MOF23 Settimana inaugurale della 59esima edizione allo Sferisterio

Giovedì 20 luglio si comincia con una delle due nuove produzioni operistiche di quest’anno Carmen con la direzione di Donato Renzetti e la regia di Daniele Menghini

Venerdì 21 luglio Lucia Off di e con Francesco Micheli al Teatro Lauro Rossi

Sabato 22 luglio il grande ritorno della Traviata degli specchi, allestimento record e simbolo della città di Macerata nel mondo, con la direzione di Domenico Longo e la regia di Henning Brockhaus

Anteprime giovani e Aperitivi culturali

Tutto pronto per la settimana inaugurale della 59esima edizione del Macerata Opera Festival 2023, secondo festival firmato dal direttore artistico Paolo Pinamonti e primo del nuovo sovrintendente Flavio Cavalli. Una stagione operistica incentrata sul mito della seduzione: dalla fragilità di Lucia di Lammermoor – fatta sposa suo malgrado e per questo costretta a un gesto estremo – al mito eterno di Carmen uccisa per le sue scelte, all’ostinata voglia di vivere di Violetta Valèry nella Traviata, che rinuncia all’amore per amore e che da quasi due secoli si scontra contro ogni perbenismo. Accanto alle tre opere in programma, non mancano la danza, il cinema e la sinfonica e alcuni appuntamenti al Teatro Lauro Rossi.

Si inizia giovedì 20 luglio (ore 12) con il primo appuntamento degli Aperitivi culturali curati da Cinzia Maroni per l’Associazione Sferisterio Cultura, nella sede tradizionale degli “Antichi forni” (piaggia della Torre): Tu es le diable, Carmen? dedicato al titolo operistico inaugurale della stagione. A parlarne il direttore Donato Renzetti, il regista Daniele Menghini insieme al drammaturgo Davide Carnevali. Quindi alle ore 21 allo Sferisterio il debutto della prima nuova produzione di quest’anno Carmen di Georges Bizet, l’opera più rappresentata al mondo, che torna in scena a Macerata in un nuovo allestimento firmato da Daniele Menghini e con la drammaturgia di Davide Carnevali. Le scene sono di Davide Signorini, i costumi di Nika Campisi, le coreografie di Virginia Spallarossa, le luci di Gianni Bertoli e la drammaturgia dell’immagine di Martin Verdross. Questo nuovo team creativo immagina un’ambientazione che omaggia l’immenso muro dell’arena maceratese che diventa parte integrande della scenografia, per una messa in scena incendiaria e fortemente ricca di simboli. Le maschere della Commedia dell’arte, ludiche e infernali, contaminano la scena e il mondo che viene raccontato durante lo spettacolo: ciò che resta di una Plaza de Toros, è il teatro di sangue di una tragedia che inizia sempre per gioco. È il gioco dell’amore e della seduzione di Carmen, che come il toro, danza in una lotta per la libertà. Sul podio il direttore musicale del festival Donato Renzetti, interpreti vocali Ketevan Kemoklidze (Carmen), Ragaa Eldin (Don José), Fabrizio Beggi (Escamillo), Roberta Mantegna (Micaëla), Armando Gabba (Le Dancaïre), Saverio Fiore (Le Remendado), Paolo Ingrasciotta (Moralès), Andrea Concetti (Zuniga), Francesca Benitez (Frasquita), Alessandra Della Croce (Mercédès), Andrea Pistolesi (Un bohémien), Tina Chikvinidze (Une marchande) e l’attrice Valentina Picello. In buca la FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana, e ancor il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” diretto da Martino Faggiani, i Pueri Cantores “Zamberletti” diretti da Gian Luca Paolucci e la Banda Salvadei. Per gli Under30 e per coloro che hanno partecipato al progetto “Lo Sferisterio a scuola” è riservata una anteprima martedì 18 luglio.

Si prosegue con il secondo Aperitivo culturale venerdì 21 luglio (ore 12) dal titolo Sospiri ardenti, amare lacrime, le parole moderne di Lucia. L’incontro, con la giornalista Carla Moreni e il regista ed ex direttore artistico del Macerata Opera Festival Francesco Micheli, è dedicato a Lucia Off spettacolo originale tra musica, parole e immagini, che andrà in scena alle ore 21 al Teatro Lauro Rossi come grande introduzione all’opera Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti che sarà allo Sferisterio ad agosto. Francesco Micheli – dal 2014 direttore artistico e ideatore del festival Donizetti Opera –racconta la tragica storia d’amore di lucia ed Edgardi e le sue metafore senza tempo, svelandone i segreti anche a chi non è appassionato d’opera, con l’aiuto delle note di Donizetti e alcuni contributi video che fanno scoprire la profondità dell’opera e la sua forza espressiva ancora oggi attuale.

Sabato 22 luglio (ore 12) terzo Aperitivo culturale con gli autori televisivi e giornalisti Alessandro Garramone e Annalisa Reggi che parleranno del rapporto tra Uomini e donne in tutte le opere in programma. Alle ore 21 allo Sferisterio il debutto della seconda opera in programma quest’anno: La traviata di Giuseppe Verdi nello storico allestimento “degli specchi” di Josef Svoboda con la regia di Henning Brockhaus e i costumi di Giancarlo Colis, quest’anno diretta dalla bacchetta di Domenico Longo. Le coreografie sono di Valentina Escobar, le luci di Henning Brockhaus e Fabrizio Gobbi. Lo spettacolo più rappresentativo e iconico delle produzioni allo Sferisterio compie 31 anni dalla sua prima esecuzione del 1992 e, ad oggi, vanta un record di 10 edizioni a Macerata e 40 riallestimenti in Italia e all’estero come Beijing, Seoul, Nagoya, Melbourne, Palm Beach, Baltimore, Muscat, Istanbul, Lubiana, Toulon, Astana e Valencia. Nel ruolo della protagonista Violetta Valéry una delle più apprezzate interpreti di oggi, il soprano Nino Machaidze, con Anthony Ciaramitaro (Alfredo) giovane tenore emergente che sta conquistando le platee dei teatri di tutto il mondo, e Roberto de Candia (Giorgio Germont). Completano il cast Mariangela Marini (Flora Bervoix), Silvia Giannetti (Annina), Carmine Riccio (Gastone), Alberto Petricca (Il barone Douphol), Stefano Marchisio (Il marchese d’Obigny), Gaetano Triscari (Il dottor Grenvil), Alessandro Pucci (Giuseppe), Gianni Paci (Un domestico di Flora), Gianluca Ercoli (Un commissionario). In buca la FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana, e ancor il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” diretto da Martino Faggiani,” e la Banda Salvadei. Per gli Under30 e per coloro che hanno partecipato al progetto “Lo Sferisterio a scuola” è riservata una anteprima mercoledì 19 luglio. Le successive repliche in programma sono domenica 30 luglio, sabato 5 e domenica 13 agosto.

Si chiude la prima settimana festivaliera domenica 23 luglio con l’Aperitivo culturale (ore 12) Caccia al toro realizzato in collaborazione con il FAI e che coinvolgerà un ospite ricorrente della rassegna, il giornalista e saggista Andrea Panzavolta insieme a Giuseppe Rivetti (capo delegazione FAI Macerata, oltre che componente del CDA dell’Associazione Arena Sferisterio e docente dell’Università di Macerata). Quindi alle 21 allo Sferisterio in scena la seconda recita di Carmen, le cui ulteriori due repliche sono in programma venerdì 28 luglio e domenica 6 agosto.

Il Macerata Opera Festival è realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio con Comune e la Provincia di Macerata, il Ministero della Cultura, Regione Marche, Società Civile dello Sferisterio, Camera di Commercio Marche e un gruppo di privati fra cui il Banco Marchigiano (Major Sponsor), APM e Sardellini costruzioni (Top Sponsor), i Cento mecenati, privati, imprese e associazioni che sostengono il festival tramite Art Bonus, memori di coloro che fondarono l’edificio monumentale nel 1829.

Segue il calendario degli appuntamenti della prima settimana del Macerata Opera Festival 2023

martedì 18 luglio ore 21 (Arena Sferisterio) Anteprima Carmen

mercoledì 19 luglio ore 21 (Arena Sferisterio) Anteprima La traviata

giovedì 20 luglio ore 12 (Antichi forni) Aperitivi Culturali Davide Carnevali, Daniele Menghini, Donato Renzetti Tu es le diable, Carmen?
giovedì 20 luglio ore 21 (Arena Sferisterio) Carmen

venerdì 21 luglio ore 12 (Antichi forni) Aperitivi Culturali Francesco Micheli, Carla Moreni Sospiri ardenti, amare lacrime, le parole moderne di Lucia
venerdì 21 luglio ore 21 (Teatro Lauro Rossi) Lucia Off

sabato 22 luglio ore 12 (Antichi forni) Aperitivi Culturali Alessandro Garramone Annalisa Reggi Uomini e donne
sabato 22 luglio ore 21 (Arena Sferisterio) La traviata

domenica 23 luglio ore 12 (Antichi forni) Aperitivi culturali Andrea Panzavolta Giuseppe Rivetti Caccia al toro (In collaborazione con il FAI)
domenica 23 luglio ore 21 (Arena Sferisterio) Carmen

INFO e BIGLIETTERIA
La vendita dei biglietti è attiva online sul sito sferisterio.it e presso la biglietteria a Macerata in Piazza Mazzini 10 (martedì-sabato ore 10-13 e 16:30-19:30) tel. 0733 230735 boxoffice@sferisterio.it.

