresentata sul palco dello Sferisterio questa Boheme sessantottina?
L’opera prevede quattro quadri. Nel primo, i quattro protagonisti, presumibilmente studenti, sono nel loro loft, dove vivono in una condizione economica disagiata, ma molto fervida dal punto di vista culturale. Il secondo atto si svolge invece in una tipica discoteca anni ’70, molto colorata e molto bizzarra. Qui i ragazzi mangiano qualcosa ai tavoli, si baciano in un clima di grande promiscuità, e di libertà artistica e culturale. Questo atto è molto connotato dal punto di vista dei costumi e degli ambienti. Le capigliature bizzarre dei protagonisti, i loro abiti coloratissimi e fiorati, l’interno della discoteca, tutto curato nel minimo dettaglio per restituire allo spettatore quel clima, quel modo di essere molto spregiudicato. Da qui al terzo atto il clima cambia, e si entra nel vivo della contestazione giovanile, che marchia in modo importante questo spettacolo. Elemento centrale diventa il grande muro dello Sferisterio. Qui operai e studenti si mescolano e protestano contro i padroni, impostando un discorso politico contro le brutture della vita in fabbrica, contro la tossicità dei gas che vi si respirano, e che sono responsabili del male di Mimì. Si vedrà una fabbrica occupata, operai in un capannello, poliziotti in tenuta antisommossa, san pietrini a testimoniare lo scontro in atto. Immagini belle di quello che fu il maggio parigino. Infine il quarto atto, il momento dei saluti che racconta il passaggio dalla gioventù alla maturità per questi ragazzi. Sono stati cacciati da Benoit, fanno un trasloco tra scatoloni, e giunge loro la notizia che Mimì sta male. E qui il colpo di scena, molto forte e altrettanto fedele allo spirito dell’opera di Giacomo Puccini. Ma lo lasciamo allo spettatore che verrà allo Sferisterio il 21 e 27 luglio e il 5 e 10 agosto.
Lei viene dal teatro di prosa, come ha affrontato l’opera lirica, e quale scenario si prefigura per il futuro della lirica in Italia?
Ho affrontato questa rappresentazione operistica con lo stesso approccio con il quale studio per la prosa. Ho studiato l’ambientazione del 1830 parigino, erano anni di fuoco, con la monarchia che cedeva il passo alla repubblica. Non ci sono tracce nell’opera di questo. Per cui l’unico obiettivo che avevo io come regista era raccontare questa come fosse un’opera nuova, anche se la sua storia, la sua trama è nota a tutti. E come catalizzare l’attenzione, come stupire lo spettatore con le cose che vengono raccontate? E soprattutto come coinvolgere quel pubblico di ventenni, venticinquenni, vitale per questo mondo? Micheli si è rivolto a registi che hanno come obiettivo di parlare un linguaggio fresco e non convenzionale. È una sfida che abbiamo accettato, con progetti belli e complessi, e soprattutto non costosi. Perchè un’altra delle prerogative che ci mipone quest’epoca è di razionalizzare risorse economiche. E’ un’altra sfida che accettiamo, perchè sappiamo che nell’essenza possa essere la necessità di fare questo mestiere.
Sponsor Macerata Opera Festival: obiettivo raggiunto
MACERATA 17/07/12 – “Abbiamo raggiunto il primo obiettivo”. E‘ raggiante il presidente dell’Associazione Arena Sferisterio e sindaco di Macerata Romano Carancini quando afferma il traguardo dei 250mila euro raccolti grazie agli sponsor. “Questo dato ci dà la conferma che nonostante il periodo oggettivo di crisi economica – prosegue – , le aziende del territorio investono ancora nella cultura. Il primo ringraziamento va agli imprenditori che hanno scelto di stare al nostro fianco in questo nuovo percorso”. Quarantatrè imprese e otto Comuni del maceratese hanno offerto il loro sostegno alla stagione lirica 2012 firmata dal nuovo direttore artistico Francesco Micheli.
