Il tema principale d i questa creazione è il potere. Opera Guitta infatti, oltre ad essere un omaggio appassionato e delirante alle grandi arie d’opera, da Donizetti a Mozart, da Rossini a Verdi, mette inscena una vendita di schiavi.
La situazione drammatica viene annunciata prima dell’inizio dello spettacolo: un cartello rivela ai passanti che si svolgerà una vendita di schiavi e per buona parte dello spettacolo la finzione viene portata avanti, arrivando a chiedere ai presenti di fare un’offerta.
Grazie a questo espediente, la relazione fra i personaggi sulla scena porta la tematica dei rapporti di potere fino alle estreme conseguenze, fino alla forma più estrema di potere: la
vessazione.
Questa situazione genera un grande effetto comico che la clowneria da secoli utilizza, mettendo in relazione i suoi archetipi: l’Augusto, il Bianco, il Monsieur Loyal, il Contro-Augusto. Ma il potere e la possessività esercitati dalla venditrice di schiavi portano anche a una situazione drammatica che genera una serie di riflessioni che spesso il pubblico confida agli attori al termine dello spettacolo. L’immedesimazione tipica del gioco teatrale gioca un ruolo fondamentale in queste riflessioni.
Infine, la rivalità scatenata dalla venditrice fra la soprano e il musicista, porta a un crescendo di giochi di virtuosismo, sorprese, acrobazie fino all’esplosione del can-can finale.