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MOF23 Si apre con la nuova produzione di Carmen con la regia di Daniele Menghini e la direzione musicale di Donato Renzetti

Protagonista Ketevan Kemoklidze con Ragaa Eldin, Fabrizio Beggi e Roberta Mantegna

Macerata, Arena Sferisterio 20, 23 e 28 luglio, 6 agosto ore 21

Un’arena dismessa inglobata nel muro dello Sferisterio, l’odore acre del sangue di un toro vinto dopo la corrida, un mondo ai margini che si nutre della “Karnem” dello stesso toro, le cui regole sono l’anticonformismo e l’anarchia, simboleggiate dalle maschere della Commedia dell’arte, ludiche e infernali: nasce da questi spunti la nuova produzione di Carmen, capolavoro di Georges Bizet che inaugura l’edizione numero 59 del Macerata Opera Festival giovedì 20 luglio alle ore 21 allo Sferisterio con la regia di Daniele Menghini in collaborazione con il drammaturgo Davide Carnevali; le scene sono di Davide Signorini, i costumi di Nika Campisi, le coreografie di Virginia Spallarossa, le luci di Gianni Bertoli e la drammaturgia dell’immagine di Martin Verdross.
Sul podio il direttore musicale del festival Donato Renzetti, interpreti vocali Ketevan Kemoklidze (Carmen), Ragaa Eldin (Don José), Fabrizio Beggi (Escamillo), Roberta Mantegna (Micaëla), Armando Gabba (Le Dancaïre), Saverio Fiore (Le Remendado), Paolo Ingrasciotta (Moralès), Andrea Concetti (Zuniga), Francesca Benitez (Frasquita), Alessandra Della Croce (Mercédès), Andrea Pistolesi (Un bohémien), Tina Chikvinidze (Une marchande) e l’attrice Valentina Picello. In buca la FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana, e ancor il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” diretto da Martino Faggiani, i Pueri Cantores “Zamberletti” diretti da Gian Luca Paolucci e la Banda Salvadei. Le repliche, sempre alle ore 21, sono in programma domenica 23 e venerdì 28 luglio, quindi domenica 6 agosto. Per gli Under30 e per coloro che hanno partecipato al progetto “Lo Sferisterio a scuola” è riservata una anteprima martedì 18 luglio.

Carmen, opera che annovera varie versioni tra cui scegliere, andrà in scena a Macerata in quella di Ernest Guiraud, amico e collega di Bizet morto poco dopo il debutto, cioè in francese ma con i parlati dell’originale trasformati in recitativi cantati. Una scelta che il direttore Donato Renzetti fa derivare in parte dall’essere all’aperto: «l’equilibrio fonico garantito dai recitativi accompagnati dall’orchestra è senza dubbio preferibile al divario netto ed evidente causato dai parlati. In Carmen poi, la musica vive l’esperienza dell’attimo: leggera nei passaggi di danza (le canzoni di Carmen, il mirabile quintetto), leggerissima nel corteggiamento (l’aria del fiore), sfarzosa nei momenti pubblici legati alla festa e alla corrida, drammatica nella conclusione. Ma sempre senza strafare: e questo vale sopratutto per noi interpreti».

Negli studi preliminari alla creazione del progetto, il regista Daniele Menghini – origini spoletine, poco più che trentenne e con nel suo bagaglio il successo per Il barbiere di Siviglia nel 2022 sempre allo Sferisterio – ha individuato una connessione impensata tra Carmen e lo Sferisterio: «Ho scoperto che fino agli anni Trenta del Novecento lo Sferisterio accoglieva la corrida. In origine, parlo dell’Ottocento, quando Macerata faceva parte dello Stato pontificio, lo spettacolo consisteva nella “giostra dei tori”, una lotta tra tori e cani, senza intervento dell’uomo. Erano manifestazioni legate al carnevale, uno sfogo offerto al popolo. Più tardi è invalso il modello importato dalla Spagna». E nella tauromachia c’è il legame «tra l’opera e lo spazio che la accoglie, un’arena abbandonata, cadente, ricoperta e circondata di sabbia ed erbacce, con una carcassa di toro sul palcoscenico vegliata da Arlecchino. Il toro e la donna, soggetti connessi dalla comune appartenenza al mondo naturale, sono contraddistinti da un’energia infera, oscura (sia Carmen sia il toro hanno gli occhi neri), e sono rappresentanti del rimosso sociale, rientrano nella categoria del “diverso”, dell’escluso. La donna e l’animale come offerte sacrificali nel ciclo eterno della natura. Una lettura archetipica che sonda le radici del profondo. Un modo per guardare a Carmen senza schiacciarsi sui riferimenti all’attualità (il femminicidio, tra tutti). Il mondo degli zingari, dei contrabbandieri è il mondo del disordine, dell’istintuale, fin del bestiale. Don José è, invece, un rappresentante dell’ordine malgré soi: nella novella di Mérimée si è arruolato nei dragoni sotto falso nome perché, durante una rissa, ha ucciso un uomo; la caserma è diventata per lui un rifugio, ma la sua vera natura, impulsiva sanguigna, gli chiede conto ogni minuto di ciò che ha fatto, e l’energia demoniaca sprigionata da Carmen lo mette in uno stato di pericolo costante. Micaela è la portatrice sana del genere “opera”, è il porto sicuro da cui José (e noi con lui) mano a mano si allontana. Escamillo sta a metà tra i due mondi: è portato in trionfo dai rappresentanti dell’ordine come dagli emarginati, e siccome si trova intimamente coinvolto nel rito sacrificale del toro partecipa di un’energia che possiamo definire “dionisiaca”. È molto più vicino alla dimensione istintuale (quindi a Carmen) di Don José».

Sul legame Carmen-Sferisterio ha lavorato anche il drammaturgo Davide Carnevali – docente della Scuola “Paolo Grassi” di Milano, artista residente al Piccolo Teatro, autore pluripremiato in Europa e considerato tra i più interessanti del panorama teatrale di oggi – che spiega come l’arena maceratese «nella sua natura doppia e ambigua, è il luogo ideale per la Carmen. Un edificio nato per ospitare il gioco del pallone con il bracciale, convertito in teatro. Uno spazio ludico-sportivo che diviene luogo riservato alla rappresentazione e all’osservazione – perché questo è, etimologicamente, un “teatro”: un “osservatorio”. Il luogo privilegiato di quell’atto intellettuale che lo sguardo compie, posandosi sulle persone e sulle cose, per inquadrarle e com-prenderle. Da un lato, dunque, la dimensione festiva; dall’altro, contrapposta, quella culturale. Da un lato l’istinto; dall’altro la ragione. Il dionisiaco e l’apollineo. Il disordine e l’ordine. La vitalità nella sua espressione più libera, contro lo sguardo che la vorrebbe controllare».

La giornata di giovedì 20 luglio si aprirà alle ore 12 con il primo appuntamento della rassegna Aperitivi Culturali, organizzati dall’Associazione Sferisterio Cultura e curati da Cinzia Maroni. Il titolo dell’incontro è Tu es le diable, Carmen? Con il direttore Donato Renzetti, il regista Daniele Menghini e il drammaturgo Davide Carnevali. L’appuntamento avrà luogo nella sede tradizionale degli “Antichi forni” (piaggia della Torre) lungo le scalette che collegano piazza Mazzini e piazza della Libertà.

Il Macerata Opera Festival è realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio con Comune e la Provincia di Macerata, il Ministero della Cultura, Regione Marche, Società Civile dello Sferisterio, Camera di Commercio Marche e un gruppo di privati fra cui il Banco Marchigiano (Major Sponsor), APM e Sardellini costruzioni (Top Sponsor), i Cento mecenati, privati, imprese e associazioni che sostengono il festival tramite Art Bonus, memori di coloro che fondarono l’edificio monumentale nel 1829.

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MOF23 Tornano gli Aperitivi culturali agli Antichi Forni

Dal 20 luglio al 13 agosto nella sede storica sulle scalette ripartono gli Aperitivi culturali organizzati dall’Associazione Sferisterio Cultura e curati da Cinzia Maroni

Non poteva mancare, parallela al programma della 59esima edizione del Macerata Opera Festival 2023, la rassegna collaterale più “storica”: ritornano infatti gli attesi Aperitivi culturali nei weekend degli spettacoli operistici. Anche quest’anno il filo conduttore nasce dai temi sottesi al programma e comprende momenti di riflessione e approfondimento legati ai vari spettacoli: dalle tre opere, alla musica sinfonica sino agli appuntamenti di danza. Come sempre sono organizzati dall’Associazione Sferisterio Cultura e curati da Cinzia Maroni nella sede tradizionale degli “Antichi forni” (piaggia della Torre) lungo le scalette che collegano piazza Mazzini e piazza della Libertà.