Main sponsor del Macerata Opera Festival è Banca Marche, mentre come major partner si riconfermano Gabrielli e Apm. La novità dell’anno è il Festival Off ed il suo main sponsor: F.lli Simonetti. Proprio il Festival Off evidenzia quanto il privato sia interessato a progetti forti e innovativi. La rassegna che accompagna la stagione lirica e che animerà la città dal 20 luglio al 12 agosto attraverso mostre, spettacoli, concerti, reading lungo le vie del centro è quasi completamente finanziata dai privati. La stagione lirica, sostenuta da Ministero per i Beni e le attività culturali, Regione Marche, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, Camera di Commercio Macerata, Società Civile dello Sferisterio, vede anche la presenza di Clementoni, UniCredit, Cofely, Romcaffè, Val di Chienti S.C.p.A, Confindustria Macerata, Rainbow, Orim, IFI – Informazioni Finanziarie Immobiliari. Supporter sono Paci, Tombolini, EFI, AON, Cosmari, Eurosuole s.p.a., Dinamica, Plados, Contram, Poltrona Frau, Nuova Simonelli. Official car offerte da ViaVai s.p.a, mentre media partner è Classica. I fornitori tecnici sono Borgo Paglianetto, Kitch&n Art, FBT, Med Store, Ètv Macerata, Specchiopiuma, Pellegrini Garden; mentre i partner tecnici sono UniMC, UniCam, e-Lios e Task. Si aggiungono anche gli ordini professionali (Confartigianato imprese di Macerata, CNA, Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Macerata, Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Macerata, ODCEC, Ordine degli Avvocati di Macerata) e otto Comuni (Camerino, Porto Recanati, Corridonia, Recanati, Monte San Giusto, Pioraco, Tolentino, Urbisaglia). Le buone notizie arrivano anche sul fronte del botteghino. Dopo i dati parziali del 30 giugno scorso, in cui era stata annunciata la vendita di 7847 biglietti (+4,21% rispetto al 2011), i primi 15 giorni di luglio registrano ulteriori vendite di 2000 unità che lasciano ben sperare per il proseguo della stagione.
Domani l’apertura del Festival con Dante Ferretti
Macerata sta concludendo i preparativi per il Ferretti – Lo Schiavo Day, per accogliere con entusiasmo uno tra i suoi più illustri cittadini, Dante Ferretti, e la sua consorte, nonché collaboratrice storica nel lavoro scenografico, Francesca Lo Schiavo. La celebre coppia di scenografi, infatti, più volte premi Oscar, il prossimo 16 luglio, saranno i protagonisti indiscussi di due appuntamenti d’eccezione organizzati in loro onore dall’Amministrazione comunale e dall’Associazione Sferisterio.
Il tributo della città ai coniugi Ferretti – Lo Schiavo inizierà alle ore 19 quando la seduta del Consiglio comunale verrà interrotta per conferire ai due artisti la cittadinanza onoraria. “L’elevato riconoscimento è un tributo alle persone e alla loro carriera – afferma il sindaco Romano Carancini – per le loro grandi capacità artistiche che li hanno portati sulla vetta più alta del mondo cinematografico. A Dante Ferretti e a Francesca Lo Schiavo attribuiamo questo riconoscimento anche per il loro essere ambasciatori nel mondo della nostra città”.
Nel corso della cerimonia in Municipio il sindaco Romano Carancini consegnerà ai coniugi Ferretti una pergamena con le motivazioni dell’onorificenza e con l’attestazione del primo cittadino che, in esecuzione della volontà del Consiglio Comunale, conferisce la cittadinanza onoraria.
In serata, alle 21.30, sarà il teatro Lauro Rossi ad ospitare lo scenografo tre volte premio Oscar Dante Ferretti, insieme alla moglie Francesca Lo Schiavo, per la serata di apertura del Macerata Opera Festival.Insieme a loro il direttore artistico Francesco Micheli per ripercorrere la carriera di due scenografi a partire dai maestri e dai registi con i quali ha collaborato Ferretti: Pier Paolo Pasolini, Marco Bellocchio, Elio Petri, Luigi Comencini, Ettore Scola, Franco Zeffirelli, fino a Federico Fellini, maestro anche di Francesca Lo Schiavo.
Proprio allo Sferisterio Dante Ferretti ha fatto il suo debutto alla regia lirica, il 25 luglio 2008, portando in scena Carmen, opera che quest’anno viene riproposta con la direzione di Serena Sinigaglia, seconda donna nella storia dell’arena a ricoprire questo ruolo. In quella regia del 2008, Ferretti ha ambientato la storia nella Spagna franchista degli anni ’30, e le scene e i costumi, molto austeri, sono ispirati ai film di grandi maestri del cinema come Rossellini e De Sica.
Il tema del Macerata Opera Festival, “Allievi e Maestri” sarà sviluppato attraverso contributi video che ripercorrono i vari passaggi della carriera e i più grandi successi del duo Ferretti-Lo Schiavo. La serata è ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria presso la biglietteria dei teatri. Info allo 0733/230735.




