Da venerdì 19 giugno alla sala Gigli del teatro Lauro Rossi al via “Introduzione all’Opera”Da venerdì 19 giugno alla sala Gigli del teatro Lauro Rossi al via “Introduzione all’Opera”Da venerdì 19 giugno alla sala Gigli del teatro Lauro Rossi al via “Introduzione all’Opera”

18 Giugno 2009

Introduzione all’opera permetterà di conoscere i titoli del cartellone dello sferisterio opera festival 2009 , Don Giovanni, Madama Butterfly e la Traviata. Gli incontri sono a cura di Gianfranco Stortoni, direttore musicale di palcoscenico dello sferisterio. L’ingresso è gratuito.

L’opera lirica è un patrimonio artistico immenso, e ha la capacità di rappresentare i sentimenti e le vicende umane attraverso la magia della musica e del teatro fusi in un unico, affascinante, spettacolo. Ma è anche un meccanismo complesso, che per essere apprezzato va compreso e conosciuto nei suoi vari aspetti.
A poche settimane dall’inizio della prossima edizione dello Sferisterio Opera Festival, l’Associazione Sferisterio promuove dunque tra il pubblico ed i cittadini preziose occasioni di conoscenza delle opere in cartellone, nell’ambito di una iniziativa oramai collaudata dal successo delle scorse edizioni. Sono tre gli appuntamenti di “Introduzione all’opera”, ad ingresso gratuito venerdì 19 giugno, lunedì 22 giugno e martedì 23 giugno (tutti alle 21.15) presso la sala Gigli del teatro Lauro Rossi, incontri nel corso del quale verranno presentate le opere del SOF 2009 allestite sotto il comune denominatore del tema scelto dal direttore artistico Pier Luigi Pizzi, “L’inganno”.
E di inganno parla dunque a partire da venerdì 19 giugno alle ore 21,15, il Maestro Gianfranco Stortoni, direttore musicale di palcoscenico dello Sferisterio, nella Sala Gigli del Teatro Lauro Rossi di Macerata.
Al centro del primo incontro è l’opera inaugurale del Festival, il Don Giovanni di Mozart, mentre lunedì 22 luglio si parla de La traviata di Verdi e martedì 23 giugno di Madama Butterfly di Puccini. Tutti gli incontri sono ad ingresso libero.
“Parlerò di opera lirica con l’aiuto delle note di un pianoforte e dei video – spiega Gianfranco Stortoni – mettendo al centro dell’incontro la musica più che la sinossi e la storia. Mi interessa far emergere il pensiero del compositore nel momento in cui ha realizzato l’opera, in maniera semplice, per far capire cosa c’è dentro un’opera: emozioni, certo, ma anche un pensiero musicale, una tecnica compositiva ed un contesto storico”. Ognuno dei tre incontri sarà dunque, promette Stortoni, “un viaggio all’interno di ogni singola opera”, facendo emergere in ognuna il filo conduttore del Festival, l’inganno, un tema colto nei suoi aspetti più profondi e dolorosi.
“Dietro ogni inganno c’è una tensione vitale, e il senso stesso della vita è dato dalla presenza costante della morte – spiega Pier Luigi Pizzi, direttore artistico dello Sferisterio Opera Festival – Don Giovanni si prende gioco consapevolmente della morte ma non può sfuggire alla dannazione che la morte stessa gli ha destinato. Madama Butterfly è vittima innocente dell’inganno ben congegnato da un cinico Pinkerton, che la porta al suicidio. Solo dandosi la morte ritrova l’onore perduto, attraverso una catartica purificazione. Violetta è ingannata dal padre ipocrita di Alfredo Germont e cede al suo ricatto ignobile. Accetta con dignità il suo tragico e disperato destino. La sua sola redenzione è la morte stessa, certa, inesorabile, perfino consolatoria. Anche l’opera contemporanea, che nasce ogni anno da una mia commissione – e per questa edizione sarà Le Malentendu tratta da Camus, un testo di grandissimo spessore drammatico e di attualità – ben aderisce al tema di fondo attraverso un nucleo drammaturgico che propone un vertiginoso intreccio di illusione e morte. Ossessioni ingannevoli che attraversano i secoli, come testimonia in chiusura di Festival l’oratorio di Händel, Il trionfo del Tempo e del Disinganno”.

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