«Gli Aperitivi culturali – racconta Cinzia Maroni – rappresentano un piccolo festival nel festival, una vetrina culturale capace di coinvolgere tutta la città e il pubblico anche straniero che viene all’opera. Quest’anno con 14 appuntamenti si parlerà non solo delle tre opere in cartellone ma anche del Requiem e degli spettacoli di danza e di cinema, in programma allo Sferisterio e al Lauro Rossi. Come tutti gli anni l’appuntamento è a mezzogiorno agli Antichi Forni dove intellettuali di ogni tipo (scrittori, filosofi, artisti, musicologi, giornalisti, avvocati, ecc.) racconteranno il melodramma e il mondo della musica e della danza a partire dalle proprie competenze, realizzando così conversazioni nuove e originali. Gli incontri saranno corredati da video, letture, brani musicali e saranno sempre seguiti da un aperitivo “vero e proprio” offerto dai locali del centro storico: il pubblico avrà così la possibilità di confrontarsi con i relatori e con gli altri partecipanti davanti ad un buon bicchiere di vino e gustando le specialità del territorio. Una formula che si è rivelata sempre vincente e che riesce a coinvolgere sia gli appassionati d’opera che scoprono l’opera da altri punti di vista, sia coloro che sono attirati da argomenti “altri “ rispetto alla musica. Il nostro slogan è sempre quello: “chi sa solo d’opera non sa niente d’opera”».

Primo appuntamento giovedì 20 luglio (ore 12), dal titolo Tu es le diable, Carmen? dedicato al titolo operistico inaugurale Carmen di Georges Bizet. A parlarne il direttore Donato Renzetti, il regista Daniele Menghini insieme a Davide Carnevali che ha curato la drammaturgia del nuovo allestimento.
Si prosegue con il secondo appuntamento venerdì 21 luglio (ore 12) dal titolo Sospiri ardenti, amare lacrime, le parole moderne di Lucia. L’incontro, con la giornalista Carla Moreni e il regista ed ex direttore artistico del Macerata Opera Festival Francesco Micheli, è dedicato a Lucia Off che andrà in scena lo stesso giorno alle ore 21 al Teatro Lauro Rossi.
Sabato 22 luglio (ore 12) gli autori televisivi e giornalisti Alessandro Garramone e Annalisa Reggi parleranno del rapporto tra Uomini e donne in tutte le opere in programma.
Il quarto Aperitivo culturale Caccia al toro, domenica 23 luglio (ore 12), sarà realizzato in collaborazione con il FAI e coinvolgerà un ospite ricorrente della rassegna, il giornalista e saggista Andrea Panzavolta insieme a Giuseppe Rivetti (capo delegazione FAI Macerata, oltre che componente del CDA dell’Associazione Arena Sferisterio e docente dell’Università di Macerata).

La seconda settimana di programmazione si apre giovedì 27 luglio (ore 12) con un appuntamento dedicato alla danza e in coincidenza con il balletto Don Juan in scena la sera allo Sferisterio alle ore 21: Edipo danza con Don Juan con la giornalista del «Corriere della sera» e critica di danza Valeria Crippa, il coreografo Johan Inger e il direttore artistico della Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto Gigi Cristoforetti.
L’ospite di venerdì 28 luglio (ore 12) è la filosofa Ilaria Gaspari, collaboratrice della Scuola Holden; il titolo del suo incontro è Il figlio della Carmen con un intervento musicale dei Pueri Cantores.
Sabato 29 luglio (ore 12) I sepolcri senza pace. Verdi e la Messa da Requiem: lo storico della musica Alberto Batisti è impegnato con una riflessione sulla celebre pagina sinfonica di Verdi dedicata alla morte di Alessandro Manzoni, in occasione del 150esimo dalla sua morte.
Il mese di luglio si chiude domenica 30 (ore 12) con Antonella Calcaterra, avvocato del foro di Milano, criminologa, esperta in diritto penitenziario in Pazzia…in tribunale: dai manicomi criminali alle REMS. Come gli anni scorsi, questo incontro è accreditato ai fini della formazione forense.

L’appuntamento di venerdì 4 agosto (ore 12) sarà con il direttore artistico del Macerata Opera Festival Paolo Pinamonti, invitato a tenere l’incontro Carmen spagnola dedicato allo spettacolo Carmen Danza in scena la sera alle 21 allo Sferisterio. Ad intervenire Eugenia Eiriz, Maria Esteve Gades e Gilberto Santini di Civitanova Danza.
Sabato 5 agosto (ore 12) protagonista dell’incontro Lucia, Violetta e… Lucia sarà il saggista Filippo La Porta.
Domenica 6 agosto chiude la penultima settimana festivaliera Madame Bovary all’opera con la critica letteraria Giulia Ciarapica.

L’ultimo weekend di incontri si apre venerdì 11 agosto (ore 12) con la presenza del produttore cinematografico Stefano Monti e di Paolo Pinamonti per parlare in La tragédie de Carmen delle trasposizioni cinematografiche di Carmen.
Invece sabato 12 agosto (ore 12) l’incontro sarà dedicato al capolavoro donizettiano che debutta lo stesso giorno alle 21 allo Sferisterio: Lucia di Lammermoor: la nascita del Romanticismo coinvolgerà il direttore Francesco Ivan Ciampa, il regista Jean Louis Grinda e il critico musicale Alberto Mattioli.
Chiude la rassegna degli Aperitivi Culturali, domenica 13 agosto (ore 12), È tardi con Eduardo Savarese, magistrato e scrittore.

Tutti gli appuntamenti saranno corredati da video clip (a cura di Riccardo Minnucci) e da letture affidate a Gabriela Lampa, essendo la contaminazione tra generi la cifra costante degli Aperitivi Culturali. Non mancherà il tradizionale brindisi al termine di ogni conversazione, in cui vengono presentati produttori, ristoratori e operatori del territorio e dei prodotti locali.

I dettagli su sferisteriocultura.it e su sferisterio.it.
Ingresso gratuito sino ad esaurimento posti.

Il Macerata Opera Festival è realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio con Comune di Macerata, Provincia di Macerata, Ministero della Cultura, Regione Marche e grazie a un gruppo di privati fra cui il Banco Marchigiano come Major Sponsor. Un ringraziamento particolare ai Cento Mecenati che sostengono attraverso Art Bonus l’attività del festival.

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MOF23 Una serata alla Tenuta Muròla dedicata a Cento Mecenati e Sponsor della manifestazione

Lo Sferisterio e la città: presentazione della programmazione artistica 2023 ai sostenitori del festival

A circa due settimane dal debutto del Macerata Opera Festival le Tenute Muròla di Urbisaglia (MC) hanno ospitato rappresentati dei Cento Mecenati e degli Sponsor per una serata conviviale alla quale hanno partecipato un centinaio di persone curiose di scoprire i dettagli della programmazione 2023. Un appuntamento interamente dedicata a coloro che sostengono le attività della manifestazione operistica maceratese con grande passione e dedizione.
In questa occasione, il presidente Sandro Parcaroli, il nuovo sovrintendente Flavio Cavalli e il direttore artistico Paolo Pinamonti hanno incontrato vecchi e nuovi Mecenati, professionisti, appassionati conquistati dal monumento e dall’attività musicale, insieme ai rappresentanti di importanti realtà industriali.
Gli ospiti, dopo un brindisi di benvenuto con una degustazione di vini, hanno potuto visitare la cantina di circa 2000 metri quadri in cui sono collocate le botti, per poi apprezzare durante la cena alcuni piatti tipici della tradizione marchiana. A chiudere la serata un concerto che ha visto protagoniste il mezzosoprano Siranush Khachatryan e Claudia Foresi al pianoforte con le arie più famose dall’opera Carmen che inaugurerà la 59esima stagione allo Sferisterio.

Accanto a molte riconferme, tra i Cento Mecenati del 2023 arrivano diciotto nuove adesioni: Claudio Bellini, Hermes Biagiotti, Anna Bottiglieri, Mirka Canella, Flavio Cavalli, Graziella Ciriaci, Enzo Ciucci, Gianfranco Garofoli, Chicchimavie, Farmacia Paccacerqua, Lardini Spa, Manifattura Tabacchi 1959, Nefer Srl, Studio Legale Borgiani, Parisella & Associati, Remal Srl, SBF Energy Srl, Tenute Muròla, Lions Club Sferisterio.

L’incontro si è svolto nelle suggestive Tenute Muròla, che si estendono sulle colline nel cuore delle Marche tra i Monti Sibillini e il mare, un podere di oltre 350 ettari di proprietà dalla metà del ‘600 della famiglia Bonati-Mosiewicz. L’antico casale settecentesco, oggi sede della Cantina, è circondato dai vigneti che si estendono a perdita d’occhio. La famiglia porta avanti con orgoglio l’unicità e la tradizione di questa zona con la produzione di vini che si contraddistinguono da una percepita salinità e dal colore intenso. Le varietà di vino proposte sono fortemente legate al territorio: Pecorino, Passerina, e l’autoctono Ribòna (o Maceratino). Tra i vitigni rossi, degni di nota per la loro qualità e finezza, spiccano il Sangiovese, il Montepulciano ed il Merlot. I vini di questa azienda sono il frutto del talento, della dedizione e della passione di tante mani diverse, accomunate dall’amore e dal profondo rispetto per la terra.

