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Macerata Opera Festival 2024

Dal 19 luglio all’11 agosto allo Sferisterio omaggio a Giacomo Puccini con Turandot e La bohème, festa per le 60 stagioni con Norma di Vincenzo Bellini

Biglietti in vendita da martedì 19 dicembre a Macerata e online

“…e qui la Luna l’abbiamo vicina…” questo verso dalla Bohème di Puccini traccia la linea programmatica scelta dal sovrintendente Flavio Cavalli e dal nuovo direttore artistico Paolo Gavazzeni per il Macerata Opera Festival, dal 19 luglio all’11 agosto 2024 allo Sferisterio: Turandot e La bohème di Giacomo Puccini, Norma di Vincenzo Bellini, tre capolavori del repertorio due dei quali del compositore toscano nel centenario della morte; il terzo titolo è legato invece al significativo traguardo delle 60 stagioni d’opera nel monumento iconico di Macerata, divenute negli anni un appuntamento musicale estivo da non perdere ma soprattutto una occasione di valore assoluto per la città e per tutte le Marche.

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Finproject

Main sponsor del Macerata Opera Festival

«La nostra priorità è promuovere e sostenere i territori che ospitano i nostri siti produttivi. La collaborazione e partecipazione a un evento come il Macerata Opera Festival – ha dichiarato Maurizio Vecchiola, Amministratore delegato di Finproject – contribuiscono alla creazione di un valore condiviso che rimane elemento centrale nella strategia del nostro gruppo».

Banco Marchigiano

insieme a Macerata Opera Festival

Anche quest’anno Banco Marchigiano è Major Sponsor del Macerata Opera Festival.

Dicono di noi

Più di tre settimane di grande musica, spettacolo, meraviglia: ecco il Macerata Opera Festival che quest’anno tornerà e sarà ancora una volta un pretesto perfetto per tornare in questa città di grande fascino tra le più belle delle Marche.

«Vanity Fair»

Difficile trovare vie di mezzo fra amore e diffidenza in una cifra stilistica tanto netta che non può lasciare indifferenti e regala, indubbiamente, composizioni visive di grande impatto.

Roberta Pedrotti, «L’ape musicale»

È tutta colpa del muro, con quelle titaniche dimensioni, diciotto di altezza e novanta di lunghezza: metri, si intende. Se non lo sfidi hai già perso, allo Sferisterio di Macerata. Ma un muro genera idee, e dunque forse è anche merito suo se il MOF si conferma come il più innovativo tra i nostri cartelloni estivi.

Carla Moreni, «Il Sole 24 ore – Domenica»

Allora “Si può fare!”, come strillava Gene Wilder in “Frankenstein Junior”. S’intende l’opera all’aperto senza cadere nella solita modalità turistico-kolossal-che ci frega tanto l’importante sono le voci. Prendete lo Sferisterio di Macerata. Meraviglioso stadio per il gioco del pallone di Leopardi, con i suoi palchi neoclassici e un soffitto di stelle, da un paio di gestioni a qui offre cartelloni importanti e stimolanti, insomma pensati, con tutto un contorno di incontri, feste, iniziative, notti bianche e chiassi vari che riescono a coinvolgere il pubblico locale e a fidelizzare quello d’importazione. Risultato: il MOF, Macerata Opera Festival, è diventato uno di quelli da non perdere.

Alberto Mattioli, «La Stampa»

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