Macerata Opera Festival

Oriente
prehome_1920x1145.jpg

Dal 20 luglio al 14 agosto a Macerata

La 53ª edizione del Macerata Opera guarda a Oriente e, nel 2017, il Festival diretto da Francesco Micheli presenta, nel magico scenario sotto le stelle dello Sferisterio, tre titoli dal più amato repertorio italiano: Turandot, Madama Butterfly e Aida. Quest’anno la proposta artistica si arricchisce anche di una importante novità: la commissione di una nuova opera al compositore Carlo Boccadoro su libretto di Cecilia Ligorio, dedicata al gesuita maceratese Matteo Ricci: sarà infatti Shi (Si faccia) a inaugurare il festival giovedì 20 luglio nello spazio più raccolto del Teatro Lauro Rossi.

La città delle nuove produzioni

Ancora una volta, sul grande palcoscenico all’aperto al centro della città marchigiana saranno in scena storie e temi che, grazie alla musica e attraverso i nuovi linguaggi espressivi della contemporaneità, riveleranno la loro validità senza tempo. Negli ultimi anni, lo spazio scenico così caratteristico dello Sferisterio, combinato con la progettualità dei team creativi scelti per le produzioni, hanno mostrato come l’innovazione e la ricerca di nuove forme interpretative siano la cifra stilistica più di successo delle produzioni maceratesi.

Opere e Concerti allo Sferisterio

Coproduzioni, marchio di fabbrica del Macerata Opera Festival

Il debutto all'opera di Ricci/Forte

Turandot di Giacomo Puccini, nuovo spettacolo in coproduzione con il Teatro Nazionale Croato di Zagabria, avvia la stagione lirica allo Sferisterio venerdì 21 luglio. L’originale e dissacrante duo di autori-registi Ricci/Forte (Gianni Forte e Stefano Ricci), fenomeno teatrale degli ultimi anni, si cimenta per la prima volta con la regia d’opera; le scene sono di Nicolas Bovey, i costumi di Gianluca Sbicca, sul podio la bacchetta assai esperta di Pier Giorgio Morandi. Nel ruolo della principessa di ghiaccio Irene Theorin, superlativa voce drammatica acclamata nei maggiori teatri del mondo quale eccellente interprete oltre che di questo anche dei principali personaggi femminili wagneriani e straussiani, debutta allo Sferisterio, con al suo fianco Rudy Park (Calaf), Davinia Rodriguez (Liù) e Alessandro Spina (Timur). In scena 21, 29 luglio – 4 e 13 agosto.

Ricci/Forte Turandot 2017
Maria José Siri Sferisterio 2017

Maria José Siri è Cio-Cio-San

Per il secondo titolo ancora Puccini e il suo amore per le terre lontane ed esotiche: Madama Butterfly in un allestimento coprodotto con il Massimo di Palermo, firmato dal regista Nicola Berloffa, da Fabio Cherstich per le scene e da Valeria Donata Bettella per i costumi, che posticipano l’azione al Giappone del secondo dopoguerra, momento fortemente significativo del contatto culturale fra Occidente e Oriente. Dopo i successi in Norma la scorsa estate a Macerata e ancora il trionfo per l’apertura della nuova stagione del Teatro alla Scala proprio con lo stesso ruolo pucciniano, torna il soprano Maria Josè Siri; con lei il tenore Antonello Palombi è Pinkerton, Alberto Mastromarino è Sharpless. Manuela Custer è Suzuki, Nicola Pamio è Goro. La direzione è affidata a Massimo Zanetti. In scena 22, 28 luglio – 6 e 12 agosto.

Torna l'applauditissima Aida di Francesco Micheli

Il trittico di titoli 2017 si completa con Aida di Verdi nell’applauditissimo spettacolo di Francesco Micheli del 2014, coprodotto con il Comunale di Bologna e andato in scena nel cinquantesimo dello Sferisterio, con le scene di Edoardo Sanchi, i disegni di Francesca Ballarini, i costumi di Silvia Aymonino e le coreografie di Monica Casadei. Sul podio Riccardo Frizza, già apprezzato in Otello nell’estate 2016 e interprete di prestigio internazionale dell’opera italiana. Di grande rilievo è il ritorno per questa produzione di un’altra eccezionale voce femminile, Maria Pia Piscitelli, soprano verdiano di spiccate qualità attoriali e vocali; con lei in scena Stefano La Colla (Radames), Sonia Ganassi (Amneris), già nel ruolo nel 2014, Stefano Meo (Amonasro) e Giacomo Prestia (Ramfis). In scena 30 luglio – 5, 11 e 14 agosto.

Francesco Micheli direttore artistico Sferisterio
Stefano Bollani Oriente Sferisterio 2017

Bollani Orientale

Sarà Stefano Bollani il protagonista al pianoforte del concerto di domenica 23 luglio (ore 21) con cui si completa il primo weekend musicale del Macerata Opera Festival allo Sferisterio, dopo il debutto delle nuove produzioni Shi (Si faccia), Turandot e Madama Butterfly. Bollani, pianista di raro eclettismo e grande versatilità, rappresenta un’espressione particolarmente attuale della musica d’oggi, per la sua vocazione di attraversamento dei generi – dal repertorio classico al jazz – e di trasformazione dal vivo delle più diverse fonti d’ispirazione, nel corso di performance sempre estremamente coinvolgenti. Il concerto del 23 luglio – dedicato al tema del Festival “Oriente” – costituisce il momento celebrativo principale dei festeggiamenti organizzati dall’Associazione Arena Sferisterio con IMT (Istituto Marchigiano di Tutela Vini) per i 50 anni di due DOC: il Verdicchio di Matelica e il Rosso Conero. Il legame fra Oriente e vino nelle Marche è intrinseco alla coltivazione stessa, poiché le vigne crescono proprio rivolte a est per la conformazione orografica della regione, le cui valli corrono perpendicolari alla costa.

Opere al Teatro Lauro Rossi - 2017

Shi (Si faccia)

S’inspira a Padre Matteo Ricci Shi (Si faccia) la nuova opera commissionata dal Macerata Opera Festival a Carlo Boccadoro, origini maceratesi e tra i più apprezzati compositori italiani contemporanei, su libretto di Cecilia Ligorio, regista e drammaturga italiana con esperienze significative nei principali teatri europei, sia nel teatro di prosa che in quello musicale. L’opera – per due pianoforti, percussioni, attore e due baritoni – debutta in prima assoluta il 20 luglio al Teatro Lauro Rossi (repliche il 26 luglio, 2 e 9 agosto). L’allestimento è realizzato con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Macerata che cura le scene, i costumi e le luci. Le voci sono di Roberto Abbondanza e Bruno Taddia e la partecipazione dell’attore Simone Tangolo. «Una bella sorpresa per noi lavorare a Shi – afferma la direttrice dell’Accademia delle Belle Arti, Paola Taddei – , si respira un’aria davvero vivificante e, stando in contatto con la Ligorio, abbiamo scoperto aspetti di padre Matteo Ricci nuovi e appassionanti»

FOLLOW US

seguici sui social network