L’adesione ai Cento Mecenati avviene attraverso la normativa di Art Bonus, ovvero lo strumento creato dal Governo per favorire il sostegno dei privati al finanziamento della cultura, con agevolazioni fiscali del 65% in tre anni: per esempio chi decide di sostenere lo Sferisterio con 1000 euro, ne recupera 650 sotto forma di credito d’imposta.

Qui l’elenco aggiornato:
Maurizio Andreani, Attilio Barbieri in memoria di Saveria Misiano, Claudio Bellini, Gabriella Berdini, Hermes Biagiotti, Rosa Marisa Borraccini, Emanuela Bosco, Anna Bottiglieri, Luca Buldorini, Alfio Caccamo, Mirka Canella, Gianluca Capitani, Marino e Gabriella Carbonari, Katiuscia Cassetta, Flavio Cavalli, Gianfranco Cesaretti, Fiorella Ciamarra in memoria di Alberto Girolami, Nicolò Ciarapica, Graziella Ciriaci, Enzo Ciucci in memoria di Vincenzina M. Accardi, Patrizia Clementoni, Renato Coltorti, Rosaria Del Balzo Ruiti, Maurizio Del Savio, Germano Ercoli, Giuseppe Falco, Alessio Formica, Monica Francalancia, Tiziana Frenquelli, Elisabetta Garbati, Gianfranco Garofoli, Sabrina Malagrida, Alfredo Mancini, Massimo Marchionni, Paolo Margione, Maurizio Marinangeli, Enzo Mengoni, Gianni Niccolò, Carlo Alberto Nicolini, Paolo Notari, Mirko Ortensi in memoria di Umberto Ortensi, Lucia Parcaroli, Sandro Parcaroli, Stefano Parcaroli, Maria Oriana Piccioni, Giorgio Piergiacomi, Paolo Pinamonti, Luciano Pingi, Claudio Pranzetti, Narciso Ricotta, Niccola Rossi, Roberto Rossi, Giuseppe Scauda in memoria di Amedeo Scauda, Alberto Simonetti, Giancarlo Temperilli, Orietta Maria Varnelli, Mecenate Anonimo.
Antinori Assifin Srl, Associati Fisiomed, Associazione Filo della Sinopia, Astea Energia, Banca dei Sibillini Credito Cooperativo di Casavecchia, Banco Marchigiano Credito Cooperativo, Casatasso Srl, Chicchimavie, Clementoni Spa, Corridomnia Shopping Park, Diatech Pharmacogenetics srl, Edif Spa, Farmacia Paccacerqua, F.lli Simonetti Spa, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, Fondazione Notaio Augusto Marchesini per la formazione e la cultura musicale, Giessegi, iGuzzini Illuminazione Spa, Interagency Consulting Srl, La bottega della bellezza Snc, Lardini Spa, Manifattura Tabacchi 1959, Microtel Srl, Naturneed Srl, Nefer Srl, Orim Spa, Remal Srl, Rhutten Srl, Rimar Srl, Sardellini Costruzioni Srl, SBF Energy Srl, Simonelli Group Spa, Sogesa Srl, Studio Andreozzi & Associati, Studio Legale Borgiani, Parisella & Associati, Studio Tartuferi & Associati, Tecno Pavimarche Srl,Tenute Muròla, Università di Camerino, Università di Macerata, Kiwanis Club Macerata, Lions Club Macerata Host, Lions Club Sferisterio, Rotary Club Macerata.

Come negli anni scorsi, superati i primi cento aderenti, gli altri aspiranti potranno aderire con l’uscita di qualcuno (il rinnovo annuale è facoltativo). Il contributo allo Sferisterio può essere versato sia come persona fisica, sia come azienda o associazione.

Per informazioni sui Cento Mecenati: Angela Tassi mecenati@sferisterio.it tel. +39 346 8581624.

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InclusivOpera tocca il traguardo delle 15 edizioni di attività per l’inclusione di non udenti e non vedenti

Già 145 prenotazioni per laboratori e opere in programma ad agosto

InclusivOpera è considerato a livello internazionale uno dei progetti di punta del Macerata Opera Festival che, ormai stabilmente da quindici anni, affianca alla produzione operistica numerose attività di inclusione e accessibilità. Coordinato da Elena Di Giovanni, docente dell’Università di Macerata, ha l’obiettivo di rendere l’opera accessibile ai disabili sensoriali di tutte le età, con un’attenzione particolare ai più giovani, cui sono dedicati laboratori, spettacoli e momenti formativi specifici.

«InclusivOpera rappresenta un altro tassello fondamentale delle attività dell’Associazione Arena Sferisterio – sottolinea il sovrintendente Flavio Cavalli. Rappresenta infatti un ulteriore approfondimento della programmazione finalizzata alla formazione e alla conoscenza dell’opera, alla quale dedichiamo molto impegno. Alcune settimane fa abbiamo condiviso l’emozione dei bambini allo Sferisterio, adesso ci prepariamo ad accogliere centinaia di disabili sensoriali e guidarli nella conoscenza dei segreti del palcoscenico e della musica».

«Questo progetto ha un valore imprescindibile dato dalla sua consistenza scientifica – sottolinea il direttore artistico Paolo Pinamonti – che deriva dall’importante collaborazione con l’Università di Macerata e il team guidato dalla prof. Elena Di Giovanni. L’approfondimento e la costante ricerca portata avanti anche in ambito internazionale danno forza a questo progetto con il quale da quindici anni il nostro festival è all’avanguardia in un ambito che le grandi istituzioni musicali di tutto il mondo hanno cominciato a indagare solo da poco tempo».

«La storia di InclusivOpera e il suo impatto – ricorda la curatrice Elena Di Giovanni – sono un’esperienza unica al mondo. Un progetto che il Macerata Opera Festival, da 15 anni, condivide con i teatri d’Italia, d’Europa e del mondo. Presentato a New York, a Melbourne, a Rotterdam, a Londra, ad Anversa e in tanti altri Paesi, resta ancora oggi una iniziativa esemplare. Nel 2022 sono stati 450 i partecipanti con disabilità sensoriale e cognitiva presenti a Macerata durante il progetto, a testimoniare la crescita costante e la vera e capillare integrazione delle persone con disabilità nell’opera fin dalle fasi di programmazione».

InclusivOpera si realizza in collaborazione con il Museo Statale Tattile Omero di Ancona, l’Unione Italia dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI), l’Ente Nazionale Sordi (ENS), l’Università degli Studi di Macerata e ALI – Accessibilità Lingue Inclusione, la University of Pittsburgh.
Si compone di vari progetti, laboratori e attività di supporto alla partecipazione agli spettacoli, per tutto il pubblico e anche per gruppi di spettatori con disabilità: dalla preparazione dei soprattitoli in italiano e inglese, alle audiodescrizioni in italiano, le audio introduzioni in italiano e in inglese in cui in cui vengono raccontate le scenografie, i costumi e le scelte registiche, i percorsi multisensoriali per ciechi e sordi (anche in LIS-Lingua dei Segni Italiana).

Per questa quindicesima edizione, in coincidenza con in Macerata Opera Festival 2023, sono in programma numerosi percorsi inclusivi (tattili e multisensoriali) alla scoperta di costumi, scene, strumenti musicali e professioni dello spettacolo, dedicati a ciechi e ipovedenti e a sordi e ipoudenti legati a ogni singolo titolo operistico che viene seguito la sera scassa grazie alle audiodescrizioni e ai sopratitoli: La traviata (5 agosto), Carmen (6 agosto) e poi Lucia di Lammermoor (17 agosto per ciechi e ipovedenti e 19 agosto per sordi e ipoudenti). Al momento si registrano già 145 prenotazioni.
Tutti i percorsi saranno guidati da giovani (15-21 anni) con disabilità sensoriale, già formati come guide, parte attiva del team InclusivOpera.

Le attività di InclusivOpera si sono sviluppate nel tempo anche con l’organizzazione di laboratori di inclusione per ragazzi ciechi e ipovedenti, che in anni più recenti ha coinvolto anche giovani in condizioni di povertà educativa: proprio questa attività è già stata svolta a giugno – registrando oltre 90 presenze – contestualmente agli spettacoli del Macerata Opera Family dedicati al Flauto magico di Mozart, con laboratori creativo presso l’Associazione Piombini Sensini Onlus (6 giugno), all’Asilo Ricci (7 giugno) e poi la partecipazione allo spettacolo allo Sferisterio (9 giugno).

Il progetto di accessibilità dell’Associazione Arena Sferisterio InclusivOpera è stato il primo in Italia: avviato quindici anni fa, consisteva inizialmente in un audio descrizione dello spettacolo a favore dei ciechi; dopo il successo e la crescente partecipazione, le attività sono state annualmente ampliate e aggiornate fino a divenire un punto di riferimento a livello internazionale.
Nel 2018, InclusivOpera ha ottenuto il Premio Nazionale Inclusione 3.0, promosso dall’Università di Macerata per valorizzare percorsi e progetti volti all’inclusione di ragazzi con disabilità. Dall’audiodescrizione di uno spettacolo, si è passati a quella relativa a tutte le opere in programma all’attivazione del servizio di sopratitoli, per proseguire con la creazione di percorsi in LIS per i non udenti, e all’inserimento delle audiodescrizioni nel sito dello Sferisterio / pagina InclusivOpera, così da essere disponibili per tutto il pubblico. Nel 2019 i percorsi sono diventati più partecipativi grazie alle “guide inclusive”, cioè giovani ciechi, ipovedenti, sordi e ipoudenti appositamente formati che preparano e conducono le attività. Nel 2020 sono diventati anche multisensoriali, avviando l’esplorazione delle interazioni tra lo spettacolo e i sensi del tatto, del gusto e dell’olfatto. Inoltre, viene intrapresa una nuova esperienza inclusiva rivolta ai disabili cognitivi, con il coinvolgimento della Cooperativa Sociale “Di Bolina” Onlus, attraverso un laboratorio introduttivo presso la comunità stessa e un evento partecipativo allo Sferisterio.
Nell’ambito dei rapporti con l’Università, InclusivOpera ha generato, dal 2015, tre percorsi cofinanziati di dottorato di ricerca; nel 2018 il finanziamento di un assegno di ricerca e ancora la creazione di un sistema digitale di raccolta di feedback da parte degli utenti, attivo dal 2017 ed esportato in molti teatri italiani.
lnclusovOpera agisce anche nell’ambito del progetto “Marche for all. Percorsi di Arte e Spettacolo per un turismo culturale accessibile” realizzato dal Comune di Jesi, in collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini, l’Associazione Arena Sferisterio e la Fondazione Rete Lirica delle Marche, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro per le disabilità e con il co-finanziamento della Regione Marche.

L’attività di InclusivOpera – presentata a convegni e meeting internazionali – ha raccolto in media un bacino di utenti assai numeroso (330 nel 2019, 160 nel 2020 nonostante le restrizioni sanitarie, 405 nel 2021, 450 nel 2022) che giungono a Macerata da tutta Italia e anche da alcuni Paesi europei, grazie alle collaborazioni in essere e alle attività di studio e promozione seguite da uno staff di specialisti. L’età media degli utenti, pari a 47 anni, si è abbassata di anno in anno, grazie anche alle nuove proposte rivolte ai più giovani. Inoltre, non solo è cresciuto il pubblico nuovo (cioè quello che per la prima volta partecipa al Macerata Opera Festival), ma anche quello proveniente da fuori regione (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Puglia, Toscana, Veneto), attestatosi al 56%.

Tutti i percorsi (per un massimo di 35 persone) sono gratuiti; i biglietti per gli spettacoli sono disponibili a tariffa agevolata.
Dettagli e informazioni a richiesta scrivendo a inclusivopera@sferisterio.it

Il Macerata Opera Festival è realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio con Comune di Macerata, Provincia di Macerata, Ministero della Cultura, Regione Marche e grazie a un gruppo di privati fra cui il Banco Marchigiano come Major Sponsor. Un ringraziamento particolare ai Cento Mecenati che sostengono attraverso Art Bonus l’attività del festival.

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MOF23 È “Carmen” con la regia di Francesco Rosi il titolo della settimana per la rassegna “L’opera al cinema” organizzata dagli Eredi dei Cento Consorti al Cinema Italia

Giovedì 22 giugno alle ore 21 proiezione a ingresso libero del film con Julia Migenes, Plácido Domingo, Ruggero Raimondi, Compañía Antonio Gades

Secondo appuntamento giovedì 22 giugno alle ore 21 (ingresso libero), al Cineteatro Italia di Macerata (via Gramsci 25) con la rassegna “L’opera al cinema” organizzata dalla Società Civile dello Sferisterio – Eredi dei Cento Consorti in collaborazione tra l’Associazione Arena Sferisterio e il patrocinio del Comune di Macerata, in vista del Macerata Opera Festival 2023

Questa settimana verrà proiettato Carmen, film-opera del 1984 diretto da Francesco Rosi (con Enrico Job scenografo e costumista, Pasqualino De Santis autore della fotografia, e Tonino Guerra, sceneggiatore) e interpretato da Julia Migenes, Plácido Domingo e Ruggero Raimondi. La colonna sonora, diretta da Lorin Maazel con l’Orchestre national de France, vinse nel 1985 il disco di platino in Francia. Le coreografie del film sono firmate da Antonio Gades e realizzate dalla sua compagnia che quest’estate com’è noto sarà allo Sferisterio.

«Rosi realizza un film-opera molto fedele all’opera di Bizet, fondato su un buon connubio tra musica e immagine e lo ambienta in una Spagna solare, aiutato dalla bella fotografia plastica e dai toni caldi di Pasqualino De Santis. Infatti Rosi ricostruisce e conferisce una parvenza realistica alle diverse scene come quella della manifattura di tabacco dove Carmen e le altre donne lavorano. Lì si può notare l’enorme quantità di bambini, presenti in scena, che le madri affannate, accaldate, ma potenziali seduttrici come le altre, erano costrette a portare con sé» (Carolina Caterina Minguzzi)

I prossimi titoli della rassegna sono: giovedì 29 giugno Carmen Jones regia di Otto Preminger, giovedì 6 luglio Capriccio Spagnolo regia di Josef von Sternberg e infine giovedì 13 luglio il film-documentario Violetta al cinema. La traviata nella settima arte di Vittorio Giacci.

«Se la Carmen è divenuto uno dei grandi miti della nostra modernità – spiega Paolo Pinamonti, direttore artistico del Macerata Opera Festiva – non lo si deve solo al fatto che la straordinaria partitura musicale di Bizet ha dato ulteriore senso e significato alla “gitana” della novella di Merimée, ma soprattutto alle rivisitazioni cinematografiche. È stato il film che ha creato il mito di Carmen. Nel corso della sua storia il cinema ha ripreso moltissime volte questo personaggio e lo ha declinato nelle più diverse modalità, dalla femme fatale delle prime dive del muto alla U-Carmen ambientata nei sobborghi di Cape Town del 2005. Con Luigi Ricci e con la Società Civile dello Sferisterio – Eredi dei Cento Consorti abbiamo pensato a titoli emblematici che, in un cammino a ritroso, ci possano accompagnare all’incontro con la produzione di Carmen che Daniele Menghini ha pensato fortemente legata allo spazio unico dello Sferisterio e che Donato Renzetti dirigerà come titolo inaugurale del prossimo Macerata Opera Festival».

Carmen e La traviata, due classici dell’opera che le classifiche danno fra i primi più rappresentati al mondo, resistono saldamente nel repertorio dei teatri, dove lo spettacolo dal vivo dona loro la linfa vitale, ma anche il cinema, nel riflettere sempre più spesso su di sé e sul proprio passato alla ricerca di nuove prospettive, torna ciclicamente alla musica e al teatro in cerca di nuovi spunti e soluzioni interpretative.

«Sin dalla donazione del monumento alla città, avvenuta nel 1985, la Società Civile dello Sferisterio Eredi dei Cento Consorti – spiega Luigi Ricci che cura la rassegna “L’opera al cinema” – ha svolto un ruolo di animazione della vita culturale e sostegno di tutte le iniziative legate al glorioso monumento. Lo Sferisterio ha accolto anche proiezioni cinematografiche fra cui molti titoli legati all’opera, dal 1908 agli ultimi decenni del secolo scorso, una storia che è stata oggetto di molti miei studi. Da qui è nata lo scorso anno l’idea di proporre al pubblico di oggi una rassegna con alcune versioni filmiche delle celebri opere, in vista della loro messa in scena allo Sferisterio. La scelta programmatica è caduta quest’anno su Carmen, senza dimenticare però La traviata, il cui soggetto ha animato non poche versioni filmiche degli anni del muto a oggi».

Al Cineteatro Italia saranno proiettati quindi lavori cinematografici diversi che testimoniano l’immortalità di due figure femminili – Carmen e un modello di personaggio assimilabile a Violetta – che, nate in ambito letterario, viaggiano attraverso tempi, culture e mondi diversi, continuando a riapparire in altre forme espressive, dall’opera lirica al cinema.

Dalla sabbia incandescente della Plaza de Toros immaginata da Rosi, Carmen è arrivata in Sud Africa riletta da Mark Dornford-May (e vincendo l’Orso d’Oro del festival di Berlino nel 2005) ed è stata capace di far conquistare la prima nomination a un’attrice afro-americana nel 1955 grazie a Carmen Jones di Preminger. Il suo paradigma di seduzione e di indipendenza non poteva restare lontano dal catalogo interpretativo di una grande diva come Marlene Dietrich che in Capriccio spagnolo contribuisce al capolavoro di Sternberg. Il documentario di Giacci – aggiornato per questa rassegna – propone invece al pubblico una carrellata sui molti volti che hanno dato vita sul grande schermo a Violetta Valéry e ai suoi alter ego.

La Società Civile dello Sferisterio – Eredi dei Cento Consorti ringrazia per la collaborazione Ticlla Huatay Katherine (studentessa dell’Università di Bologna) per le creazioni multimediali, e Aurora Paccasassi (studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Macerata) per le creazioni grafiche.

Macerata, Cineteatro Italia, ore 21
Ingresso gratuito sino ad esaurimento posti.

Giovedì 22 giugno
Carmen
Regia di Francesco Rosi
(Italia, 1984, col. 152′)
Con Julia Migenes, Plácido Domingo e Ruggero Raimondi, Compañía Antonio Gades
Carmen è un film-opera del 1984 diretto da Francesco Rosi, interpretato da Julia Migenes, Plácido Domingo e Ruggero Raimondi. Lorin Maazel dirige l’Orchestre national de France. Le coreografie del film sono firmate da Antonio Gades, mentre la colonna sonora ha vinto il disco di platino in Francia. Trasposizione cinematografica dell’opera lirica omonima di Georges Bizet tratta dal racconto di Prosper Mérimée. Edizione restaurata.

Giovedì 29 giugno
Carmen Jones
Regia di Otto Preminger
(USA, 1954, col. 105′)
Con Dorothy Dandridge (voce di Marilyn Horne) e Henry Belafonte
Carmen Jones è un film del 1954 diretto da Otto Preminger e interpretato da Dorothy Dandridge e Harry Belafonte, trasposizione del musical omonimo del 1943 scritto da Oscar Hammerstein II basato a sua volta sull’opera Carmen di Georges Bizet. Così come nel musical, anche nel film il cast è composto interamente da attori di colore e l’ambientazione è spostata da fine Ottocento al periodo della Seconda Guerra Mondiale.

Giovedì 6 luglio
Capriccio Spagnolo
Regia di Josef von Sternberg
(USA, 1935, b/n 79′)
Con Marlene Dietrich, Lionel Atwill e Cesar Romero
Capriccio spagnolo (The Devil Is a Woman), diretto nel 1935 da Josef von Sternberg, è tratto dal romanzo di Pierre Louÿs La Femme et le pantin nel 1898 (in italiano La donna e il burattino). Il film, ambientato a Siviglia all’inizio del Novecento, racconta delle passioni maschili suscitate da una bellissima cortigiana, Concha Perez, interpretata da Marlene Dietrich. Le figure della femmina fatale e dell’uomo burattino rispecchiano quelle dei protagonisti di questo «romanzo spagnolo» in cui due uomini di diversa età si trovano a fare i conti con la bella e maledetta sigaraia sivigliana.

Giovedì 13 luglio
Violetta al cinema. La traviata nella settima arte
Regia di Vittorio Giacci
(Italia, 2014/2023, col. 105′)
Un documentario realizzato da Vittorio Giacci nel 2014, rivisto e aggiornato quest’anno per la nostra Rassegna. Numerose sono le pellicole che la citano l’opera La traviata e la sua protagonista Violetta, o esplicitamente in forma di parafrasi, di evocazioni, di contrappunto tematico o di specchio psicologico. Nel cinema “L’effetto-Traviata” si diffonde anche in modo implicito in immagini filmiche che raccontano altre storie facendo ricorso ai suoi brani musicali e che funzionano come elementi di sceneggiatura a commento di situazioni emotive particolarmente intense.

Il Macerata Opera Festival è realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio con Comune di Macerata, Provincia di Macerata, Ministero della Cultura, Regione Marche e grazie a un gruppo di privati fra cui il Banco Marchigiano come Major Sponsor. Un ringraziamento particolare ai Cento Mecenati che sostengono attraverso Art Bonus l’attività del festival.

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MOF23 A un mese dal debutto il programma si arricchisce di tre appuntamenti al Teatro Lauro Rossi

Il programma del Macerata Opera Festival 2023 si arricchisce di tre appuntamenti speciali al Teatro Lauro Rossi, altrettanti momenti che, come attraverso una lente di ingrandimento, permetteranno al pubblico di conoscere nel dettaglio alcuni aspetti del panorama musicale internazionale: la narrazione e l’attualità dei temi operistici con Lucia Off e Francesco Micheli (21 luglio), il magistero delle voci del passato con una tavola rotonda e un concerto omaggio a Sesto Bruscantini con il celebre baritono Bruno de Simone (16 agosto), il talento di un giovane concertista come Elia Cecino (18 agosto).

Venerdì 21 luglio (ore 21) gli appuntamenti del weekend inaugurale sono completati dal ritorno a Macerata di Francesco Micheli, regista, divulgatore e, dal 2015, direttore artistico del festival Donizetti Opera, che nella sua amata Macerata presenterà Lucia Off, uno dei suoi spettacoli più noti, ideato per Bergamo, città natale del compositore romantico, e dedicato all’opera Lucia di Lammermoor, capolavoro donizettiano che sarà in scena allo Sferisterio il 12, 14, 17 e 19 agosto. «Il mondo ha bisogno di Gaetano Donizetti – scrive Francesco Micheli – oggi più di ieri. Le opere del compositore bergamasco racchiudono una varietà di elementi che le rendono innovative e rivoluzionarie: i personaggi sono carichi di sentimenti estremi, giovani, vitali e mai arrendevoli; spesso vengono da paesi lontani e ci fanno scoprire come dall’Italia si osservi il resto del mondo. Simbolo della creatività donizettiana e di queste caratteristiche è Lucia di Lammermoor: titolo operistico romantico per eccellenza, immerso fra le nebbie, i castelli e i cimiteri di una Scozia medievale dilaniata dalle lotte fra i clan, narra la storia d’amore tenera e sincera di due adolescenti cresciuti troppo in fretta che si trasforma in tragedia. La giovanissima Lucia, costretta a un matrimonio combinato, ha una sola via d’uscita: la pazzia che la fa drammaticamente evadere da una vita di costrizioni e vincoli familiari. In Lucia Off racconto questa storia d’amore e le sue metafore senza tempo, svelandone i segreti anche a chi non è appassionato d’opera, con l’aiuto delle note di Donizetti e alcuni contributi video che fanno scoprire la profondità dell’opera e la sua forza espressiva ancora oggi attuale».

Mercoledì 16 agostoOmaggio a Sesto Bruscantini”, basso-baritono di Civitanova Marche (1919-2003) che nel Novecento ha conquistato le platee di tutto il mondo. In collaborazione con WunderKammer Orchestra, sono in programma due appuntamenti: alle ore 17.30, agli Antichi forni, una conversazione moderata da Stefano Gottin con Marco Beghelli, Bruno de Simone, Andrea Foresi, Roberta Pedrotti, Lucia Rosa, Alessandra Rossi e Gianni Tangucci; alle ore 21 al Teatro Lauro Rossi concerto del celebre baritono Bruno de Simone (tra gli allievi più noti del cantante civitanovese) e alcuni giovani interpreti che si stanno affermando sui palcoscenici più importanti come Marilena Ruta (soprano), Aleksandra Meteleva (mezzosoprano) e Lorenzo Martelli (tenore). Al pianoforte Lorenzo Bavaj. In programma musiche di Bizet, Donizetti, Mozart, Rossini.

Venerdì 18 agosto (ore 21) il Teatro Lauro Rossi accoglie uno dei più interessanti talenti italiani del pianoforte: Elia Cecino (Treviso 2001), fresco vincitore del XXII Concurso Internacional de Piano de València “José Iturbi” 2023, in cui la giuria presieduta da Joaquín Achúcarro gli ha conferito anche i premi speciali per la migliore interpretazione di un concerto di Beethoven e per la migliore interpretazione della musica di Chopin. Grazie proprio a questo premio e al sostegno della Diputación de Valencia, il pianista veneto sarà a Macerata con un programma che comprende pagine di Mendelssohn, Schumann, Bartók, Janàček e Prokof’ev.

I biglietti per questi spettacoli al Teatro Lauro Rossi hanno un costo di euro 15 (intero) ed euro 12 (ridotto over65 e under30).

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Superate le 11.000 presenze per il progetto “Lo Sferisterio a scuola”

L’obiettivo era ambizioso: superare le circa 6.000 presenze del 2022, già un record. Obiettivo raggiunto e record quasi doppiato con circa 11.100 partecipanti ai quattro percorsi del progetto “Lo Sferisterio a scuola” 2023 che, dal 25 maggio al 12 giugno, sui palcoscenici del Teatro Lauro Rossi e dello Sferisterio, hanno portato a compimento il percorso formativo iniziato nei mesi scorsi in classe. Un vero exploit cominciato mesi fa con le prenotazioni che aveva piacevolmente costretto all’aumento delle rappresentazioni in calendario.

Il progetto “Lo Sferisterio a scuola” ideato dall’Associazione Arena Sferisterio in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Istruzione del Comune di Macerata si è realizzato nel 2023 grazie al prezioso contributo di un fondamentale gruppo di children partner composto da Astea Energia (gruppo SGR), Clementoni, Naturneed, Tre Valli.

«Cominciare il mio impegno istituzionale con queste attività realizzate dalle suole o fatte per le scuole – sottolinea il sovrintendente dell’Associazione Arena Sferisterio Flavio Cavalli – mi ha particolarmente coinvolto ed emozionato. La gioia e i sorrisi dei bambini, i loro canti e l’entusiasmo di essere allo Sferisterio sono stati il modo migliore per avviare la stagione festivaliera; hanno dato a tutti la carica giusta. L’altissima adesione delle scuole è inoltre molto incoraggiante per continuare questo progetto che costituisce per tanti il primo incontro con l’opera. Adesso ci concentriamo sull’avvio del festival e invito tutti a tornare allo Sferisterio a luglio e agosto in occasione del Macerata Opera Festival per condividere ancora la gioia di fare musica insieme».

«Una sfida vinta, una città che si stringe attorno al suo monumento più rappresentativo – commenta l’assessore Katiuscia Cassetta – e alla sua tradizione culturale , uno spazio aperto a tutti: ai giovani, alle scuole e alle famiglie, non solo maceratesi: un modo unico per festeggiare la fine dell’anno scolastico tutti insieme, alunni, insegnanti e genitori, uniti dalla musica e dalle emozioni più belle e importanti. Momenti di vera magia che non dimenticheremo mai, come per il Flauto Magico, diventato con i cori dei piccoli spettatori un inno alla Pace diffuso fin sopra i tetti della città. Con La storia di Babar messa in scena dalla Scuola Civica di Musica “Stefano Scodanibbio” abbiamo avvicinato alla musica con grazia i più piccoli, mentre con Carmen MOF abbiamo costruito un percorso intelligente per svelare agli adolescenti quanto l’opera abbia ancora molto da dirci. Un percorso sfaccettato, fra i più completi d’Italia, condiviso con uno splendido corpo docente che ha seguito la formazione e ha formato con la consapevolezza di donare a tanti un momento di vera bellezza. Un successo frutto di serio lavoro e impegno da parte delle scuole, dei genitori e dell’Associazione Arena Sferisterio, gratificato dai volti dei bambini felici. Sono loro che ci hanno confermato di aver fatto bene e le tante richieste già per il programma del prossimo anno! Grazie a tutti».

I primi a “debuttare”, giovedì 25 maggio e sabato 27 maggio agli Antichi Forni e al Teatro Lauro Rossi, sono stati gli oltre 300 studenti delle scuole secondarie di secondo livello che hanno realizzato il progetto Carmen MOF – My Original Feelings, firmato da Francesco Facciolli e Fabio Macedoni della Compagnia teatrale “Fabiano Valenti” di Treia, e ispirato all’opera di Georges Bizet Carmen, titolo inaugurale del festival 2023. Era la prima volta dopo alcuni anni che nelle attività dello “Sferisterio a scuola” venivano nuovamente coinvolti gli alunni delle superiori.

Quindi sono stati i bambini dai 3 ai 5 anni a calcare per primi il palcoscenico dello Sferisterio (con qualche passaggio al Teatro Lauro Rossi per le condizioni meteo). Dal 29 maggio all’1 giugno e poi il 6 giugno (ore 16.30, 17.30, 18.30), in gruppi da 200 persone, si sono accomodati sulle tavole dell’Arena maceratese per assistere a una delle più celebri pagine della letteratura musicale per l’infanzia: La storia di Babar il piccolo elefante con la musica di Francis Poulenc e il testo di Jean de Brunhoff. Lo spettacolo è stato realizzato dalla Scuola Civica di Musica “Stefano Scodanibbio” con Scilla Sticchi (voce narrante e traduzione), Francesco Facciolli (mimo), Alexander Sorokin (Pianoforte), i contrabbassisti Edoardo Di Matteo (29 maggio) e Giacomo Gradozzi (30 e 31 maggio, 1 e 6 giugno), il Nino Rota Quintet (Luigi Tomassini flauto, Lorenzo Sonaglioni oboe, Marco Sardellini clarinetto, Massimo Burocchi corno, Costantino Properzi fagotto).

Il momento più atteso ed emozionante del progetto “Lo Sferisterio a scuola” è stata l’invasione pacifica e allegra dello Sferisterio da parte di migliaia di bambini e adolescenti dai 6 ai 14 anni provenienti da tutta la provincia per lo spettacolo Flauto magico. Il suono della pace che, dal 9 al 12 giugno, andato in scena sul grande palcoscenico dell’Arena maceratese, sfidando anche alcuni imprevisti metereologici. Attività fondamentale del Macerata Opera Family, l’allestimento faceva parte della 27a edizione di Opera Domani, realizzato e promosso a livello internazionale da AsLiCo – istituzione leader in Europa per la formazione del pubblico dei più giovani – in coproduzione con Opéra Grand Avignon, Opéra de Rouen e Bregenzer Festspiele. Nella preparazione del pubblico allo spettacolo, è stato coinvolto anche il team di InclusivOpera, coordinato da Elena Di Giovanni (docente dell’Università di Macerata) che dal 2009 rende l’opera accessibile ai disabili sensoriali di tutte le età, con un’attenzione particolare ai più giovani, cui sono dedicati laboratori, spettacoli e momenti formativi specifici. Proprio una ventina di piccoli spettatori con disabilità sensoriali insieme ai loro amici, sono stati i protagonisti di alcuni laboratori all’Asilo Ricci e presso l’Associazione Piombini Sensini.

A queste attività negli spazi teatrali della città, si aggiunge quella per i più piccoli degli asili nido (da 0 a 3 anni) affidata a Valentina Verzola – violoncellista e didatta della Scuola Civica di Musica “Stefano Scodanibbio” – che ha coinvolto direttamente in undici nidi cittadini anche i genitori e gli educatori in una serie di laboratori in cui l’ascolto, la voce e il movimento hanno stimolato la curiosità, la creatività, la scoperta e la socializzazione del bambino.

A tutti gli studenti e ai docenti del progetto “Lo Sferisterio a scuola” l’Associazione Arena Sferisterio ha riservato una serie di facilitazioni per partecipare agli appuntamenti del festival 2023. Si ricorda in particolare che il pubblico presente al Macerata Opera Family (9-12 giugno), entro il 24 giugno potrà acquistare un biglietto al costo di 1 euro per gli spettatori fino a 14 anni e un biglietto a prezzo ridotto per l’adulto accompagnatore su tutte le date del 2023.

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MOF23 Torna la rassegna “L’opera al cinema” con film legati alle opere in scena allo Sferisterio

Un’iniziativa a ingresso libero dedicata a cinque versioni cinematografiche di Carmen e La traviata organizzata dagli Eredi dei Cento Consorti al Cinema Italia, ogni giovedì dal 15 giugno al 13 luglio

Si rinnova la felice collaborazione tra l’Associazione Arena Sferisterio e la Società Civile dello Sferisterio – Eredi dei Cento Consorti e il patrocinio del Comune di Macerata, in vista del Macerata Opera Festival 2023 e sulla base dei legami della programmazione artistica tra opera e cinema.

In attesa dei debutti allo Sferisterio, il Cineteatro Italia di Macerata (via Gramsci 25) ospiterà, ogni giovedì dal 15 giugno al 13 luglio alle ore 21 (ingresso libero), un ciclo di cinque proiezioni dedicato a Carmen e alla Traviata, due delle opere in scena quest’estate. Saranno film di epoca, impostazione e stile diversi: giovedì 15 giugno U-Carmen con la regia di Mark Dornford-May, giovedì 22 giugno Carmen con la regia di Francesco Rosi, giovedì 29 giugno Carmen Jones regia di Otto Preminger, giovedì 6 luglio Capriccio Spagnolo regia di Josef von Sternberg e infine giovedì 13 luglio il film-documentario Violetta al cinema. La traviata nella settima arte di Vittorio Giacci.

«Se la Carmen è divenuto uno dei grandi miti della nostra modernità – spiega Paolo Pinamonti, direttore artistico del Macerata Opera Festiva – non lo si deve solo al fatto che la straordinaria partitura musicale di Bizet ha dato ulteriore senso e significato alla “gitana” della novella di Merimée, ma soprattutto alle rivisitazioni cinematografiche. È stato il film che ha creato il mito di Carmen. Nel corso della sua storia il cinema ha ripreso moltissime volte questo personaggio e lo ha declinato nelle più diverse modalità, dalla femme fatale delle prime dive del muto alla U-Carmen ambientata nei sobborghi di Cape Town del 2005. Con Luigi Ricci e con la Società Civile dello Sferisterio – Eredi dei Cento Consorti abbiamo pensato a quattro titoli emblematici che, in un cammino a ritroso, ci possano accompagnare all’incontro con la produzione di Carmen che Daniele Menghini ha pensato fortemente legata allo spazio unico dello Sferisterio e che Donato Renzetti dirigerà come titolo inaugurale del prossimo Macerata Opera Festival».

Carmen e La traviata, due classici dell’opera che le classifiche danno fra i primi più rappresentati al mondo, resistono saldamente nel repertorio dei teatri, dove lo spettacolo dal vivo dona loro la linfa vitale, ma anche il cinema, nel riflettere sempre più spesso su di sé e sul proprio passato alla ricerca di nuove prospettive, torna ciclicamente alla musica e al teatro in cerca di nuovi spunti e soluzioni interpretative.

«Sin dalla donazione del monumento alla città, avvenuta nel 1985, la Società Civile dello Sferisterio Eredi dei Cento Consorti – spiega Luigi Ricci che cura la rassegna “L’opera al cinema” – ha svolto un ruolo di animazione della vita culturale e sostegno di tutte le iniziative legate al glorioso monumento. Lo Sferisterio ha accolto anche proiezioni cinematografiche fra cui molti titoli legati all’opera, dal 1908 agli ultimi decenni del secolo scorso, una storia che è stata oggetto di molti miei studi. Da qui è nata lo scorso anno l’idea di proporre al pubblico di oggi una rassegna con alcune versioni filmiche delle celebri opere, in vista della loro messa in scena allo Sferisterio. La scelta programmatica è caduta quest’anno su Carmen, senza dimenticare però La traviata, il cui soggetto ha animato non poche versioni filmiche degli anni del muto a oggi».

Al Cineteatro Italia saranno proiettati quindi cinque lavori cinematografici diversi che testimoniano l’immortalità di due figure femminili – Carmen e un modello di personaggio assimilabile a Violetta – che, nate in ambito letterario, viaggiano attraverso tempi, culture e mondi diversi, continuando a riapparire in altre forme espressive, dall’opera lirica al cinema.

Dalla sabbia incandescente della Plaza de Toros immaginata da Rosi, Carmen è arrivata in Sud Africa riletta da Mark Dornford-May (e vincendo l’Orso d’Oro del festival di Berlino nel 2005) ed è stata capace di far conquistare la prima nomination a un’attrice afro-americana nel 1955 grazie a Carmen Jones di Preminger. Il suo paradigma di seduzione e di indipendenza non poteva restare lontano dal catalogo interpretativo di una grande diva come Marlene Dietrich che in Capriccio spagnolo contribuisce al capolavoro di Sternberg. Il documentario di Giacci – aggiornato per questa rassegna – propone invece al pubblico una carrellata sui molti volti che hanno dato vita sul grande schermo a Violetta Valéry e ai suoi alter ego.

La Società Civile dello Sferisterio – Eredi dei Cento Consorti ringrazia per la collaborazione Ticlla Huatay Katherine (studentessa dell’Università di Bologna) per le creazioni multimediali, e Aurora Paccasassi (studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Macerata) per le creazioni grafiche.

Macerata, Cineteatro Italia, ore 21 – Ingresso gratuito sino ad esaurimento posti.

 

Giovedì 15 giugno

U-Carmen

Regia di Mark Dornford-May

(Sudafrica, 2005, col. 120′)

Con Pauline Malefane

(Orso d’oro al Festival di Berlino)

Il film, con la regia di Mark DornFord-May, è stato girato nel 2005 interamente in una lingua Nguni, parlata in Sudafrica, combinando la musica dell’opera originale con la musica tradizionale africana. Si svolge nella cittadina di Khayelitsha a Città del Capo. I brani musicali del film sono stati registrati dal vivo sul set senza alcun doppiaggio aggiuntivo. Carmen una donna indipendente, sensuale, determinata, feroce e dallo spirito indomabile anche di fronte alla morte. Tre componenti diventano centrali in questo film: il ghetto, il luogo e la musica.

 

Giovedì 22 giugno

Carmen

Regia di Francesco Rosi

(Italia, 1984, col. 152′)

Con Julia Migenes, Plácido Domingo e Ruggero Raimondi, Compañía Antonio Gades

Carmen è un film-opera del 1984 diretto da Francesco Rosi, interpretato da Julia Migenes, Plácido Domingo e Ruggero Raimondi. Lorin Maazel dirige l’Orchestre national de France. Le coreografie del film sono firmate da Antonio Gades, mentre la colonna sonora ha vinto il disco di platino in Francia. Trasposizione cinematografica dell’opera lirica omonima di Georges Bizet tratta dal racconto di Prosper Mérimée. Edizione restaurata.

 

Giovedì 29 giugno

Carmen Jones

Regia di Otto Preminger

(USA, 1954, col. 105′)

Con Dorothy Dandridge (voce di Marilyn Horne) e Henry Belafonte

Carmen Jones è un film del 1954 diretto da Otto Preminger e interpretato da Dorothy Dandridge e Harry Belafonte, trasposizione del musical omonimo del 1943 scritto da Oscar Hammerstein II basato a sua volta sull’opera Carmen di Georges Bizet. Così come nel musical, anche nel film il cast è composto interamente da attori di colore e l’ambientazione è spostata da fine Ottocento al periodo della Seconda Guerra Mondiale.

 

Giovedì 6 luglio

Capriccio Spagnolo

Regia di Josef von Sternberg

(USA, 1935, b/n 79′)

Con Marlene Dietrich, Lionel Atwill e Cesar Romero

Capriccio spagnolo (The Devil Is a Woman), diretto nel 1935 da Josef von Sternberg, è tratto dal romanzo di Pierre Louÿs La Femme et le pantin nel 1898 (in italiano La donna e il burattino). Il film, ambientato a Siviglia all’inizio del Novecento, racconta delle passioni maschili suscitate da una bellissima cortigiana, Concha Perez, interpretata da Marlene Dietrich. Le figure della femmina fatale e dell’uomo burattino rispecchiano quelle dei protagonisti di questo «romanzo spagnolo» in cui due uomini di diversa età si trovano a fare i conti con la bella e maledetta sigaraia sivigliana.

 

Giovedì 13 luglio

Violetta al cinema. La traviata nella settima arte

Regia di Vittorio Giacci

(Italia, 2014/2023, col. 105′)

Un documentario realizzato da Vittorio Giacci nel 2014, rivisto e aggiornato quest’anno per la nostra Rassegna. Numerose sono le pellicole che la citano l’opera La traviata e la sua protagonista Violetta, o esplicitamente in forma di parafrasi, di evocazioni, di contrappunto tematico o di specchio psicologico. Nel cinema “L’effetto-Traviata” si diffonde anche in modo implicito in immagini filmiche che raccontano altre storie facendo ricorso ai suoi brani musicali e che funzionano come elementi di sceneggiatura a commento di situazioni emotive particolarmente intense.

 

Il Macerata Opera Festival è realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio con Comune di Macerata, Provincia di Macerata, Ministero della Cultura, Regione Marche e grazie a un gruppo di privati fra cui il Banco Marchigiano come Major Sponsor. Un ringraziamento particolare ai Cento Mecenati che sostengono attraverso Art Bonus l’attività del festival.

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Lunghi applausi ed emozioni alla prima rappresentazione dello spettacolo Flauto magico. Il suono della pace

Com’era prevedibile, i cori e l’entusiasmo di oltre 2.000 persone tra studenti, insegnati e genitori hanno coinvolto e commosso artisti, ospiti e addetti ai lavori – tra i presenti il sindaco Sandro Parcaroli e la presidentessa della Croce Rossa Rosaria Del Balzo Ruiti – che venerdi 9 giugno gremivano lo Sferisterio per il debutto dello spettacolo Flauto magico. Il suono della pace, titolo operistico conclusivo della rassegna “Lo Sferisterio a scuola”.

Già intorno alle 20 piazza Nazario Sauro era totalmente invasa dai giovanissimi spettatori che aspettavano di accedere nell’arena maceratese per partecipare all’opera studiata in questi mesi in classe, grazie alla formazione e all’impegno dei docenti che hanno aderito al progetto realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio in collaborazione, per la fascia d’età dai 6 ai 14 anni, con AsLiCo.

Flauto magico. Il suono della pace è il titolo proposto nella 27a edizione di Opera Domani, preparato e promosso a livello internazionale appunto da AsLiCo – istituzione leader per la formazione del pubblico dei più giovani – in coproduzione con Opéra Grand Avignon, Opéra de Rouen e Bregenzer Festspiele e che a Macerata conclude la sua tournée formata da 120 serate nei maggiori teatri europei.

“Lo Sferisterio a scuola” si realizza con il prezioso contributo di un fondamentale gruppo di children partner composto da: Astea Energia (gruppo SGR), Clementoni, Naturneed, Tre Valli.

A dare avvio alla serata l’Assessore alla Cultura e Istruzione della Città di Macerata Katiuscia Cassetta con al suo fianco, per la prima volta in veste ufficiale ad uno spettacolo allo Sferisterio, il nuovo sovrintendente Flavio Cavalli, visibilmente emozionato. Entrambi hanno ribadito l’importanza dei progetti formativi che l’Associazione Arena Sferisterio porta avanti e hanno ringraziato per l’impegno e la collaborazione i docenti e i genitori che hanno supportato il percorso e collaborato alla riuscita dell’intera iniziativa.

Flauto magico. Il suono della pace è una vera opera lirica originale, edita da Casa Ricordi e ispirata al capolavoro di Mozart. Pensata dalla regista Caroline Leboutte proprio per un pubblico di studenti, il racconto è portato avanti da due attori (Giulia Cattaneo e Riccardo Giacomella) che nella drammaturgia sono reporter che assistono ad un evento straordinario (l’uccisione di un mostro da parte di un principe) e tengono le fila della storia aiutando il pubblico a seguire le vicende. Il direttore d’orchestra, Alfredo Salvatore Stillo, alterna la direzione di artisti e orchestra e quella del grande coro in platea: infatti gli studenti hanno imparato in classe alcuni brani e si affiancano agli interpreti in scena cantando parti dell’opera mozartiana. L’azione scenica è quindi puntellata da altri momenti di dialogo con la platea, come il suggerimento del pubblico a Papageno ad usare i suoi campanellini magici quando è in difficoltà. In scena un gruppo di giovani interpreti, vincitori delle ultime edizioni del celebre Concorso AsLiCo, che interpretano la favola originale messa in musica da Mozart nell’attualità, evidenziando il rapporto conflittuale tra Sarastro e la Regina della Notte come una vera e propria guerra nella quale Tamino e Pamina, ragazzi alla ricerca di un ruolo nel mondo degli adulti, sono richiamati a schierarsi. Alla fine trionfa il messaggio di amore e pace universale, che dal palcoscenico arriva in sala, con il pubblico che mostra i lavori a tema fatti in classe, striscioni e manifesti colorati, come in un corteo pacifista.

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